





Lorenzo Smeraldi
Lorenzo Smeraldi
L'inverno sembra non volersi prendere una pausa in questo mese di Febbraio 2012. Da stanotte un nuovo impulso di aria fredda di origine continentale, ma proveniente da latitudini più settentrionali, scatenerà nuove nevicate su gran parte del nostro paese per tutto il fine settimana. Un minimo depressionario in quota è ormai a ridosso delle Alpi, e dato il suo nucleo piuttosto freddo (-40°C), genera instabilità al momento su tutta l'Austria. Sul settore adriatico della penisola sono ancora presenti residue precipitazioni , nevose fino a quote collinari, derivanti dalla depressione Julia (fig. 1). L'alta pressione è ancora perfettamente formata sull' Europa centrale e si estende fino ai confini della Siberia occidentale. Un minimo al suolo si formerà nelle prossime ore sul golfo di Genova.
Figura 1. Analisi satellitare sull'Europa rielaborata delle ore 17.00 UTC del 09-02-2012. Fonte www.sat24.com.
Durante la nottata il ciclone si intensificherà attorno alla Corsica, approfondendosi ma spostandosi rapidamente verso il centro Italia. In questa fase le precipitazioni saranno relegate all'estremo sud, mentre al nord-est l'aria fredda (fino a -15°C a 850 hPa) irromperà bruscamente con fortissimi venti di bora. Ciò potrebbe scatenare precipitazioni nevose convettive, dato il nucleo molto freddo presente in quota, con formazione di veri e propri “blizzard” (fig 2-3). Al primo mattino le precipitazioni aumenteranno di estensione, coinvolgendo un po' tutto il settore centro-settentrionale (Toscana, Lazio. Emilia-Romagna, Umbria e Marche) con nevicate sino al piano. AL sud la quota neve sarà in temporaneo rialzo per effetto del fronte caldo appena formatosi. La neve farà con alta probabilità ritorno nella capitale.
Figura 2. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 10/02/2012 sull'Europa. Presenti anche i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.
Figura 3. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 10/02/2012 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.
Domani in giornata il ciclone si sposterà vero il Tirreno centrale. Le precipitazioni saranno abbondanti sul centro e sud, con le nevicate fino al piano relegate sul settore centro-settentrionale insieme a debole Stau sul Piemonte (figg. 4-5). Da est arriveranno ancora forti venti di bora a sferzare il nord e l'alto adriatico, con temperature nuovamente sotto media. La situazione rimarrà pressoché invariata anche nella prima serata, con il minimo che si sposterà verso la Campania e il basso Lazio. Alcune aree del sud potrebbero avere problemi di smaltimento delle acque piovane, visto che il terreno è ancora zuppo delle abbondanti precipitazioni avute da inizio mese.
Figura 4. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 12 UTC del 10/02/2012 sull' Europa. Presenti anche i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.
Figura 5. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 12 UTC del 10/02/2012 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.
Domani in nottata il minimo si porterà sul Molise e nord Puglia, rilasciando ancora precipitazioni su tutto il centro basso Adriatico (sia costiero che marino). Precipitazioni nevose dall'Abruzzo verso nord, con coinvolgimento di tutta l' Emilia Romagna, basso Veneto e bassa Lombardia. Ancora correnti tese nord orientali molto fredde saranno presenti in tutto il centro -nord, con temperature molto rigide, e possibilità di minime molto basse laddove le condizioni lo consentiranno (figg. 6-7). Linee di instabilità si formeranno nel Tirreno, coinvolgendo Sardegna e Sicilia. Nella mattinata di sabato 11 il minimo si sposterà verso nord, a ridosso delle Marche. Il fronte occluso insisterà al nord su un po' tutta la Pianura Padana. Nel frattempo l'aria fredda sarà scesa di latitudine per cui precipitazioni nevose a bassa quota saranno possibili anche su Sardegna e Campania, mentre Sicilia e Calabria dovranno aspettare ancora un po'.
Figura 6. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 11/02/2012 sull' Europa. Presenti anche i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.
Figura 7. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 11/02/2012 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.
Durante la giornata di sabato, la depressione comincerà a colmarsi e a perdere di intensità ma permarranno forti correnti fredde orientali al nord, con precipitazioni nevose su tutta la costa adriatica centro-settentrionale. (figg. 8-9). La quota neve sarà in ulteriore calo, con neve che farà la sua comparsa anche a quote basse sulla Sicilia settentrionale e in Calabria. Nevicate insisteranno ancora su tutto il settore centrale e Campania. Dalla serata le precipitazioni dovrebbero calare di intensità un po' ovunque, ma colpiranno all'incirca le stesse aree. La situazione potrebbe diventare critica su Marche e Romagna, dove non si escludono localmente accumuli superiori al metro. Nei giorni successivi resisterà ancora una blanda circolazione ciclonica con residue nevicate, ma sembra che un miglioramento netto delle condizioni meteo sia ancora lontano dal vedersi.
Figura 8. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 12 UTC del 11/02/2012 sull' Europa. Presenti anche i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.
Figura 9. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 12 UTC del 11/02/2012 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.
Cristian Rendina
Andrea Rossi
Cristian Rendina
Cristian Rendina
L’obiettivo della seconda goccia ad oggi non sembra essere quello di riattivare la depressione mediterranea, che Mercoledì è vista sfuggire tra il Golfo della Sirte, la Cirenaica e Creta, ma dovrebbe essere quello di creare ex-novo una depressione in zona tirrenica. In tale fase i modelli (vedi UKMO) a più riprese fanno vedere una struttura fortemente baroclina sul Nord Atlantico ad opera del ramo canadese del Vortice Polare. In una struttura di questo tipo il getto si intensifica a Sud-Est della struttura, operando quindi un trasporto di calore dalle zone temperate dell’Oceano verso Nord-Est, in direzione dell’Oceano Artico, settore russo e scandinavo. Questo crea un ponte tra l’alta oceanica posizionata vicino alle Isole Azzorre e un lago caldo in quota rilasciato giorni fa dall’anticiclone dinamico asiatico. Una volta terminato il contributo dinamico, al suolo è iniziata la termicizzazone e l’alta pressione russo-siberiana si presenta con massimi intorno ai 1.065 hPa.
A questo punto potrebbe esserci l’interazione con il Transiberian Express, un “enorme target” dove il ramo siberiano del Vortice Polare è visto macinare migliaia di chilometri in moto retrogrado verso l’Europa, alla velocità stimata di 1.000 km al giorno. E’ una massa d’aria continentale pura quella presente oggi sull’Altai Mongolo, laddove viene agganciata da una specie di affondo artico sul nord della Siberia, o meglio, da un travaso di aria polare marittima del ramo canadese del Vortice Polare. La temperatura è uniforme tra il suolo e i 1.300 m circa di altezza, intorno ai -35°C!
Il nuovo ramo siberiano acquista dinamicità, e dalla zona del Lago Bajkal e del Nord della Mongolia, in 2 giorni lo vediamo (Figura 1) addossarsi già alla catena degli Urali. Fa da precursore al Transiberian Express, un nucleo freddo precedentemente staccatosi dal Kazakistan che si muove con velocità dimezzata e, dopo 5 giorni, sarà raggiunto dalla retrogressione continentale nei pressi dell’Ucraina come visto dalla media dei modelli (vedi Figura 2). A questo punto il nucleo siberiano si scinde dalla sua parte più avanzata, che ci appare come un enorme nucleo gelido posizionato due giorni dopo sulla Russia e sui Balcani in procinto di interagire con una depressione mediterranea.
Andrea Rossi
Nella regione Toscana le stazioni totali sono 41
Sono risultate valide 26 stazioni per la temperatura e 26 stazioni per la pluviometria
Una considerazione a parte prima di cominciare a commentare i grafici di questo mese riguarda i dati pluviometrici che potrebbero in parte essere poco attendibili a causa della nevicata realizzatesi nei primi giorni di Febbraio. I dati nivometrici infatti non sono vengono rilevati.
Cominciamo il nostro commento col grafico termico:
Possiamo da subito evidenziare come si è trattato di un mese più freddo se confrontato con la media precedente. Questo risultato si deve senza dubbio all’eccezionale ondata di freddo registrata a partire dal 31 Gennaio e proseguita per tutta la prima decade del mese. In questo periodo spesso anche le temperature massime sono rimaste sotto lo zero.
Come possiamo notare la media delle temperature minime è stata -0.1°C contro +2.8°C della media precedente, anche la temperatura media risulta nettamente inferiore alla media precedente di 3.2°C e allineate al dato risultano anche le temperature massime che sono state al di sotto della media di 3.2°C.
In questo mese si è anche registrata la temperatura minima record con -13.0°C. Il valore massimo resta quello degli anni precedenti con 21.2°C.
Uno sguardo veloce ai dati delle singole stazioni dove si evince che la parte orientale della nostra regione da un punto di vista termico ha interpretato il ruolo principale visto che la stazione di Pratovecchio ha registrato la temperatura minima record di -13.0°C , Foiano della Chiana quella massima con +20.8°C .
Vediamo il dato pluviometrico: fatto cenno ai giorni di neve che hanno caratterizzato i primi giorni del mese dobbiamo dire che dai dati pervenuti registriamo valori nettamente sotto la norma. Questo dato che conferma un trend siccitoso per la regione Toscana è evidente sia per le precipitazioni totali, sia per i giorni di precipitazioni che per le precipitazioni massime ottenute in un giorno.
A margine dobbiamo anche dire che è pur vero che non sono stati inseriti i dati nivometrici ma si è comunque trattato di un mese realmente siccitoso in quanto le precipitazioni nevose abbondanti si sono avute solo nella parte orientale della regione ma non nella centro settentrionale.
Eccezione a questo dato sotto norma è costituito dalla Versilia dove, a causa della particolare conformazione orografica le precipitazioni sono state a norma.
Infatti nel commento dei dati delle singole stazioni vediamo come Viareggio mantenga un valore in norma col periodo , Castenuovo val di Cecina risulta comunque la stazione con le maggiori precipitazioni.
Seguendo i dati relativi ai singoli anni precedenti possiamo notare come la media delle temperature minime non risulta essere un record scalzata dal 2003 anche se come possiamo vedere si tratta di un dato con carattere di eccezionalità. In generale vediamo che infatti si è registrato un netto ribasso rispetto alle medie degli anni precedenti.
In assoluto il Febbraio 2012 è stato il più siccitoso, anche se come numero di giorni di precipitazioni il dato è sicuramente falsato dalla mancata considerazione dei giorni di neve: infatti seguendo i dati della cronaca meteo possiamo notare come ci sono state diverse occasioni di precipitazioni deboli nevose nei primi giorni di Febbraio senza accumulo che probabilmente avrebbero comportato una minima mossa dei pluviometri.
Per finire il commento delle temperature e delle precipitazioni record con Castelnuovo Val di Cecina che ha ottenuto i valori pluviometrici record, con Pratovecchio che con i suoi -13°C in piena incursione siberiana ha registrato il record storico e con Arezzo con i suoi 20.8 °C ha il record per la nostra regione registrata nella seconda parte del mese, in netta controtendenza rispetto a quanto accaduto nella prima parte.
Analisi Clima – Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Luigi Bellagamba
Luigi Bellagamba
Nella regione Campania le stazioni totali considerate sono 24.
Sono risultate valide 7 stazioni per la temperatura e 7 stazioni per la pluviometria.
Le temperature registrate in Campania nel mese di marzo 2012 sono risultate ben al di sopra della media di riferimento (2004-2011) sia per quanto riguarda i valori minimi e sia per i valori massimi. Il dato più significativo riguarda la media dei valori minimi che è risultato di 2,1° C superiore alla media del periodo 2004-2011. Più contenuto, invece, lo scarto delle massime che si discosta dalla media di 1,6° C. Per quanto riguarda gli estremi fa impressione il dato delle minime che è stato superiore di ben 3,7° C rispetto alla media. L’estremo delle massime, invece, è di poco inferiore alla media (0,3° C).
Dal confronto delle singole stazioni si evidenziano gli estremi dei valori di temperatura; da notare come gli estremi delle massime sono risultati in tutte le stazioni superiori ai 20° C, mentre tutte le medie delle temperature massime in assoluto sono risultate superiori ai 15° C. Ciò evidenzia come questo mese sia stato per gran parte soleggiato. L’unico estremo minimo negativo è stato registrato a Buonabitacolo (SA) con -1,3° C.
Dal grafico delle precipitazioni emerge che il mese di marzo 2012 è stato estremamente siccitoso; la media complessiva di pioggia caduta è risultata molto bassa, appena 13,6 mm contro una media di 103,2 mm del periodo 2004-2011. Lo dimostrano anche le giornate piovose che sono state ben poche, 2,3 rispetto al valore medio statistico di 8,9. La massima quantità di pioggia caduta nell’arco delle 24 ore è stata di 13,2 mm contro i 74 mm che si sono registrati mediamente nel periodo 2004-2011.
I maggiori quantitativi di precipitazione si sono registrati a Mirabella Eclano (38,6 mm) dove abbiamo avuto anche il maggior numero di giorni con precipitazioni, appena 6! Per quanto riguarda, invece, la massima precipitazione in un giorno questa è stata registrata a Pozzuoli con 13,2 mm.
Dal grafico sull’andamento delle temperature a partire dal 2004 si evidenziano alcune situazioni: in primis la tendenza ad un leggero rialzo della temperatura media; tale rialzo è ben più accentuato dalle medie delle minime che è passato dai 6° del 2004 ai 9° del 2012. L’andamento degli estremi, invece, mette in risalto un netto aumento rispetto all’anno precedente del valore minimi, mentre per l’estremo massimo abbiamo quasi una linea retta, ossia poche variazioni!
Per quanto riguarda le precipitazioni si evince una tendenza al ribasso, specie negli ultimi 4 anni, sia per quanto riguarda il totale, sia per la precipitazione caduta nell’arco delle 24 ore e sia per il numero dei giorni piovosi; anzi quest’ultimo è risultato il dato più basso rispetto a tutto il periodo 2004-2011!
L’ultima tabella ci mostra gli estremi di alcuni parametri registrati per singola stazione; il primato dell’accumulo massimo di precipitazione (38,6 mm) e del numero dei giorni piovosi (6) spetta a Mirabella Eclano. La massima quantità di precipitazioni nell’arco delle 24 ore è stata registrata a Pozzuoli con 13,2 mm; l’estremo di temperatura minima è stato registrato a Buonabitacolo con -1,3° mentre l’estremo massimo a Napoli Posillipo con 23,3°.
AC Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento di Giuseppe Stabile
Giuseppe Figliola