
La presenza di una vasta saccatura a tutte le quote di origine nord-atlantica, profondamente inserita sul bacino del Mediterraneo, continua a mantenere moderata instabilità su diverse aree del dominio di previsione tramite un flusso di correnti occidentali che in quota permangono piuttosto fredde. Al suolo la struttura depressionaria si articolerà attraverso l’azione di due minimi barici, uno, residuo, sulla penisola balcanica; un secondo, in ingresso dalla Francia, comincerà ad interessare il settore nord-occidentale della penisola nella serata o al più dal tardo pomeriggio, con ingresso di nuova aria fredda in quota. Pertanto, permarranno condizioni favorevoli all’innesco di debole-moderata attività temporalesca essenzialmente sulle aree marittime per un maggiore gradiente termico verticale favorito dal fluire dell’aria fredda in quota su superfici marine tiepide. Tuttavia, i fenomeni potranno interessare anche le aree costiere e dell’immediato entroterra delle zone esposte alle correnti occidentali, come le coste balcaniche, essenzialmente in mattinata; quelle tirreniche centro-meridionali e della Sardegna occidentale per buona parte della giornata, e dell’alta Toscana fino alla Liguria in serata per l’approssimarsi di un nuovo impulso instabile. Gli indici di instabilità e di windshear saranno su livelli piuttosto bassi, salvo un debole MU CAPE (comunque inferiore a 1000 J/Kg) sulle zone marine, e modesti valori di LLS e di elicità 0-1 km in corrispondenza di boundary di basso livello alla mesoscala, in parte innescati dalla circolazione locale. Prevarranno celle sparse e irregolari, ma non si esclude la formazione di linee meglio organizzate (QLCS) in serata tra il Mar Ligure e l’alto Tirreno. I fenomeni riguarderanno ovunque la possibilità di forti ma brevi rovesci di pioggia o di grandine di piccole dimensioni (più probabilmente graupel), e innesco di trombe marine di tipo misociclonico in mare aperto ma occasionalmente anche lungo le coste individuate. Raffiche di vento di origine sinottica da WNW potranno aversi in mattinata sui mari prospicienti la Sardegna e le coste tirreniche centro-meridionali. Per tutti i fenomeni considerati si stima un livello di pericolosità 0.
Emessa mercoledì 30 dicembre 2020 alle ore 19.15 UTC
Previsore: RANDI

Il minimo depressionario staziona sul canale della Manica rinnovando lo scorrimento di correnti fredde in quota sul settentrione del dominio di previsione. Al suolo la trama barica vedrà un riassorbimento del minimo odierno in sede Padana ( minimi misurati nei pressi della laguna Veneta prossimi ai 980hPa) e un nuova debole ciclogenesi in sede Ligure, sottovento la catena Alpina. La circolazione al suolo resterà orientata dai quadranti meridionali e occidentali in sede Tirrenica con la presenza di un modesto richiamo umido dinanzi un fronte occluso quasi stazionario su Spagna e BaleariL’ umidità verrà veicolata lungo boundary al suolo in adiacenza del profilo costiero di tutta la costa Tirrenica, con maggior riferimento ai comparti centro-settentrionali. Già dalla mattinata, in sede Ligure e Tirrenica saranno possibili nuclei convettivi di debole entità in rapido moto verso oriente sospinti da un vivace flusso da SW in quota e in medio-bassa troposfera. L’effetto Stau sarà notevole ma non porterà particolari criticità, a causa di una massa d’aria non estremamente idonea a sviluppare rovesci con elevati rain rate. Tutt’altro, invece, per quanto concerne rovesci di graupeln o grandine di piccole dimensioni ( 1-2cm). Sebbene sia presente un livello di rischio 0, la presenza di un leggero margine indecisionale e la scarsa predicibilità in termini statistici per il mese di Dicembre, non si esclude lo sviluppo di 1-2 temporali di moderata entità con grandinate anche di diametro superiore ai 2cm, come evidenziato da hail index e radiosondaggi simulati. La collocazione spaziale di tali risulta dubbia ma a grandi linee l’innesco più probabile avverrà tra Toscana e Liguria di levante dove i quantitativi di CAPE risulteranno maggiori, così come il forcing, sia in quota che al suolo data la vicinanza al minimo barico. In termini temporali, qualunque parte della giornata pare idonea a sostenere fenomeni anche se la parte centrale pare la più plausibile a causa del transito di una linea di instabilità. Non si è deciso di emettere un livello 1 per la presenza di un notevole raffreddamento nei piani di medio-bassa troposfera il quale vede ad ora ( 18.10UTC) temperature al suolo inferiori ai 10˚C. Altri fenomeni veloci e disorganizzati potrebbero innescarsi tra Lazio, Campania e Calabria lungo incrementi di Pwat e CAPE. In serata un nuovo abbassamento dell’isoterma fredda in quota agevolerà l’innesco di nuclei convettivi sull’intero bacino Tirrenico ma essenzialmente disorganizzati a causa della mancanza di energia disponibile.





