L’anticiclone di blocco tra l’Atlantico e l’Europa occidentale continuerà a favorire l’afflusso di correnti settentrionali sull’Italia specie sulle regioni adriatiche. Durante la giornata (domenica 06 gennaio) una depressione in quota in discesa dalla Russia verso la Romania interesserà direttamente i Balcani e marginalmente i settori adriatici. A 500 hPa entrerà nuovamente l’isoterma -36°C e favorirà un buon lapse rate e un sottile CAPE (2/300 J/kg); sarà favorita dell’instabilità lungo le coste adriatiche del basso Tirreno e Ionio. Sarà possibile la formazione di deboli temporali capaci di produrre grandine piccola anche in accumuli abbondanti o groupel e 1 / 2 trombe marine.
L’anticiclone di blocco ad Ovest tenderà ad espandersi verso la penisola, causando un generale aumento delle temperature a tutte le quote. Saranno ancora possibili temporali sul Mar Ionio, mentre altrove l’atmosfera sarà stabile e non sono attesi temporali. Nella serata tuttavia un fronte freddo scorrerà sul Mar Adriatico causando dell’instabilità: sono possibili rovesci e forse isolati temporali sul basso Adriatico che potrebbero coinvolgere la Puglia. Nella notte rovesci e isolati temporali sono possibili anche nella zona dello Stretto di Messina. I rovesci e temporali potrebbero causare la caduta di graupel/grandine di piccole dimensioni.
Una robusta cella di alta pressione mantiene i proprio massimi di pressione confinati sulle isole Britanniche, mentre una depressione centrata tra Grecia e mar Nero continua a richiamare aria più fredda dal nord Europa verso il bacino del mar Mediterraneo. Gran parte della penisola italiana tenderà quindi ad essere interessata ancora d’aria molto fredda in quota dai quadranti settentrionali. Questa, grazie anche alla presenza di temperature superficiali del mare miti, tenderà a generare un gradiente termico piuttosto instabile tra 800 e 600 hPa. Potranno così svilupparsi alcune celle convettive molto localizzate, specie sul mar Adriatico, e successivamente interessare le zone dell’entroterra. I temporali si svilupperanno quindi a cella singola o al più in pulse storm e potrebbe generare della grandine di piccole dimensioni nei nuclei più intensi. Inoltre la presenza d’aria fredda in quota, le temperature dei mari ancora miti e alcune deboli convergenze di venti al suolo potrebbero favorire la formazione di qualche tromba marina. Non si escludono successivi landfalls.
La debole circolazione depressionaria che nella giornata di lunedì 31 dicembre e martedì 01 gennaio ha determinato la formazione di temporali al meridione si sposterà verso la Grecia, lasciando spazio a una debole ripresa del geopotenziale. Un debole promontorio anticiclonico persiste al momento sui settori occidentali del continente europeo, coinvolgendo buona parte dell’Europa occidentale fin verso l’Irlanda. Promontorio anticiclonico che garantirà ancora condizioni di stabilità atmosferica almeno fino alle prime ore di mercoledì. Ben differente si dimostra la situazione sull’Europa centro-orientale e sul Bassopiano Sarmatico, dove è possibile osservare una vasta saccatura d’aria fredda. Nelle prossime ore tale saccatura determinerà un repentino cambiamento del tempo, con un conseguente abbassamento delle temperature e un graduale aumento dell’instabilità, a iniziare dai settori orientali del nostro dominio di previsione. Nella seconda parte della giornata di mercoledì 02 gennaio l’alta pressione atlantica sarà sottoposta a un’estensione verso le Isole Britanniche, andando a lambire con la sua cresta orientale i settori occidentali scandinavi. L’espansione dell’alta pressione verso il Nord-Est dell’Europa favorirà l’affluenza di aria più fredda dai quadranti settentrionali verso la nostra penisola, grazie al flusso principale che si disporrà in senso meridiano sul nostro dominio previsionale. Durante il pomeriggio da Nord-Est seguirà il transito di un fronte freddo, che si abbatterà dapprima oltralpe, per entrare in seguito dai Balcani in direzione dell’Italia meridionale. Sarà possibile una frontogenesi in adiacenza del Mar Adriatico, con la probabile formazione di un minimo al suolo durante il tardo pomeriggio al meridione. L’attivazione di una circolazione depressionaria al meridione potenzierà il richiamo di aria polare marittima verso il Mar Adriatico, con un’intensificazione dei venti e un aumento dell’instabilità sulla Puglia meridionale, Canale d’Otranto e sui bacini costieri dell’Albania.
L’ultimo giorno dell’anno vedrà l’insistenza di una circolazione fredda sulle Regioni centro-meridionali italiane e sui Balcani, con un nuovo impulso in quota di aria artica continentale fredda da Nord Est nella seconda parte del giorno, il quale interesserà soprattutto i territori affacciati sul Mar Adriatico. L’isoterma in arrivo alla quota di 500hPa sarà di -32°C, mentre l’intera struttura tenderà a evolvere in goccia fredda a cavallo tra la tarda serata di domani e martedì. Un livello 0 per forti raffiche di vento, possibili grandinate di piccole dimensioni (non esclusi accumuli) e per trombe marine è stato emesso per parte dell’Adriatico e delle coste adiacenti, per il Tirreno e per alcuni settori del Mar Ionio.
Sull’Europa occidentale domina l’alta pressione con massimi in quota al largo del golfo di Biscaglia mentre sull’Europa orientale masse d’aria più fredde scendono dal mare del Nord verso i Balcani lambendo il Mediterraneo centrale e dunque anche l’Italia specie le regioni centro-meridionali. L’aria più fredda determinerà, in particolare in corrispondenza dei mari, dell’instabilità con possibili deboli temporali. Durante alcuni di essi sarà possibile la caduta di grandine piccola / groupel (anche con accumuli al suolo) e sui mari delle trombe marine. I fenomeni saranno più probabili dal pomeriggio e tra medio Adriatico e basso Tirreno. Maggiori dettagli su PRETEMP
Un promontorio anticiclonico interessa gran parte dell’Europa centro occidentale seppur in leggero indebolimento. Le correnti in quota infatti sono disposte su tutta la penisola italiana da settentrione e la pressione al suolo è in leggero calo. Tuttavia le condizioni meteorologiche rimarranno stabili. Non sono previsti fenomeni temporali.
Emessa venerdì 28 dicembre 2018 alle ore 15:30 UTC
Un promontorio anticiclonico interessa gran parte dell’Europa centro occidentale seppur in leggero indebolimento. Le correnti in quota infatti sono disposte su tutta la penisola italiana da settentrione e la pressione al suolo è in leggero calo. Tuttavia le condizioni meteorologiche rimarranno tendenzialmente stabili. Solo alcune deboli piogge stratiformi potrebbero interessare la Sardegna nord occidentale e le coste della Toscana. Non sono previsti fenomeni convettivi.
In quota si assiste alla presenza di un vasto promontorio anticiclonico di origine sub-tropicale, sebbene in fase di leggero indebolimento, con circolazione di correnti settentrionali sulla nostra penisola in genere secche e stabili Solo una debole saccatura di provenienza atlantica evolve lentamente dal golfo di Biscaglia verso levante ma con scarse o nulle ripercussioni sull’andamento meteorologico italiano. Nei bassi strati è presente un’area di alta pressione che coinvolge la quasi totalità della penisola a parte una modesta ansa depressionaria che si estende sul settore ionico ed adriatico meridionale e facente capo ad un minimo ciclonico chiuso su Mediterraneo orientale, ma non in grado di generare instabilità di rilievo. Una seconda, debole e relativa circolazione depressionaria tenderà a chiudersi su golfo Ligure attivando modesti flussi sud-occidentali di basso livello che trasporteranno aria più umida e mite in scorrimento tra Mar Ligure ed alto Tirreno che potrà impattare le coste della Liguria centro-orientale e della Toscana centro-settentrionale. Su queste zone è atteso lo sviluppo di nuvolosità medio-bassa, anche compatta ma a scarso sviluppo verticale, con qualche pioggia intermittente fin dal mattino. Sull’intera penisola in ogni caso non sono previsti fenomeni temporaleschi di rilievo; al più qualche piovasco o breve rovescio sulle zone prima indicate.
Nella giornata di domani, martedì 25 dicembre, il campo di alta pressione nord-africana tenderà ad elevarsi verso i settori settentrionali dell’Europa, paesi Scandinavi e sull’Islanda, e ad ampliarsi sul bacino mediteraneo. Buona parte del dominio di previsione, sotto la presenza di correnti miti e stabili, godrà di buona stabilità atmosferica. Nonostante ciò una profonda zona di bassa pressione situata poco a nord della penisola della Crimea (Mar Nero) porterà un calo dei geopotenziali sui settori Adriatici e meridionali del dominio mediante il passaggio di un debole fronte freddo (con il residuo apporto di masse d’aria fresche in medio-alta troposfera). Risulteranno possibili, dunque, deboli fenomeni convettivi su Sicilia, Calabria e Ionio. Per quanto riguarda il Nord, saranno possibili rovesci anche temporaleschi sulla costa Adriatica settentrionale e centrale. In entrambe le zone si è deciso di porre un livello di pericolosità 0 per temporali generici e non intensi. Maggiori dettagli su PRETEMP
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