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Nelle quarantotto ore precedenti un fronte stazionario ha riguardato i settori alpini, evolvendo in un fronte freddo, fino a raggiungere le sezioni prealpine e pianeggianti, innescando diffusi sistemi temporaleschi alla mesoscala.
Da domenica sul Mediterraneo centrale comincerà ad accrescere la pressione atmosferica al suolo, con l’incremento dei geopotenziali e delle temperature superficiali. La forzatura per l’innesco di ulteriori temporali cesserà risolutivamente, con una generale stabilizzazione della massa d’aria presa in riferimento sulle aree già coinvolte dai recenti eventi meteorologici avversi. Dalle prime ore di domenica fino al pomeriggio, potranno insistere sporadicamente dei fenomeni temporaleschi da stau, dalle Prealpi Lombarde, Bellunesi a quelle Carniche, con attività elettrica da moderata a forte intensità, qualche grandinata di piccola-media dimensione e raffiche di vento di natura convettiva in un livello 1 di pericolosità.
Entro fine giornata e le prime ore di lunedì un nuovo sistema prefrontale giungerà da NW, determinando la formazione di temporali a partire dalle porzioni piemontesi Oltralpe e a seguire sulle Alpi Marittime.
Deboli e brevi temporali a base alta potranno invece attivarsi a ridosso della Sardegna e parte del Mar Tirreno con qualche fulminazione.
Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di domenica 23 luglio 2023
COME LEGGERE LA VERIFICA (PREVISIONE QUASI PERFETTA)
Emessa sabato 22 luglio 2023 alle ore 18:30 UTC
Previsore: ROTUNNO



Una massa d’aria molto calda di origine africana interessa la maggior parte del dominio previsionale in seno ad un robusto promontorio sub-tropicale continentale. Sulla cresta di tale promontorio, però, scorrono da ovest verso est 2 piccole onde cicloniche in grado di destabilizzare l’atmosfera, specie tra Svizzera, NE italiano, Austria e Slovenia. A nord est, tra pomeriggio e sera, saranno probabili temporali forti o molto forti in grado di produrre grandine anche maggiore di 5cm di diametro, forti raffiche lineari e forti piogge. Per tali fenomeni è stato emesso un livello 2 di pericolosità. Il livello 1 posto sulle regioni nord orientali italiane vuole sottolineare il fatto che, se la convezione dovesse innescarsi anche più a sud, i temporali potrebbero anche qui produrre grandine fino a medie dimensioni e forti raffiche di vento lineari. Gli ultimi aggiornamenti, comunque, optano per una convezione più settentrionale. Un’altra ondulazione è prevista scorrere da ovest a est e dovrebbe portare i propri effetti più ad ovest rispetto alla prima. Il livello 2 è stato esteso fino alla Svizzera occidentale proprio per il passaggio della seconda onda a causa della quale si prevedono temporali anche molto forti soprattutto al di là delle Alpi con possibili grandinate fino a grandi dimensioni e raffiche di vento.



Mentre un robusto promontorio subtropicale interessa la maggior parte del dominio previsionale, sul suo bordo settentrionale alcune infiltrazioni di aria più fresca e a circolazione ciclonica andranno a destabilizzare l’atmosfera e quindi a promuovere la formazione di temporali anche forti. Tra pomeriggio e sera la convezione dovrebbe interessare le zone del NE italiano a confine con Austria e Slovenia dove saranno possibili grandinate anche di medio-grandi dimensioni e forti raffiche di vento lineari per i quali vale un livello 1. In tarda serata una linea di instabilità è prevista transitare da ovest a est con maggiori effetti oltre le Alpi ma possibili anche sul versante italiano. In questo frangente si ipotizza la formazione di un QLCS con forti raffiche di vento lineari e possibili grandinate localmente anche oltre i 5 cm di diametro. Per tali fenomeni viene emesso un livello 2, mentre sulla pianura padana è stato emesso un livello 1 per i medesimi rischi in quanto la previsione sull’innesco di fenomeni è incerta ma con grande potenziale disponibile.