
Un piccolo Cut-off si posiziona poco a settentrione delle alpi centro-occidentali ,in progressivo assorbimento, e veicola correnti instabili da WNW sul nord del dominio di previsione. A livello frontale, una blanda occlusione continuerà ad insistere oltralpe mentre la pianura Padana presenterà una trama barica pressochè inalterata. Nella giornata di domani deboli temporali e convezione sparsa interesserà quasi tutto il nord del dominio di previsione prediligendo però 2 zone. Nello specifico deboli temporali si svilupperanno sull’estremo NW, direttamente interessato dal jet-streak delle correnti in quota e da deboli e blande interazioni fresche da nord. La formazione di una zona di relativa bassa pressione sul Piemonte centro-meridionale richiamerà una ventilazione da SW e da NW le quali saranno eventualmente responsabili dell’iniziale trigger. A livello termodinamico l’ambiente risulterà debolmente instabile a causa di una prima parte di giornata pressochè coperta con leggere precipitazioni ma che potrebbe mostrare un sostanziale cambiamento qualora per qualche ora si presenti dell’irragiamento, come previsto da modelli a scala locale ( IconD2 e AROME ) con conseguente aumento dell’instabilità.
L’altra zona riguarderà i settori di pianura centro-orientali con particolar riferimento all’Emilia e successivamente Veneto centro-occidentale. Quì la situazione presenta importanti dubbi a livello di innesco ed evoluzione. Nello specifico nella modellistica vi è ampia divergenza sullo sviluppo di una blanda dry-line appenninica indotta dal riscaldamento della pianura padana centrale e la quantità di energia effettivamente disponibile alla convezione. La differenza modelllistica dipende sostanzialmente dalle condizioni atmosferiche presenti durante la prima parte di giornata e la permanenza della copertura nuvolosa. La mancanza di forzanti frontali o sistemi di bassa pressione non dovrebbe alterare i regimi di brezza inducendo, allo stesso modo della dry-line, una ventilazione da SE in sede Adriatica in estensione, come nella maggior parte dei casi, ai settori di Pianura veneti occidentali e Lombardi orientali. Da queste divergenze modellistiche scaturisce una variazione dei valori di CAPE che spaziano dai 300-400J/kg a valori nettamente inferiori o assenti. Per tanto, nonostante l’azione destabilizzante di una blanda divergenza del flusso in quota e un notevole speed-shear prevedere temporali e la loro organizzazione risulta parecchio problematico. In ambiente estivo, con valori di energia nettamente maggiori, la presenza di odografi distesi e curvi avrebbe permesso lo sviluppi di temporali organizzati anche a stampo supercellulare, in questa occasione ci si limiterà probabilmente a rapidi sviluppi singoli. In tutte le zone varrà un livello di rischio 0 per piccole grandinate (<2cm) e qualche raffica di vento.
Nel corso delle prime ore un prolungamento dell’instabilità attualmente presente evolverà verso oriente interessando basso Trentino e Veneto settentrionale. Non sono attesi grossi fenomeni.
Emessa lunedì 25 aprile 2022 alle ore 19:40 UTC.
Previsore: NORDIO