Analisi meteo-climatica Salentina Marzo 2010

Il mese di Marzo inizia con il freddo che tenta nuovamente di espandersi verso sud ma percorrendo sempre le stesse vie continentali andando ad interessare centro – nord Europa, Spagna e riversandosi parzialmente dal Rodano; in queste situazioni è sovente l’instaurarsi di una profonda depressione che dai mari centro occidentali italiani si muova verso e-ne.

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ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA MARZO 2010.pdf355.67 KB

ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA: GENNAIO 2011

115%”>L’anno nuovo inizia con la quiete, giornate al più nuvolose con qualche
piovasco il giorno 3 che avvisa l’arrivo di aria più fredda da est.

115%”>E’ presente un’azione di blocco con anticiclone centrato tra nord
Atlantico e Gran Bretagna.

115%”>Tra il 4 ed il 5 si registrano minime negative diffuse su tutto il
territorio pugliese ma il sospiro freddo è solo temporaneo: l’anticiclone di
blocco si ritira in Groenlandia, riparte l’attività ciclonica in Atlantico ed
iniziano ad entrare correnti tiepide dallo stretto di Gibilterra.

Il freddo viene allontanato tra il 6 ed il 10 su tutto il Sud Italia, il
Salento vede un repentino aumento termico e della stabilità atmosferica con la
comparsa delle nebbie nelle ore notturne.

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115%”>La seconda decade parte come è stata terminata l’ultima, la ripresa di
attività delle depressioni atlantiche si fa sentire, l’anticiclone azzorriano
con supporto di aria tiepida africana si gonfia dalla Spagna e l’Italia viene
interessata solo da fugaci cut-off.

115%”>Il pallone anticiclonico tra il 13 ed il 19 si sposta verso est piazzando
i suoi massimi sul Mediterraneo occidentale e regalando una pausa di tempo
stabile, tendenzialmente mite.

Sul Salento, in
questa fase del mese, le uniche segnalazioni del tempo rimangono le nebbie
anche fitte durante le ore notturne e del primo mattino.

2

115%”>L’ultima decade del mese vede indebolirsi il dominio anticiclonico
piuttosto velocemente, il giorno 21 un attivo anticiclone britannico spedisce
aria fredda tra Europa centro-occidentale e nord Italia accompagnata da un
minimo di pressione che dalla Sardegna si sposta verso sud-est.

115%”>Nel giorno 22 Il Salento viene interessato da una passata temporalesca
proveniente da W ma di modesta intensità. Passato il minimo le correnti ruotano
dai quadranti settentrionali e tutto il territorio salentino registra valori di
temperatura minima a dir poco anomali, tra i più bassi di tutto l’inverno:

Martina
Franca-Pasqualone (TA) -6.2°
Lequile (LE) -5.2°
Supersano (LE) -4.7°
Lecce Ovest – Torre Mozza -4.1°
Monteruga (LE) -3.9°
Cisternino Barbagiulo (BR) -3.7°
Maglie (LE) -3.2°
Felline (LE9 -3.4°
Presicce (LE) -2.8°
Avetrana (TA) -2.4°
Latiano (BR) -2.3°
Vignacastrisi (LE) -2.1°
Castellaneta (TA) -2.0°
Cavallino (LE) -1.8°
Nardò (LE) -1.8°
Spongano (LE) -1.7°
Cerfignano (LE) -1.6°
Novoli (LE) -1.5°
San Pancrazio (BR) -1.2°
Crispiano (TA) -0.9°
Ostuni (BR) -0.7°
Squinzano LE) -0.7°
San Giorgio J. (TA) -0.5°
Taviano (LE) -0.5°
Soleto (LE) -0.4°

115%”>Non si sono avute irruzioni di eccezionale intensità per registrare quei
valori, è stato un insieme di irraggiamento notturno, cielo sereno e calma di
vento a far capitolare le temperature molto al di sotto dello 0.

115%”>Nella parte finale del mese ritorna lo scirocco e la pioggia, una grande
struttura depressionaria si forma tra Spagna e Nord Africa in graduale
spostamento verso est. Tra il giorno 27 e 28 un profondo minimo con centro
sullo  Ionio smista maltempo su tutto il
Salento con piogge estese e prolungate, anche sotto forma di rovescio; alla
fine dell’evento si registrano accumuli anche al di sopra dei 50 mm su molte
zone del Salento che andranno a coprire la quasi totalità della pioggia
mensile.

115%”>Nel giorno 29 tutta la struttura depressionaria si sbilancia nuovamente
verso ovest, le piogge si trasformano un pioviggini e tempo uggioso fino al
termine del mese.

3

4

4a

115%”>22 Gennaio: sventagliata
temporalesca interessa il Salento e la Puglia centro-meridionale, poco in basso
i temporali ripresi dalla webcam di Porto Cesareo

115%”>5

115%”>

115%”>

115%”>28 Gennaio: ancora fenomeni
temporaleschi sulla Puglia centro-meridionale

115%”>

115%”>6

115%”>

115%”>Il riassunto termico del mese sul
Salento, fornito da www.supermeteo.com,
evidenzia la chiusura di un scarto in positivo della temperatura, influenzato
soprattutto da quelle massime, che chiudono a 0.48 °C a dispetto di quelle
minime ( -0.17 °C).

115%”>

115%”>7

115%”>

115%”>

115%”>In alto invece il riassunto mensile
fornito da Carlo Paticchio e dalla sua stazione di Squinzano

115%”>Il mese di gennaio sul Salento si presenta per la maggior parte monotono,
si riscatta nell’ultima decade del mese per la maggiore vivacità. Le
precipitazioni maggiori sono state concentrate solo in pochi giorni ed è
sicuramente da sottolineare l’importante evento termico avutosi nel primo
mattino del giorno 26 quando alcune zone interne del Salento hanno visto picchi
al di sotto dei -5 gradi.

115%”> 

115%”>Marco Fioschini

115%;tab-stops:372.0pt”>Staff
MeteoNetwork Puglia



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Staff MeteoNetwork Puglia

Analisi meteo-climatica Salentina Febbraio 2010

Il mese di febbraio fa sentire l’influenza dell’importante inverno che ha interessato gran parte d’Europa con un’ampia irruzione di aria fredda è in azione su tutta la zona europea centro-orientale e marginalmente anche l’Italia ma, quest’ultima, con una circolazione depressionaria piuttosto blanda e regalando solo sporadici e locali episodi di fiocchi nevosi anche a quote costiere su tutto l’Adriatico.

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Staff Metenetwork Puglia e Basilicata

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analisi meteo-climatica salentina febbraio 2010.pdf287.18 KB

ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA: DICEMBRE 2010

I primi giorni di dicembre iniziano con grandi movimenti invernali sull’Europa che, in questa fase, interessano solo marginalmente l’Italia, anzi, nella sua parte centro-meridionale si creano tese e forti correnti meridionali che trasportano aria mite, complice anche una estesa depressione che con centro sull’Europa occidentale in transito verso est, convoglia aria mite da sud e aria fredda, continentale, su Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Paesi bassi.

Tra l’1 ed il 5 Dicembre il Salento viene costantemente interessato da venti meridionali e piovaschi irregolari, con appena una pausa il giorno 6 quando uno sbuffo di aria continentale concede un break anche al meridione, immediatamente smorzato da un nuovo pattern configurativo simile al precedente. Questa volta, però, un’attiva depressione atlantica viene agganciata dal vortice polare, il confine del freddo continentale sale repentinamente fermandosi nei pressi delle isole britanniche, mentre più a sud dominano la scena correnti umide atlantiche portatrici di nuova aria mite e nuvolosità sparsa sino al Salento.

Intorno alla fine della prima decade la depressione atlantica viaggia verso nord/est sino ad essere assorbita dal Vortice Polare. Il blocking anticiclonico, che come un palloncino stazionava sulla Groenlandia, perde la sua alta latitudine e si colloca tra Gran Bretagna e Spagna grazie al supporto sub-tropicale. In questa fase le correnti iniziano a ruotare dai quadranti settentrionali su tutta l’Italia, sono le prime avvisaglie del freddo continentale in arrivo.

1

Durante la seconda decade l’Italia è pronta a vivere una delle fasi più crude dell’Inverno, che abbraccerà, finalmente anche parte del Salento, con nevicate fino a quote pianeggianti.

Tra l’11 ed il 12 un primo affondo freddo passa troppo ad est dell’Italia, accarezzando il lato adriatico, ma quello decisivo è pronto ed il giorno 14 inizia il primo attacco con un’azione retrograda fredda, continentale; l’aria fredda entra dal Rodano e dalla porta della Bora abbracciando tutta l’Italia.

Nonostante siano stati registrati valori termici considerevoli, l’evento gelido non ha lasciato segni significativi sul Salento, a causa della quasi totale assenza di precipitazione degne di nota: per ben 3 giorni le temperature sono state fortemente sotto la media del periodo, con valori idonei a nevicate sino al piano, ma tutti i corpi nuvolosi trasportati dalle correnti in quota prevalentemente da W si sono dimostrati incredibilmente secchi, non provocando alcun fenomeno.

Uno dei migliori periodi freddi degli ultimi anni si caratterizza, quindi, per le temperature basse, soprattutto nei valori minimi, grazie ad un intenso irraggiamento favorito dalla scarsa ventilazione e dalla quasi totale assenza di nubi in cielo.

A partire dal giorno 17 il vortice polare và in completo split, si forma un potente anticiclone polare che lancia una enorme depressione fredda direttamente dal Polo, l’antizonalità sbilancia tutta la struttura verso W ed il freddo torna ad interessare l’Europa settentrionale e occidentale, sul Salento si riattiva il vento da sud e le temperature ritornano gradualmente nella norma.

Dic 2010

La terza decade inizia come la prima, ovvero con tempo autunnale caratterizzato da correnti miti e nebbie, ma poche precipitazioni di rilievo: l’antizonalità continua a riaffermarsi in maniera forte, permane un anticiclone di blocco alto tra Groenlandia e Atlantico che spedisce l’aria fredda verso nord/ovest e si scava una nuova depressione sulla Spagna in transito verso est.

Nuove correnti meridionali arrivano sul Salento che vede in questa fase il passaggio di corpi nuvolosi nord africani poco piovosi

Nella fase finale del mese il freddo cerca nuovamente di entrare da est ma il tentativo viene stroncato da un promontorio anticiclonico che regala giornate più stabili e fresche.

Dic 2010 b

 Il mese si chiude, come evidenziato dai dati disponibili sul sito www.supermeteo.com, con scarto lievemente negativo: l’irruzione di aria fredda della seconda decade ha inciso in maniera pesante sulla media mensile, le altre due decadi, soprattutto la prima, hanno visto temperature al di sopra della norma.

Dic 2010 c

Per l’anno 2010, grazie al dato della stazione di Carlo Paticchio, possiamo evidenziare che la pioggia totale caduta  a Squinzano è di 1137,10 mm ben al di sopra della media (circa 700mm), sottolineando un’annata molto piovosa su tutto il Salento.

 

 

Marco Fioschini

Staff MeteoNetwork Puglia

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dicembre 2010.pdf821.93 KB

9-10 Marzo: Pesante maltempo sul Sud-Est italico

L’inverno appena trascorso non ha lasciato tracce indelebili in Puglia e Basilicata. E’ mancata la zampata fredda, è mancata la neve caduta invece copiosa in larga parte d’Italia. Un inverno che si direbbe anonimo. Unico elemento positivo – invero non trascurabile – è stata l’abbondanza pluviometrica che ha colpito le nostre regioni. Ne hanno tratto beneficio gli invasi, giunti a livelli davvero ragguardevoli.

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Staff Metenetwork Puglia e Basilicata

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Analisi sinottica pioggia Marzo 2010 (1).pdf683.54 KB
Mappa Piogge Puglia e Basilicata.PNG73.26 KB
Mappa Piogge Valle d'Itria.PNG83.74 KB
Mappa Piogge Salento.PNG74.2 KB

Analisi meteo-climatica Salentina Gennaio 2010

Il mese di Gennaio viene aperto da tepori africani: una vasta circolazione depressionaria presente sull’Europa centro occidentale richiama aria tiepida proveniente dal Nord Africa causando scarsi fenomeni precipitativi e temperature miti. Il resto della prima decade vede il continuo instaurarsi di depressioni sul Mediterraneo occidentale che diventa linea di interazione tra le masse di aria fredda continentale ormai semi-stazionarie sull’Europa centro-settentrionale e l’aria più umida di origine africana

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ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA GENNAIO 2010.pdf418.17 KB

Analisi meteo-climatica Salentina Dicembre 2009

Il mese di dicembre, nella prima decade, vede il susseguirsi di affondi nord atlantici che mantengono le temperature mediamente elevate, soprattutto le minime, e venti prevalentemente dai quadranti meridionali. Brevi stasi anticicloniche vengono interrotti dal passaggio di corpi nuvolosi anche intensi, con accumuli sparsi su tutto il Salento, ma senza registrare particolari fenomeni di rilievo.

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ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA DICEMBRE 2009.pdf390.57 KB

Previsione stagionale Inverno 2010-2011

ANALISI
Le forti anomalie di temperatura sugli oceani continueranno a determinare le caratteristiche della circolazione atmosferica globale per tutto il prossimo trimestre, condizionato in area pacifica dal fenomeno della Niña (raffreddamento delle correnti del Pacifico centro-orientale). 
Nella prima parte della stagione, le correnti atlantiche saranno bloccate da un persistente anticiclone sull’Atlantico settentrionale che spingeranno aria polare verso il Mediterraneo occidentale con notevole risposta caldo-umida su Balcani e Russia europea. A partire da metà mese, il continuo affluire di aria stabilizzante su Turchia, Ucraina e Russia meridionale dovrebbe portare ad un progressivo rafforzamento di un’area di alta pressione sulla Russia continentale/Mar Caspio; contemporaneamente l’estensione dell’Anticiclone delle Azzorre verso il Continente europeo lo porterà a congiungersi con l’area gemella anticiclonica stazionante sulle pianure russe; si può quindi ipotizzare un afflusso di aria fredda continentale sul Mediterraneo centro-orientale nella seconda parte di dicembre, con intensità al più moderata.
Con l’inizio del 2011 si dovrebbe assistere ad un nuovo rallentamento della circolazione generale, con il consolidamento di un forte anticiclone sull’area nord e mitteleuropea, tendente a spostare di nuovo i suoi massimi più ad occidente; ciò porterà quindi ad una nuova azione di blocco delle correnti atlantiche stavolta centrata tra Gran Bretagna ed Islanda. Pensiamo che sarà questa la fase più fredda dell’inverno sull’Europa centro-orientale e sull’Italia, con ingresso di impulsi di aria polare sul bacino del Mediterraneo.
Il blocco anticiclonico verrebbe progressivamente smantellato da una ripresa del flusso oceanico specialmente alle alte latitudini oceaniche e nella parte finale della stagione, il tempo in area europea e specialmente Mediterranea potrebbe essere caratterizzato da un rafforzamento della stabilità anticiclonica sul continente: in tale fase potrebbe crearsi un corridoio di basse pressioni a carattere freddo su bassi Balcani con interessamento diretto del mediterraneo orientale e dell’Italia peninsulare adriatica.
Ecco comunque il dettaglio previsionale mese per mese:
Dicembre
Complessivamente tutta l’area occidentale europea, ed in parte quella centrale, si troverà in surplus precipitativo mentre un forte deficit colpirà il sud-est Europa e la Russia. Risalteranno anomalie termiche positive nei comparti dove è presente il deficit pluviometrico, mentre una propensione per maggior freddo rispetto alla media si dovrebbe collocare nei dintorni del Mar del Nord tra Isole Britanniche, Germania e sud Scandinavia, soprattutto nella prima metà del mese.
DIC ok
Gennaio
Il nuovo anno potrebbe iniziare con una vasta area anticiclonica su Gran Bretagna e Islanda che permetterà l’avvento di una fase fredda per l’Europa e il bacino del Mediterraneo della durata di circa un paio di settimane, con principale interessamento dei Balcani e per quanto riguarda l’Italia soprattutto delle regioni adriatiche e meridionali dove saranno possibili fenomeni nevosi fino a quote basse o prospicienti le aree di pianura.
Col passare dei giorni si prevede lo spostamento del blocco anticiclonico in zona continentale europea, col Mediterraneo protetto dalle correnti atlantiche; sull’Italia i 
disturbi maggiori del tempo interesserebbero ancora il versante adriatico e il sud Italia, seppur in misura meno diretta rispetto alla parte iniziale del mese. Il quadro riassuntivo di gennaio per l’Italia vedrebbe, quindi, precipitazioni in genere più scarse della media soprattutto al Settentrione con temperature diffusamente al di sotto della norma climatica mensile.
GEN ok1
Febbraio
La prima parte di febbraio potrebbe riservare una maggiore stabilità su gran parte del Continente europeo. L’area orientale del Mediterraneo (Egeo e settore orientale) potrebbe risentire di una maggiore piovosità rispetto alla media e le maggiori precipitazioni nevose potranno interessare l’area del Mar Nero. Nella seconda parte del mese, Il blocco d’aria fredda ad est dovrebbe muoversi verso l’Europa e centrale o Mediterranea.  
In generale il mese sarà molto freddo sull’est Europa, freddo sul Mediterraneo centro-orientale, più caldo della media sul sud-ovest Europa mentre la parte centrale e settentrionale 
avrebbero un'anomalia termica poco definita. Il sud-est Europa dovrebbe essere l’area con maggiore anomalia positiva di precipitazione seguita dalla parte centrale del continente, opposta anomalia (ma meno intensa come magnitudine) sulla porzione più ad ovest del continente e del Mediterraneo.
FEB ok1
Sintesi a cura di 
Staff MeteoNetwork Puglia
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Analisi meteo-climatica salentina: Novembre 2009

Nei primissimi giorni di Novembre l’Italia è governata da un campo di pressioni anticicloniche con giornate per lo più serene o poco nuvolose, ma il giorno 3 una veloce depressione dal nord Europa apre un periodo piovoso su tutto il Salento; nel giorno appena citato, un corpo nuvoloso attraversa tutta la Puglia con accumuli mediamente sui 20 mm nella penisola salentina, 16.1 mm a Lecce ovest.

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Staff Meteonetwork Puglia e Basilicata

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ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA NOVEMBRE 2009.pdf431.15 KB

Grandinata devastante nel barese: danni per milioni di euro

La Puglia si trovava da diversi giorni al margine di una grande giostra ciclonica atlantica che da inizio giugno caratterizzava negativamente il tempo sulle regioni del centro-nord.

Il 6 giugno un nuovo affondo meridiano porta aria fresca ed instabile in direzione del Mediterraneo centro-occidentale con repentino abbassamento dei geopotenziali. Si presentava quindi una saccatura vera e propria nel cuore di giugno, rispetto alla quale la nostra regione era situata sul versante sud-orientale, sotto correnti meridionali.

Il giorno 8 non è previsto il passaggio di alcuna perturbazione e questo trae in inganno molti addetti ai lavori; la dinamite (caldo e umidità) è già presente sul luogo del futuro evento (il barese)  ed è rintracciabile analizzando i valori di temperatura di rugiada della mattinata, diffusamente al di sopra dei 15°C e con un indice CAPE previsto intorno ai 2000 J/Kg

Su molte località della provincia, nelle ore centrali, si sfiorano difatti i 30°C con umidità superiore al 50%. Questa la situazione al suolo, ma l’innesco arriva dal cielo ed è di tipo “multiplo”.
Difatti nelle ore centrali dell’8 giugno la saccatura rompe la stazionarietà e fa alcuni passi in avanti verso est, procurando di fatto una discreta avvezione fredda alle quote medio-alte (una -16°C a 500 hPa). Inoltre si accentua la curvatura ciclonica in quota con modeste infiltrazioni umide da sud-ovest. L’impulso deflagrante viene infine fornito dal transito, proprio sulla provincia barese, del Jet Streak (massimo della corrente a getto) concepito dall’enorme gradiente termico orizzontale tra la saccatura atlantica e l’anticiclone caldo sul Mediterraneo orientale. 

Questa forzante risucchia rapidamente l’aria dai bassi strati e intorno alle 14 plasma una supercella temporalesca con asse spiccatamente obliquo e tipica conformazione a “V”.  La struttura si estende e matura velocemente. Si muoverà dalle zone interne del nord barese verso l’hinterland di Bari per poi raggiungere la massima intensità nel sud-est. 

Tra Cassano delle Murge ed Acquaviva delle Fonti viene segnalata e fotografato anche un “funnel cloud” con probabile ma non comprovata evoluzione a tromba d’aria ma la notizia eclatante è l’estesa grandinata che coinvolge gran parte della provincia con picchi d’intensità e distribuzione dimensionale delle meteore nel sud-est barese. Le bombe di ghiaccio cadono, localmente, con una dimensione paragonabile a patate ed in alcuni casi precipitano a secco, cioè anticipando la precipitazione liquida, a segnalare le fortissime correnti ascensionali e la fiondata in avanti indotta dalle rapide correnti del getto in quota. Una seconda supercella con effetti più blandi si genera intorno alle 17 ed interessa ancora una volta il comparto sud-orientale della provincia; in alcune località grandina per la seconda volta in un solo pomeriggio.

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Mola
Grandine a Mola di Bari – foto da forum.meteonetwork.it

funnel Acquaviva
Funnel Cloud – foto da Acquaviva (BA) forum.meteonetwork.it

L’evento ha caratterizzato la cronaca delle testate giornalistiche locali e nazionali, la violenza dei fenomeni ha fatto registrare decine e decine di cittadini contusi, non si contano i danni a infrastrutture e autoveicoli, l’agricoltura della zona è stata messa duramente in ginocchio.
ANSA.IT In provincia i vigili del fuoco hanno segnalato numerosi allagamenti di locali e sottovia a Polignano a Mare, dove tra l'altro la grandine ha mandato in frantumi il vetro di un'ambulanza del 118 impegnata in un soccorso ad un paziente che ha raggiunto comunque l'ospedale.
CORRIEREDELMEZZOGIORNO.IT BARI – Grave il bilancio dei danni provocati dall’ondata di maltempo che ha colpito oggi i Comuni del barese. A Polignano a Mare e Conversano si sono registrate le situazione peggiori. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Una violenta tempesta di grandine si è abbattuta per gran parte del pomeriggio. I danni alle automobili sono stati ingenti, tra vetri e fanali rotti, oltre che a carrozzerie ammaccate. Ma non sono state risparmiate neppure le abitazioni, dove la grandine ha rotto i vetri di moltissime finestre. Numerosi gli alberi abbattuti dalle forti raffiche di vento. Intanto la Coldiretti chiede lo stato di calamità per i danni subiti all'agricoltura.
LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT 
SUD EST BARESE – Agricoltura in difficoltà e danni ingenti alle auto per la violenta grandinata arrivata all’improvviso nel primo pomeriggio. Alle temperature miti della mattinata è subentrato un repentino cambio di temperatura intorno alle 15, accompagnato da forte vento e chicchi di ghiaccio del diametro di 6-7 centimetri. La grandinata ha colpito soprattutto i territori di Mola, Polignano e Conversano, dove i grossi proiettili di ghiaccio hanno distrutto i parabrezza di decine di auto, i lampioni della pubblica illuminazione e numerose finestre (anche del Comune di Conversano). Danni alle colture e in particolare ai ciliegeti (anche se la raccolta si avvia verso la fase finale). Non risparmiate dalla grandine Turi, Castellana Grotte, Adelfia, Casamassima e Sammichele. Danneggiati anche i tendoni di uva e i campi di verdura. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 60 km/h. A Polignano, in particolare, la zona murattiana è rimasta senza luce per alcune ore. Un vero disastro che non ha risparmiato le piazze e il lungomare Domenico Modugno, dove i lampioni sono andati in frantumi. Stasera, alle 19, il Consiglio comunale si riunisce in seduta straordinaria per chiedere lo stato di calamità naturale. 
MURGIA E PRE-MURGIA – Violentissime raffiche hanno spazzato il territorio di Altamura sia nel centro abitato sia nelle strade extraurbane. In alcuni momenti, l'intensità è stata simile a quella di una tromba d'aria. Nessun problema per le persone. Ma numerose telefonate sono giunte ai Vigili del fuoco e alla Polizia municipale, anche per segnalare alberi sradicati e segnaletica divelta. Il forte vento ha mandato in frantumi le finestre di alcune abitazioni. Segnalazioni di danni o di pericolo sono pervenute soprattutto dalla statale 96 per Bari e dalle provinciali per Cassano-Foresta Mercadante e per Ruvo. Danni alle colture causati dal maltempo sono stati segnalati anche nella fascia agricola compresa fra Sannicandro e Cassano. 
RUVO – Venti minuti di pioggia, con raffiche di vento e chicchi di grandine del diametro di 1 centimetro, 1 cm e mezzo. Saltati alcuni chiusini e fuoriuscita di acqua di fogna dal tronco di via Don Primo Mazzolari. Rami di robinia spezzati sono caduti sulla strada, all’altezza del cavalcavia per Mariotto. Infine, nella zona industriale a ridosso della ferrovia, scoperchiato un capannone ormai in disuso. Fino a qualche anno fa l’Aspica, l’azienda di raccolta dei rifiuti, lo usava come parcheggio per i propri mezzi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, supportati dai Vigili urbani. Una squadra dei Vigili del fuoco ha liberato il solaio dalla copertura in polistirolo. La pioggia battente ha allagato il capannone, infiltrandosi nel vicino magazzino, dove erano stoccati cartoni e materiali da imballaggi o non più utilizzabili.
POLIGNANOWEB.IT CONVERSANO E POLIGNANO LE PIU' COLPITE – Convocato d'urgenza un consiglio comunale per il 9 giugno, alle ore 19. Polignano e i comuni limitrofi più colpiti dalle violenti grandinate, chiederanno lo stato di calamità naturale. Danni ingenti all'agricoltura, campi di cocomeri devastati sulla via di Conversano, a Polignano. Tendoni di uva distrutti. Feriti e sutura al capo per quattro polignanesi. Due 14enni turesi al mare, a Lama Monachile, in stato di shock, salvati dai vigili urbani e protezione civile: hanno rischiato di morire crivellati sotto le raffiche di chicchi di grandine. Sfiorata la tragedia su più punti. Parabrezza di auto in frantumi e code alle officine di carrozzeria. Vetrata della chiesa di Sant'Antonio a pezzi. Colpita anche l'ambulanza del 118 di Polignano.Case di privati danneggiate. Non ci sono auto senza ammaccature.
ADNKRONOS.COM  ''La grandinata verificatasi ieri in varie zone della Puglia ha causato gravissimi danni alle coltivazioni agricole. I danni, in corso di quantificazione, ammontano a decine di milioni di euro''. Lo evidenzia in un comunicato la Confederazione Agricoltori italiani regionale, a proposito del maltempo che ha colpito soprattutto il sud-est barese e alcune aree della provincia Barletta-Andria-Trani. ''Danni ingenti con colture andate distrutte – sostiene la Cia – si registrano nella zona di Polignano a Mare, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano, Casamassima, sino anche a Gioia del Colle, Bitritto, Bitetto, Sannicandro, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Molfetta, ed in alcune zone interne di Andria, Corato e Minervino Murge. Ad andare distrutte, o nella migliore delle ipotesi pesantemente danneggiate, sono state coltivazioni di ciliegie, ortaggi, patate, con danni ingenti anche ai vigneti e agli oliveti, ed in alcune zone anche ai mandorleti''. La Cia Puglia chiede agli organi competenti ''di mettere in atto tutto quello che la normativa consente per aiutare e dare supporto alle migliaia di aziende agricole danneggiate dalla grandinata. Una grandinata che ha assestato un colpo di grazia alla gia' precaria situazione in cui versa l'agricoltura pugliese, alle prese con una crisi economica senza precedenti''.

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