18.07.2016 - Attività Associativa
Il tornado di Pianiga, Dolo e Mira (VE) dell’8 luglio 2015
E' disponibile l’intero rapporto scientifico relativo al tornado che ha funestato i comuni di Pianiga, Dolo e Mira in provincia di Venezia nel tardo pomeriggio dell’8 luglio del 2015. L'opera è stata realizzata da MeteoNetwork, SerenissimaMeteo, Valentina Abinanti ed altri autori.
 

 

L’opera è stata curata da Valentina Abinanti, Daniele Bianchino, Alberto Gobbi, Zuara Mistrorigo, Marta Valeria Perini, Marco Rabito, Pierluigi Randi, Davide Rosa, Tobia Scortegagna e Diego Valeri. Nel primo link si trova la parte testuale (i 10 capitoli), nel secondo link l’allegato al capitolo 6 contenente le schede di danno e le isolinee di danno definite secondo la scala EF dei tornado.

 

Scarica i capitoliScarica le schede

 

Il presente lavoro descrive l’interazione tra i vari fattori meteorologici che hanno determinato la genesi di un vortice così violento, nonché le varie tecniche di monitoraggio che hanno permesso di seguire l’evoluzione della supercella tornadica sin dai suoi primi stadi di vita, tra le quali si citano le immagini del radar meteorologico e l’osservazione diretta delle nubi temporalesche.

Sono stati presi in considerazione anche gli aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato dall’impatto con il tornado, attraverso le interviste alla popolazione colpita, con alcuni suggerimenti su come aiutare le persone interessate e viene illustrata una serie di indispensabili consigli di autoprotezione per salvaguardare la propria incolumità.

Una cospicua parte del lavoro è dedicata alla ricostruzione del percorso seguito dal vortice e all’analisi dei danni da un punto di vista ingegneristico, allo scopo di stimare la velocità del vento seguendo il protocollo della scala EF dei tornado (“Enhanced Fujita scale”).

Nella parte conclusiva si evidenziano i vari limiti a cui deve sottostare il meteorologo nella previsione dei fenomeni meteorologici estremi, sia nel tempo che nello spazio, sottolineando l’importanza del cittadino consapevole nel riconoscere ogni segnale di allarme, considerato, tra l’altro, che la pianura veneta è quella più a rischio di fenomeni vorticosi nel territorio nazionale.

Si propongono in tal senso alcune soluzioni tecniche, tra cui bollettini meteorologici costanti e mirati, nel caso di temporali potenzialmente in grado di generare trombe d’aria, e un’applicazione per smartphone che possa fornire aggiornamenti in tempo reale, sottoforma di indicazioni visuali e georeferenziate, sugli eventi estremi in corso, tra cui fulmini, forti rovesci di pioggia, grandinate e intense raffiche di vento.

Segue l’elenco dei capitoli:

  1. Analisi sinottica e a mesoscala
  2. Analisi termodinamica e di stabilità atmosferica
  3. Analisi satellitare e radarmeteorologica
  4. Analisi nefologica e testimonianze di caccia
  5. Analisi fotogrammetrica del tornado
  6. Analisi dei danni con applicazione della scala EF e ricostruzione del percorso del tornado
  7. Precauzioni da adottare in caso di tornado
  8. Aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato da un evento naturale
  9. Climatologia dei tornado in Veneto
  10. Si poteva prevedere il tornado?
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