Ritorna l'Aurora Boreale in Canada

Ritorna l'Aurora Boreale in Canada

Ritorna uno degli eventi naturali più spettacolari della Terra: l'Aurora Boreale.

Fenomeno molto particolare che di norma si genera ad altezze che variano tra i 100 e i 200 km, ma a volte raggiunge anche i 1000 km, dove gli atomi e le molecole cariche elettricamente (protoni ed elettroni) vengono spinte contro il campo magnetico terrestre a grande velocità dalle radiazioni solari più intense, e rilasciano energia creando quell'effetto di luci e colori.

Immagini spettacolari scattate in Canada  

fonte “http://www.space.com/16545-northern-lights-pictures-aurora-july-2012.htmlhttp://www.space.com/16545-northern-lights-pictures-aurora-july-2012.html 

Fonte: Diario Meteorologico della Terra

Raro fenomeno di nubi lenticolari nel Rio do Sul (Brasile)

Un fenomeno insolito quello che si è sviluppato nel Rio do Sul in Brasile: la formazione di nubi lenticolari.

Nella maggior parte dei casi si formano quando una corrente d'aria incontra un rilievo o un sollevamento termico che devia verso l'alto il flusso. Questa deviazione è di solito invisibile ad occhio nudo, ma nelle giuste condizioni atmosferiche può venire evidenziata dalla formazione di nubi lenticolari.

Foto 1: esempio di nube lenticolare (Fonte: http://www.correiodopovo.com.br/Noticias/?Noticia=443310)

Le nubi lenticolari si formano solitamente tra 6.000 e 12.000 metri di altitudine con la presenza di forte vento. Nel caso specifico invece il forte vento si è spinto a livelli più bassi dell'atmosfera come indicano i 75 nodi a 5.600 metri, 11 nodi a 7220 metri, 113 nodi a 9230 metri, 114 nodi a 10.430 metri e 115 nodi a 11000 metri.

Foto 2: radiosondaggio Porto Alegre (Fonte: http://badc.nerc.ac.uk/data/radiosglobe/southamerica.html)

Le nubi lenticolari sono comunque piuttosto comuni in Sud-America, ad esempio nella regione delle Ande, dove le montagne possono superare 6000 metri di altezza.

Foto 3-4: Nubi lenticolari Rio do Sul (Fonte: http://www.correiodopovo.com.br/Noticias/?Noticia=443310)

Fonte: Diario Meteorologico della Terra

Siberia in fiamme

Oltre a Stati Uniti e Canada anche la Siberia nord-orientale è avvolta dalle fiamme. L'11 luglio 2012, più di 25.000 ettari bruciati, secondo la Russian Federal Forestry Agency.

Incendi che stanno divampando anche nelle regione di Krasnoyarsk con 10.500 ettari bruciati, 6.300 ettari a Tomsk e 2.400 a Yakutia.

Anche le regioni di Yugra, Sakhalin, e Khabarovsk sono caratterizzate dalla presenza di numerosi incendi dovuti alla presenza di un clima secco e ventoso.

Foto 1: immagini del satellite Aqua mostrano alcuni degli incendi in Yakutia, nella zona nordorientale della Siberia

http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=78515 

Il fumo prodotto dagli incendi in Siberia è arrivato in British Columbia, Canada, e ha fatto sì che l'ozono troposferico raggiungesse valori record.

Incendi che in Russia potrebbero eguagliare i livelli record dell'estate 2010 (estate storica in Russia con numerose temperature record) nella quale bruciarono oltre mezzo milione di ettari.

Foto 2: Incendi in Giugno nella Russia centrale fotografati dal satellite Aqua http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=78515 

Fonte: Diario Meteorologico della Terra

Aggiornamento importante del modello WRF by MeteoNetwork

Vi vogliamo informare che da oggi sono online le mappe del nuovo WRF-ARW by MeteoNetwork!

Le novità riguardano principalmente un aumento significativo della risoluzione orizzontale portata a 5km rispetto i 6.2km del dominio precedente, un aumento dei livelli verticali portati a 38 dai 35 della vecchia versione e ad un ampliamento del dominio di calcolo per diminuire gli effetti dei “contorni” dello stesso, una delle principali fonti di deterioramento dei risultati delle simulazioni modellistiche.

In questi mesi sono stati portati avanti anche numerosi test per studiare il comportamento del modello in diverse situazioni sinottiche con diversi settaggi “fisici” dello stesso, permettendoci di arrivare a selezionare la componentistica che, a nostro avviso, ha un rapporto in termini di realismo/costo computazionale migliore. Sono state quindi apportate diverse modifiche rispetto alla versione precedente (i dettagli possono essere visionati cliccando sul pulsante “SPECIFICHE MODELLO” in basso a destra nelle pagine web delle mappe).

Per quanto riguarda le mappe che rappresentano i risultati delle corse del modello (sempre 2 giornaliere, 00z e 12z con dati iniziali GFS trattati con metodo 3DVAR con l'assimilazione anche delle stazioni della rete MNW), viene aggiunto un nuovo dominio geografico chiamato “ITALIA” dove vengono raffigurati gli stessi campi di variabili presenti nei domini, già a voi familiari, “NORD” e “SUD” per potere avere anche un quadro di insieme delle condizioni atmosferiche a livello nazionale.

Viene inoltre pubblicata una nuova mappa che rappresenta la probabilità (in %) di mantenimento (quindi l'eventuale innesco deve essere valutato diversamente con altre tipologie di mappe) dei cosiddetti “Mesoscale Convective System” (MCS) cioè sistemi temporaleschi multicellulari particolarmente organizzati (bow-echo, squall line ecc…) che possono portare dei rischi per cose o persone visto che questi sistemi generalmente sono portatori di forti raffiche di vento e grandine. Questa mappa potrete trovarla nella sezione “Indici temporaleschi”, sottosezione “Indici compositi”.

Come al solito siamo disponibili per ulteriori spiegazioni e per accogliere i vostri eventuali suggerimenti per migliorare il servizio.

Il link alle mappe rimane invariato: MeteoNetwork :: Modelli – MeteoNetwork

Ringraziamo l'associazione che ha voluto investire anche quest'anno su questo progetto con l'acquisto di nuovo materiale informatico che ci ha permesso questo upgrade. Un ringraziamento particolare va a Matteo Fumi per l'installazione dell'hardware, Gianandrea Peressutti per la gestione della pagina web dei modelli e, ovviamente, al nostro presidente Marco Giazzi per il suo continuo supporto.

Nella speranza che questo lavoro sia di vostro gradimento, vi auguriamo una buona navigazione sulle pagine di MeteoNetwork!

WRF Italia (Temperatura 2m)

Brasile tra piogge, caldo e freddo intenso

Dopo un inizio di Luglio caratterizzato dal gran caldo, ecco arrivare anche in Brasile un fronte freddo da sud e che, grazie al rimescolamento tra l'aria calda presente e quella fredda in arrivo, ha portato forti precipitazioni, numerosi allagamenti e accumuli oltre i 100 mm nel Centro-Nord del Paese.

Foto 1: temperature massime il 06/07/2012 nel Brasile http://www.inmet.gov.br/vime/

Porto Alegre, dove non solo la pioggia ha causato danni ma anche il vento forte, accumulati 114.1 mm. Qui la temperatura minima ha raggiunto valori piuttosto bassi per la zona arrivando atoccare 1.3°C.

Foto 2: precipitazioni nel Brasile tra il 05/07/2012 e il 06/07/2012 http://www.inmet.gov.br/vime/

L'aria fredda in quota ha permesso anche diffuse nevicate soprattutto oltre i 1800 metri.

Temperature scese sotto lo zero in alcune località.

– Santa Rosa  -4.9°C
– Quaraì  -2.7°C
– Cruz Alta  -2.5°C
– Ausentes  -2.1°C

Impulsi polari che dovrebbero comunque continuare per buona parte della settimana con diffuse nevicate a quote medio-alte.


Foto 3-4-5: danni e allagamenti dovuti alle forti piogge http://www.inmet.gov.br/portal/

Siccità e caldo record continuano a interessare gli Stati Uniti

Buona parte degli Stati Uniti alle prese con una siccità molto pesante: basti pensare che il 55.96% (dati: National Drought Mitigation Center at the University of Nebraska-Lincoln) del territorio è caratterizzato da una siccità moderata/grave.

I record precedenti di siccità degli anni 2000 sono rappresentati dal 54,79% del 26 agosto 2003 e dal 54,63% del 10 settembre 2002.

Le zone più colpite dalla grave siccità sono anche quelle con il più alto livello di incendi: New Mexico, Colorado, Wyoming, Montana. Pesante siccità anche in Georgia che continua da oltre un anno e che continua a manifestarsi durante l'estate corrente con scarse precipitazioni e temperature record. Questa zona riceve in genere un abbondante quantità di precipitazioni durante la stagione delle tempeste tropicali. Oltre a Debby in Florida, il bacino atlantico non ha prodotto molto in termini di precipitazioni quest'anno.

Florida, appunto, che è riuscita a colmare il deficit pluviometrico grazie alla tempesta tropicale Debby che ha portato piogge e inondazioni record.

Foto 1: siccità attuale negli Stati Uniti http://droughtmonitor.unl.edu/ 

Dopo i numerosi record di Giugno (Stati Uniti da record), anche la prima settimana di Luglio è stata caratterizzata da numerosi record giornalieri, mensili ma anche assoluti. 

Foto 2: anomalie temperature prima settimana di Luglio negli Stati uniti http://www.noaa.gov/ 

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Nuovi record assoluti: 152 record (62 nuovi record, 90 record eguagliati).

Foto 3: Nuovi record assoluti Stati Uniti http://www.noaa.gov/ 

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Fonte: Diario Meteorologico della Terra

Uragano Daniel e tempesta tropicale Emilia nel Pacifico Orientale

Continua nel suo percorso l'Uragano Daniel generatosi nel Pacifico Orientale raggiungendo categoria 2 e portando con sé venti sostenuti con raffiche che raggiungono i 140 km/h.

Uragano che comunque non dovrebbe presentare nessun tipo di seria minaccia dato dal fatto che continua a transitare su acque superficiali non troppo calde (circa 25°/26°C).

Daniel continua nel suo spostamento verso ovest verso il Pacifico centrale a una velocità di circa 22 km/h anche se nei prossimi giorni è previsto un suo indebolimento e successivo declassamento a tempesta tropicale.

Foto 1: Storm Category    http://www.wunderground.com/

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Foto 2-3: Immagini satellitari Hurricane Daniel   http://rammb.cira.colostate.edu/products/tc_realtime/

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La tempesta tropicale Emilia invece continua a intensificarsi al largo del Messico trovandosi in condizioni molto favorevoli con temperature marine di superficie molto calde, basso wind shear e  un “ambiente” piuttosto umido.

Il centro di bassa pressione raggiunge i 1002 mb ed è accompagnato da venti che soffiano a circa 80 km/h.

Emilia continua nel suo percorso muovendosi verso ovest-nord-ovest e date le condizioni sopracitate probabilmente nei prossimi giorni raggiungerà lo status di Uragano per poi indebolirsi a contatto con le superfici marine più fresche e correnti secche e stabili.

Foto 4: Immagine satellitare Tropical Storm Emilia  http://www.wunderground.com/

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Foto 5: Global Sea Surface Temperature  http://www.wunderground.com/

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Foto 6: Storm Relative 16km Geostationary Water Vapor Imagery http://rammb.cira.colostate.edu/products/tc_realtime/storm.asp?storm_ide…

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Germania e Polonia dominano lo scenario europeo

Un inizio di Luglio caratterizzato da numerosissimi temporali soprattutto nelle zone dell'Europa centro-settentrionale. I fenomeni di maggior rilievo e insistenza hanno interessato Germania e Polonia con conseguenti grandinate e relativi danni.

Tali fenomeni hanno come causa principale la risalita di aria calda dalle basse latitudini e l'aria fresca proveniente dai paesi scandinavi, configurazione che continua a portare fasi di maltempo anche su buona parte del Regno Unito.

Le immagini e i video scattati in paesi diversi mostrano tutta la potenza dei temporali.

Particolarmente colpita la città di Bisztynek in Polonia con una grandinata devastante (grandine dal diametro di circa 8 cm).

Numerosi i video e le foto dei temporali che hanno messo sottoscacco la Polonia.

Foto 1:Grandine di dimensioni pari a palline da tennis  http://www.theweathernetwork.com/news/storm_watch_stories3&stormfile=Sud…

Foto 2: Grandinata a Bisztynku  http://kontakt24.tvn.pl/temat,burze-gradobicia-jeden-wielki-halas,50660….

Foto 3: Conseguenze della grandinata a Bisztynek  http://www.tornadovideos.net/forum?func=view&catid=22&id=55094 

Foto 4: Conseguenze del passaggio temporalesco a Monki   http://kontakt24.tvn.pl/temat,burze-gradobicia-jeden-wielki-halas,50660….

Foto 5: Violento acquazzone a Bialystok  http://kontakt24.tvn.pl/temat,burze-gradobicia-jeden-wielki-halas,50660….

Foto 6-7: Funnel cloud scattato a Krynica

http://lowcyburz.pl/forum/viewtopic.php?f=800&p=81104#p81104

Anche la Germania bersagliata dai temporali come mostrano le numerose foto.

Foto 9-10-11-12-13: Grandinata a Kochel con chicchi di grandine di 6.5 cm http://www.wzforum.de/forum2/read.php?8,2465106

Foto 14-15: Inondazioni a Rochlitz   http://www.wzforum.de/forum2/read.php?8,2464944

Foto 16-17: Shelf Cloud scattata a Limburg      http://www.wzforum.de/forum2/read.php?8,2464877

Francesco N. (Iceagle)

Fonte articolo: http://www.diariometeoterra.altervista.org/index.php/news-dal-mondo/euro…

Weatherness: le mappe con i primi due indici di disagio

Con l’arrivo della stagione estiva la nostra penisola, con frequenza statisticamente importante, tende ad essere interessata da anticicloni che, seppur con intensità e durata variabili, determinano specifiche condizioni di caldo-umido che rivestono un significato di particolare rilevanza per la salute umana. Non meno importanti sono le condizioni biometeorologiche invernali ove si estrinsecano situazioni opposte altrettanto significative sotto il profilo sanitario.

Le onde di calore, nella stagione estiva, costituiscono una minaccia per la salute umana e devono quindi essere previste con congruo anticipo di tempo e verificate in tempo reale in modo da consentire alle Strutture Pubbliche Sanitarie, alle strutture facenti capo alla Protezione Civile ed a tutte quelle organizzazioni collaterali di volontariato che operano sul territorio, ivi compresi i singoli operatori sanitari, di predisporre i mezzi idonei per prevenire ed attenuare sensibilmente gli effetti devastanti causati dagli intensi anticicloni caldi.  In particolare, l’interesse per questo ambito si è definitivamente profilato con l’estate 2003 che ha posto in via definitiva il problema del caldo estivo e quello delle sue conseguenze epidemiologiche sulle fragilità presenti sul territorio, creando così le premesse per l’elaborazione e l’attuazione, a cura degli Enti istituzionali preposti a vigilare sulla salute umana, di sistemi efficaci per un soddisfacente controllo di situazioni meteo-ambientali a carattere estremo come le onde di calore.

In questa ottica, Il Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali dell’Università degli Studi di Milano  e l’Associazione Meteonetwork, sulla base di un sistema di osservazione meteorologica basato sul volontariato ed attualmente disponibile, hanno elaborato e formalizzato un progetto di collaborazione tecnico-scientifica denominato Weatherness che ha tra i suoi obiettivi più immediati quello di rendere disponibili al grande pubblico informazioni biomediche sensibili in termini sanitari. L’Associazione Meteonetwork, che opera in questo specifico campo come organizzazione di volontariato,  costituisce uno dei tanti esempi di efficienza e dedizione. Non a caso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ebbe già modo di sottolineare l’importanza del volontariato in questo settore dedicando nel 2001 il World Meteorological Day al tema: “Volunteers for weather, climate and water” riconoscendone così l’importanza.

Dopo una lunga fase di tests ed analisi operative preliminari su un parco Stazioni meteorologiche abbastanza importante, il Centro universitario e l’Associazione Meteonetwork hanno deciso di rendere gradualmente disponibili una serie di Indici biometerologici, sia estivi che invernali, che saranno calcolati mediante opportune formule restituendo valori facilmente leggibili dal grande pubblico che potrà così ricavare molte  informazioni di fondamentale importanza nella prevenzione e nella gestione degli eventi meteorologici a carattere estremo. Il sistema, che ha una dimensione su scala nazionale, sarà corroborato, gradualmente con  molte informazioni, generali e specialistiche in materia.

Si comincerà con gli Indici estivi, precisamente con l’Heat Index (Indice di Calore) ed con un secondo indice estivo, secondario, denominato NSSI (New Summer Simmer Index) consentendo così di calcolare in tempo reale differenti classi di benessere/malessere associate agli indici prescelti. 

Un’ulteriore conseguenza sarà quella di rendere disponibili informazioni biomediche di fondamentale importanza pratica, non soltanto per la popolazione in generale come precisato in precedenza ma anche per un pubblico più specializzato.

Infine, è degno di menzione l’obiettivo di generare una specifica banca dati che potrà gradualmente essere usata per scopi scientifici dall’Università, dopo opportune e stringenti verifiche. 

Marco Giazzi

Vincenzo Condemi

Francesco Leone

Heat Index (Indice di Calore)

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NSSI (New Summer Simmer Index)

Blocchi e regimi di persistenza

Le correnti occidentali (westernlies) generalmente mostrano una ampia variabilità di situazioni, ma a volte possono subire una sorta di interruzione: questo tipo di pattern circolatorio va sotto il nome di blocco atmosferico. In relazione a questo argomento è stato redatto un breve contributo in pdf, diviso in più parti. Dopo aver identificato e classificato i blocchi, si è dato spazio al loro meccanismo di innesco e al loro mantenimento, facendo osservare come questi rappresentino un fenomeno dalle caratteristiche più generali quale quello di un persistente flusso anomalo. Nella seconda parte del lavoro è stata infatti affrontata la variabilità a bassa frequenza e i regimi di persistenza. La dispensa si rivolge anche ad un pubblico dotato di competenza tecniche, mostrando un semplice modello di formazione di onde stazionarie risonanti orografiche.

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