Sardegna: Marzo 2012 – Cronaca

Dopo il breve “blitz” Altantico del mese precedente, il mese di marzo si apre con un anticiclone delle Azzorre che spinge da ovest riuscendo cosi a scalzare la saccatura artica verso i Balcani.
Le temperature si sono portate nella norma del periodo con massime di poco superiori ai 20,0°C e cieli sereni.
Però verso il giorno martedì 6 marzo, questo anticiclone viene indebolito da un sistema nuvoloso atlantico, prima sfondando nel Nord Italia e poi portando le prime piogge in Sardegna, con la formazione di un minimo sul Golfo Ligure alimentato da aria fredda proveniente dalla Francia.
Il tutto è stato accompagnato da un crollo delle temperature (di circa 11,0°C), specie nelle massime, e instabilità anche se debole nelle zone meridionali della Sardegna. Da citare è una debole grandinata a Iglesias occorsa il 4 marzo, con chicchi di circa 1,47 cm.

SF1M

Dopo che questa bassa pressione si è spostata verso sud est chiudendosi in un cut-off (goccia fredda non più alimentata da una saccatura, quindi un nucleo di aria fredda in quota “chiuso”) e il dissolvimento di quest’ultimo, si ha nello scenario europeo una configurazione ad omega-blocking (particolare configurazione dove un alta pressione sull’Europa centrale forma nella mappa geopotenziale una forma ad omega) che ha riportato grande stabilità dalla fine della prima decade.
Le temperature nella seconda decade si sono rialzate sensibilmente in tutta l’isola.
Verso il fine settimana del 16/17 marzo si è avuto un ulteriore aumento della temperatura per via della risalita di aria calda africana, dove si sono registrate in alcune zone della Sardegna punte di 24-25°C e cieli poco nuvolosi perlopiù.

SF2M

Dopo questo periodo di grave assenza di precipitazioni, che in molte zone siccitose della Sardegna non ci sono state, si intravede all’inizio della terza decade un’intrusione di un vortice di instabilità in quota proveniente dall’Atlantico muovendosi dalla penisola Iberica verso il mediterraneo, portando instabilità specialmente nei monti ad est della Sardegna nelle giornate del 25-26, mentre nelle altre zone in questo periodo di fine mese si è avuta solo un po’ di variabilità con scarsi fenomeni di rilievo.
Alla fine questo mese di marzo abbastanza dinamico si conclude con un’alta pressione che riesce a riconquistare il mediterraneo, con giornate soleggiate e facendo rimanere le temperature nella Sardegna sui 25,0°C e anche oltre come a Guspini dove si sono registrati 28.1°C.

Osilo (SS)

Marzo 2012 Osilo
Media massima:+13.85°C
Media minima: +7.18°C
Massima assoluta:+18.7°C giorno 22
Minima assoluta:+1.5°C giorno 6
Massima più bassa:+5.0°C giorno 6
Minima più alta:+10.8°C giorno 23

Ittiri(SS)

SF3M

San Sperate(CA)

SF4AM 

Sadali(NU)

SF5AM
Oristano

SF6AM

 

SF7M
Calamosca (Foto di Giaime Salustro)

SF8M
Golfo degli Angeli (Foto di Giaime Salustro)

Autori: 

AC Cronaca meteo a cura di Giaime Salustro

Liguria: Marzo 2012 – Statistica

Le stazioni considerate in questa analisi sono state 20 e sono risultate valide 10 stazioni per la temperatura e 9 per i dati di precipitazione.

Il grafico sul confronto delle temperature del mese esemplifica alla perfezione l'andamento del mese di marzo 2012: una primavera fin troppo dirompente, dovuta alla morsa dell'anticiclone che da mesi ormai determina l'andamento climatico, sia dal punto di vista delle temperature.
Non si sono registrati picchi davvero notevoli come nelle altre regioni del nord ma le temperature medie sia massime che soprattutto minime sono rimaste mediamente abbondantemente al di sopra della media del periodo: notevole è il divario tra le minime del periodo 2006-2011 e quelle di questo mese, che si esprime in una differenza di +2,5°C mentre leggermente più contenuta è la discrepanza tra la media delle massime 2006-2011 e quella del 2012.
Ne consegue che soprattutto le temperature minime del mese hanno determinato una media molto più alta, come si evince nel divario tra la minima assoluta del quinquennio precedente e quella del mese attuale.

LigM1

 

Il grafico delle temperature per stazione evidenzia una sostanziale linearità dell'andamento delle temperature delle stazioni che hanno fornito dati con costanza.
La media delle minime si stabilizza ovunque tra i 10 e i 12°C, così come la media delle massime è al di sopra dei 15°C, con Ventimiglia che raggiunge i 18°C.
Per quanto riguarda le temperature medie del mese in questione, sono le due stazioni poste più ovest, ovvero Sanremo Villa e Ventimiglia, a raggiungere i valori medi più elevati, con la città di confine che raggiunge il record di massima per il mese, ovvero 24,4°C.
Al contrario, la località più fresca è risultata essere Andora mentre i valori minimi più bassi sono stati registrati nel capoluogo ligure, dovuti alla giornata di tramontana avuta il 5 marzo, che ha fatto abbassare in maniera considerevole le temperature, pur senza raggiungere record: va ricordato che nella storia recente, una delle nevicate più consistenti della storia meteorologica recente sul Genovesato s'è avuta proprio a marzo, nell'ormai lontano 2005.

LigM2

Nonostante la piattezza generale a livello meteorologico, la media delle precipitazioni ha superato, sia pur di nemmeno 2 mm, la media 2006-2011. È piovuto per meno tempo ma la giornata del 5 marzo, in alcune zone, ha fatto raggiungere accumuli di buona entità come si può notare nel confronto fra precipitazioni massime, dove il giorno di maggior accumulo quasi doppia il corrispettivo degli ultimi cinque anni.

LigM3

Nel grafico illustrato qua sopra, un dato è subito palese: è piovuto molto sul capoluogo e negli immediati dintorni, meno sulla Riviera di Levante e molto poco su quella di Ponente.
Campomorone svetta in tutte le categorie, ovvero per mm di pioggia complessivi e accumulo in un solo giorno, oltre che per la maggior durata delle precipitazioni. È interessante vedere come andando verso ovest, le precipitazioni vanno scemando, con uno stacco notevole tra Varazze e Savona e in seguito altre stazioni.

LigM4

In sintesi, possiamo vedere nel grafico l'andamento delle temperature negli ultimi sei anni.
Prendendo in osservazione la temperatura media globale del periodo, Marzo 2012 si rivela essere il più caldo degli ultimi sette anni, superando di poco marzo 2007: la media delle massime, nonostante un picco notevolmente più elevato rispetto a cinque anni fa (24,4°C contro 21,5°C), s'è mantenuta di poco inferiore (16,4°C contro 16,8°C), la differenza in favore dell'ultimo marzo l'hanno fatta le minime, mediamente più calde di quasi 1°C.
Va inoltre considerato come la minima assoluta di marzo 2007 sia stata di ben 6,8°C e quella di Marzo 2012 di 3,1°C: nonostante questa differenza decisamente importante, le minime del mese appena passato sono state complessivamente ben più alte. Per i valori massimi, il picco assoluto di 24,4°C è il record degli ultimi sette anni, di quasi cinque gradi superiore al marzo del 2011 e di 8,1°C più caldo rispetto a marzo 2006, il quale registrò peraltro un picco massimo di 16,3°C, inferiore alla temperatura massima media di marzo 2012.

LigM5

Mediamente, sulla nostra regione nel mese appena trascorso, sono caduti 62,4 mm di pioggia, dato decisamente inferiore allo scorso anno dove caddero mediamente 139,1 mm e al 2009 con 94,4 mm, ma che comunque si piazza al terzo posto negli ultimi sette anni.
Per la prima volta nel periodo in esame, la precipitazione massima in un giorno (93,5 mm) supera la media regionale e si tratta anche della precipitazione massima di tutti gli ultimi sette anni, quasi doppiando 2009 (49,7 mm) e 2011 (47,0 mm).
Notevole la differenza anche nella media dei giorni di accumulo: se lo scorso anno sono stati ben 10, con precipitazioni ben spalmate durante il mese, nel 2012 si è avuta una media di 4 giornate con pioggia, dato che pareggia quello del 2006 e supera solo il 2007, quando si ebbero soli 3 giorni di pioggia. La differenza con il 2006 e il 2007 la fanno gli accumuli, di gran lunga inferiori.
Considerando il periodo in esame, si può notare un netto ribasso rispetto al 2011 ma con dati in linea con il 2010: si può affermare come gli accumuli abbiano avuto una netta ripresa dal 2008 in poi.

LigM6

Gli estremi del periodo riflettono con precisione alcune peculiarità del clima ligure: in primis la temperatura massima, registrata nell'estremo Ponente Ligure, in quella che è la zona mediamente più calda e secca della regione.
La temperatura minima s'è registrata invece al centro della regione, nel cuore del capoluogo: s'è registrata il 6 marzo, al termine della perturbazione che ha portato pioggia e neve sui rilievi, dopo una giornata di forte tramontana, la quale permette alle temperature di scendere con decisione in alcune zone della costa ligure.
La perturbazione accennata s'è avuta il 5 marzo e ha visto Campomorone quale stazione più baciata dalle precipitazioni, con ben 93,5 mm di pioggia: l'entroterra genovese è da sempre una delle zone più bagnate della regione, insieme alla Riviera di Levante.
E oltre alla pluviometria massima giornaliera, Campomorone svetta anche nell'accumulo mensile massimo, con 135,7 mm di pioggia, registrati in sette giorni di precipitazioni, terzo record che consegue questa stazione.

LigTM1

 

Autori: 

AC: Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento di Emanuele Gianello

Liguria: Marzo 2012 – Cronaca

Con il primo marzo inizia la primavera meteorologica: non sempre il cambio di stagione è puntuale, l'inverno spesso tiene in serbo per l'inizio di questo mese affondi finali non indifferenti.
Nella nostra regione, il ricordo più immediato va al 3 marzo del 2005, giorno in cui di fatto l'inverno sferrò un perentorio attacco che chiuse degnamente la stagione, con forti nevicate su buona parte della regione, dall'entroterra alle zone costiere.
Così non si può dire del mese di marzo appena trascorso: a parte un lieve colpo di coda di un inverno decisamente noioso, che ha avuto il suo momento di gloria a inizio febbraio a fronte di una stagione contrassegnata da una monotonia abbastanza marcata, c'è purtroppo poco da segnalare.

Fatte le ultime considerazioni sul Generale, passiamo ora a marzo. Citando il famoso proverbio “marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l'ombrello”, si può dire che il mese appena messo in cantina sia stato pazzerello ma non certo nel senso che la filastrocca vuol far intendere.
Nel lungo periodo, questo mese è contrassegnato da precipitazioni più moderate rispetto all'inverno e sostanzialmente in linea con gli altri mesi che compongono la primavera meteorologica.
Per quanto riguarda invece le temperature, si ha una sensibile crescita sia per quanto riguarda i valori minimi che per quelli massimi.

La prima decade è stata l'unica ad aver mostrato un po' di variabilità sia dal punto delle temperature che da quello precipitativo, però solo nella parte centro-orientale della regione.
Il 5 marzo invece una perturbazione ha colpito il golfo genovese e la Riviera di Levante, con accumuli anche consistenti in talune zone, localmente sopra i 100 mm soprattutto nell'entroterra e sulle alture: la tramontana sostenuta ha inoltre fatto scendere notevolmente le temperature, permettendo alla dama bianca la sua ultima apparizione. Un buon peggioramento, in fin dei conti, considerabile come colpo di coda invernale qualitativamente accettabile.
Il resto della decade vede un notevole miglioramento, con giornate soleggiate caratterizzate da un intenso favonio, che fa alzare le temperature e scendere notevolmente i livelli di umidità.

FT1neve5.3.12

 Foto 1: neve sull'Appennino ligure, 05/03/2012

Questo primo assaggio di primavera si protrae decisamente nella seconda decade marzolina, che vede nei suoi primi giorni temperature in sempre più netta salita.
In questi giorni si segnala un'altra delle numerose peculiarità del clima ligure, ovvero le clamorose escursioni termiche riscontrabili nelle vallate dell'entroterra savonese: Calizzano e Sassello riescono a far registrare delle minime negative, con temperature massime che schizzano ben oltre i 20°C; sempre stupefacenti le caratteristiche quasi continentali del clima di queste due zone, che fanno registrare sempre dati davvero interessanti.
Il giorno 16 vede ovunque la presenza della maccaja, che si protrae ancora il giorno successivo: qualche sporadico acquazzone si ha nella serata di sabato e nella mattinata di domenica. Si tratta di precipitazioni a macchia di leopardo, difficili da inquadrare una per una.

 

FT2Maccaja2

Foto2: maccaja vista dal satellite, 16/03/2012

La terza decade inizia pressapoco com'è iniziata la seconda: favonio che ripulisce per bene il cielo, consentendo giornate soleggiate un po' ovunque, con le temperature che vanno diffusamente al di sopra dei 20°C, per un periodo di carattere decisamente primaverile più consono al mese di maggio che non a quello di marzo.
Il 25 marzo è una giornata molto più instabile, con locali temporali e precipitazioni alternati a zone di cielo sereno. Si tratta però di un fuoco di paglia, dato che dal giorno successivo si ritorna alla primavera.
Da qui a fine mese non rimane molto da segnalare, se non qualche foschia da avvezione (in ligure, il caligo) che si addensa in alcune zone e un'intensa maccaja nell'ultimo giorno del mese.

 

FT3CaligoM.Fasce

Foto3: nebbia da avvezione vista dal monte Fasce, 29/03/2012

Un breve commento per concludere: un marzo a tratti senza sale, con una perturbazione degna di nota a inizio mese e poco altro. Aprile ha tutti i connotati per fare decisamente meglio ma questo lo vedremo fra un mese.

Autori: 

Cronaca meteo a cura di Emanuele Gianello

Puglia: Marzo 2012 – Statistica

Nella regione Puglia le stazioni totali prese in esame sono 44, anche se ce ne sono molte di più nella rete per questa regione; è stata fatta un’analisi e quelle considerate sono le stazioni che mandano dati più regolarmente.
Sono risultate valide 35 stazioni per la temperatura e 33 stazioni per la pluviometria.
I dati analizzati partono dall’anno 2005.

Le medie delle temperature in Puglia nel mese di Marzo 2012 sono sopra media per tutti i valori, escluso l’estremo di temperatura massima, che è leggermente sottomedia.
Da sottolineare l’estremo di temperatura minima che si discosta dalla media 2005 – 2011 di ben 3.1°C.

Pgl1

Il grafico delle temperature per stazione mostra chiaramente il numero elevato di stazioni.
Per quanto riguarda i valori si nota il picco di Foggia con 24.4°C e che le temperature minime sono tutte sopra lo zero. L’unico valore che si avvicina allo zero è quello di Putigliano, con l’estremo minimo che arriva a +0.2°C.

Pgl2

Per quanto riguarda le precipitazioni è ben evidente come la media complessiva di questo febbraio 2012  risulti essere oltre il doppio rispetto alla media del periodo 2004-2011; la media delle giornate con precipitazioni è stata superiore di quasi 3 giorni rispetto al periodo 2004-2011, mentre risulta minore la quantità di precipitazione caduta nell’arco di 24 ore; 64 mm rispetto ai 69,1 del periodo 2004-2011.

Il confronto sulle precipitazioni evidenzia un marzo siccitoso: tutti i parametri infatti risultano drasticamente sottomedia.
La media delle precipitazioni mensili è circa un terzo della media del periodo 2006 – 2011, così come l’accumulo massimo in un giorno. La media dei giorni piovosi è scesa di 5 giorni abbondanti.

Pgl3

L’accumulo mensile maggiore si è avuto a Squinzano Nord con 62,9 mm distaccate S. Giovanni Rotondo e Lequile, rispettivamente con 46,9 mm e 46,2 mm.
L’accumulo massimo in un giorno si registra a Terlizzi con 35,3 mm.
Squinzano Nord segna anche il numero massimo di giorni piovosi, con 7 giorni, come si vedrà bene nell’ultima tabella.

Pgl4

Per l’andamento delle temperature vediamo riassunti i dati dal 2005 al 2012.
Valutando le medie, Marzo 2012 segue la tendenza, iniziata nel 2009, di un aumento delle temperature.
L’estremo minimo non è degno di gran nota, invece l’estremo massimo è solo secondo al dato del 2009.

Pgl5

Il grafico andamento annuale delle precipitazioni rende ancora più evidente il crollo di tutti i valori pluviometrici.
I giorni di pioggia segnano il minimo storico con soli 3 giorni di media.
Un segnale interessante viene dalla media delle precipitazioni mensili, inferiore all’accumulo massimo registrato in un giorno: questo denota che le precipitazioni sono state complessivamente scarse ma molto intense.

Pgl6

La tabella sottostante riassume i dati più significativi.
Per la pluviometria due dati significativi su tre emergono dalla stazione di Squinzano Nord, l’accumulo mensile e i giorni pioggia.
La temperatura più alta in assoluto è rilevata a fine mese, ma solo pochi giorni prima, il 15 marzo, abbiamo l’estremo minimo di 0,2°C a Putignano.

PglTab1

Autori: 

Analisi Clima: Grafici e commento a cura di Cristina Cappelletto

Marche: Febbraio 2012 – Statistica

Per le medie del mese di Febbraio 2012 della regione Marche sono stati elaborati i dati di 20 stazioni, ma hanno superato il nostro check di validità 7 stazioni per l' andamento termico e 8 stazioni per l’andamento pluviometrico. Le medie storiche delle nostre statistiche partiranno dall’anno 2003.

GrMR1

Come si può vedere subito dal grafico sopra Il mese di Febbraio 2012 si dimostra estremamente freddo con medie delle temperature tutte sottomedia.

Riepilogo delle differenze tra i parametri:
Media T minime             -3,9°C
Media T medie               -4,0°C
Media T massime           -4,1°C
Estremo minimo            -4,8°C
Estremo massimo          +0,4°C

GrMR2

Dal grafico confronto stazioni temperatura possiamo vedere ora nel dettaglio l'andamento termico per ogni singola stazione, la media della temperature minime è stata a  Matelica con -3,1°C mentre la media delle massime è stata a Grottammare con 7,4°C
Gli estremi della regione sono stati rispettivamente + 20,6°C a Macerata come estremo massimo e -10,3°C a Matelica per la minima.

GrMR3

Nel mese di Febbraio nella regione si registrano il doppio delle precipitazioni con una media di 69,7mm, con una differenza di +33,6 mm dalla media storica 2003-2011. I giorni piovosi sono stati di media 7,3 (+0,5gg ) e le massima precipitazione giornaliera è stata a Grottammare con 85,3 mm.

GrMR4

Prima di dare un' occhiata al grafico ricordiamo che nella regione nel mese di Febbraio si sono verificate nevicate, anche abbondanti, e che non tutte le stazioni hanno un riscaldatore, per poter dare con la massima precisione gli equivalenti in mm di acqua di neve fusa. Vediamo ora nel dettaglio le precipitazioni di ogni singola stazione della regione, a Grottammare si registra il maggior accumulo mensile con 153,2 mm dove si registra anche il maggior accumulo giornaliero 85,3 mm.  A Castelfidardo invece il maggior numero di giorni piovosi con 15 gg

GrMR5

Dal grafico dell'andamento annuale parametri possiamo vedere che Febbraio 2012 è stato un mese con temperature sottomedia nei confronti degli ultimi anni, si evidenzia come il 2012 sia stato molto simile nelle medie sia massime che minime al 2003, mentre i due estremi massima e minima registrano due storici per la regione.

GrMR6

Dal grafico dell'andamento annuale parametri pluviometria vediamo subito come Febbraio 2012 sia stato in assoluto, tra quelli presi in esame (2003-2012), l'anno più piovoso superiore di pochi mm al 2004. I giorni piovosi alla fine sono stati 7 di media, mentre nel 2004 la distribuzione delle precipitazioni sono state in 11 gg. La massima precipitazione di Grottammare avvenuta il 21 diventa in assoluto la maggior precipitazione giornaliera per i mese di Febbraio, in nessuno dei mesi degli altri anni presi in esame si va oltre i 23 mm giornalieri.

Infine vediamo una tabella riassuntiva dei valori significativi del mese di Febbraio:

TabMR1

Autori: 

AC Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Simone Cerutti

Marche: Febbraio 2012 – Cronaca

Il secondo mese dell’anno verrà ricordato per molto nella storia meteorologica marchigiana.
E’ stato uno dei mesi più nevosi degli ultimi 30 anni, se non in assoluto il più nevoso per alcune zone, dove si sono registrati accumuli massimi oltre i record storici.

MR1

Febbraio inizia all’insegna del maltempo con forti piogge e vento che causano non pochi disagi specie sulle coste per le mareggiate con onde che hanno raggiunto i 5 m e danni agli stabilimenti balneari più vicini al mare. Accumuli piovosi oltre i 40 mm e raffiche di vento intorno ai 40 km/h.
Dal 3 febbraio per una settimana circa l’area gelida siberiana è padrona dello scenario meteorologico marchigiano e porta abbondanti nevicate a partire dapprima dalle zone più interne fino ad arrivare abbastanza rapidamente fino alle zone costiere.

MR2

 

MR3

Castelfidardo (AN)

Accumuli nevosi che crescono rapidamente fino a raggiungere o superare in molte località il metro e mezzo, in particolare nei comuni più interni e montani.

MR4

 

MR5

 

Segnalate frazioni isolate causa neve e frane in quasi tutte le province, ingenti danni ad agricoltura e reti elettriche oltre che enormi disagi alla viabilità, anche nel tratto autostradale marchigiano dell’A14.
Il fagiolo siberiano, oltre ad influenzare le precipitazioni, fa sentire la sua azione anche per quanto riguarda le temperature che sono inferiori alle medie stagionali, con minime di molto al di sotto dello zero e massime di poco sopra.

MR6

 

MR7

All’inizio della seconda decade si ha una breve fase di maggiore stabilità di circa 36h con pochi fenomeni in atto e temperature in evidente rialzo. Le precipitazioni si riducono e convertono sovente da neve in pioggia specie sulle province più meridionali della regione. Tuttavia la quiete fa da preambolo ad un nuovo e rapido crollo termico nella giornata di venerdì 10 causato dal superamento delle Alpi di un nuovo nucleo d'aria fredda siberiana. Il ritorno del gelo e delle nevicate a quote basse condiziona il quadro meteo per tutta la seconda decade. I settori più colpiti sono ancora quelli adriatici e appenninici con situazioni gravi che si sono sviluppate dove già gli accumuli erano alti dopo la prima nevicata.

MR8

MR9
Gabicce (PU) di jack95 (mnw)

MR10

 

L'ultima decade, invece, vede il ritorno progressivo ma lento dell’anticiclone che condiziona soprattutto le temperature da subito più miti e in linea con le medie stagionali.
Da segnalare un forte e intenso nubifragio che si è abbattuto sulle coste marchigiane nella giornata di lunedì 27 con allagamenti e grosse mareggiate. La zona più colpita e con i disagi e danni maggiori è stata S. Benedetto del Tronto (AP) dove ci sono stati accumuli giornalieri oltre i 100 mm.
Piogge deboli che continuano sparse fino alla fine del mese ma senza accumuli significativi fino a lasciare spazio ad un miglioramento anche nelle giornate piano piano più soleggiate.

Autori: 

AC Cronaca meteo a cura di Irene Castelli

Campania: Febbraio 2012 – Statistica

Nella regione Campania le stazioni totali prese in esame sono 24.

Sono risultate valide 7 stazioni per la temperatura e 6 stazioni per la pluviometria

Le temperature registrate in Campania nel mese di febbraio 2012 sono risultate ben al di sotto della media (2004-2011) sia per quanto riguarda i valori minimi e sia per i valori massimi. Il dato più significativo riguarda le medie delle massime che si discostano di ben 2,9° C. Questo a causa delle condizioni di maltempo a carattere freddo che hanno interessato la regione durante la prima parte del mese, consentendo un’escursione termica giornaliera ridotta. Molto significativi anche gli estremi termici con valori che si discostano dalla media di 1.9° per quanto riguarda i valori minimi e di ben 3,8° per quanto riguarda i valori massimi.



vGrafico1



Dal confronto delle singole stazioni si evidenziano gli estremi dei valori di temperatura; questi si sono registrati a Napoli Posillipo, per quanto riguarda i valori massimi con 17,7°C e a Mirabella Eclano con -7,6°C per i valori minimi. Da notare, inoltre, come la stazione di Mirabella Eclano abbia registrato una media delle temperature minime negativa; tra 0°C e -1°C.



vGrafico2


Per quanto riguarda le precipitazioni è ben evidente come la media complessiva di questo febbraio 2012  risulti essere oltre il doppio rispetto alla media del periodo 2004-2011; la media delle giornate con precipitazioni è stata superiore di quasi 3 giorni rispetto al periodo 2004-2011, mentre risulta minore la quantità di precipitazione caduta nell’arco di 24 ore; 64 mm rispetto ai 69,1 del periodo 2004-2011. 



vGrafico3


I maggiori quantitativi di precipitazione si sono registrati a Mirabella Eclano dove abbiamo avuto anche il maggior numero di giorni con precipitazioni, ben 16! Per quanto riguarda, invece, la massima precipitazione in un giorno questa è stata registrata a Pignataro con 64 mm.



vGrafico4


Dal grafico sull’andamento delle temperature a partire dal 2004 si evidenziano situazioni molto interessanti; in primis il record dell’estremo minimo che spettava al 2009 con -5,7°C è stato battuto, con un valore di -7,6°C. La media delle minime, invece, pur avendo subito una drastica diminuzione rispetto all’ultimo triennio non ha battuto il record di 2,2° che spetta al febbraio del 2008. Comunque è ben evidente l’inversione di tendenza molto marcata dopo il timido aumento avvenuto dal 2008, specialmente per quanto riguarda la media delle temperature massime!



vGrafico5

Anche le precipitazioni sono risultate superiori rispetto al periodo 2004-2011 con una media di 143,8 mm, un valore quasi il triplo rispetto a tutti gli altri anni con la sola eccezione del 2008 dove la media è inferiore solo di 0,5 mm. Stesso discorso per quanto riguarda la media delle giornate piovose (11) che occupano la seconda posizione nel periodo 2004-2011 alle spalle del 2008 che ha fatto registrare ben 16 giorni. Identica situazione per la massima precipitazione caduta in un giorno! In sintesi, non considerando il febbraio del 2008 possiamo notare una tendenza ad un aumento netto delle piogge dal 2004 sia per quanto riguarda la quantità, sia per il numero di giornate piovose e sia per la massima precipitazione caduta in un giorno.



vGrafico6


L’ultima tabella ci mostra gli estremi di alcuni parametri registrati per singola stazione; da notare come la stazione di Mirabella Eclano occupa la prima posizione per quanto riguarda l’estremo di temperatura minima, l’accumulo mensile di precipitazioni ed il numero dei giorni con precipitazioni. Considerando il valore minimo di temperatura di -7,6°C è intuibile che è stata la località che ha ricevuto i maggiori accumuli nevosi. L’estremo di temperatura massima, invece, è stato registrato a Napoli Posillipo con 17,7°C mentre la massima quantità di precipitazione caduta nell’arco delle 24 ore spetta a Pignataro Maggiore con 64 mm.



vGrafico7

Autori: 

Analisi Clima Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Giuseppe Stabile

Campania: Febbraio 2012 – Cronaca

La prima metà del mese di febbraio 2012 è stata caratterizzata da una fase di tempo di stampo marcatamente invernale con frequenti precipitazioni, che nelle aree interne hanno assunto carattere nevoso a quote molto basse; tutto ciò grazie ad una forte invasione di aria siberiana sull’Europa centrale che ha interessato marginalmente anche la nostra penisola, specie le regioni centro-settentrionali. 

Le fasi di maltempo anche intenso sono state due: la prima dal giorno 3 al 7 e la seconda dal giorno 9 al 13. 

Nella prima fase la regione si è trovata tagliata letteralmente in due con l’aria fredda che non è riuscita a sfondare pienamente verso sud a causa del richiamo temperato dal nord-africa. Pertanto mentre le zone interne dell’avellinese, beneventano e casertano sono state interessate da copiose nevicate a bassissima quota, le aree a sud di Salerno hanno beneficiato di precipitazioni anche temporalesche con nevicate solo sui rilievi oltre i 600-700 metri. Solo a fine evento, tra il 6 ed il 7 con lo sfondamento dell’aria fredda si sono registrate sporadiche nevicate su tutta la regione anche in bassa collina con fiocchi che localmente hanno raggiunto alcune zone pianeggianti. 


zFoto1

Altavilla Silentina 275 m.s.l.m.


Un secondo impulso ancora più freddo (dal 9 al 13) ha causato un sensibile peggioramento con precipitazioni molto diffuse e persistenti che hanno assunto prevalente carattere nevoso fin quasi in pianura. Manifestazioni temporalesche anche intense si sono avute il giorno 9 con gragnola che si è accumulata anche su alcuni litorali del nord della regione. 

Nelle foto seguenti Calabritto:


zFoto2


zFoto3


zFoto4



Il clou del maltempo si è avuto tra il giorno 11 ed il 13 quando, grazie alla diminuzione delle temperature, le nevicate hanno raggiunto le aree di bassa collina ovunque. Temporali nevosi si sono verificati nei Paesi del Cilento tra il 12 ed il 13. 

Nelle foto seguenti Flumeri (625 m.s.l.m.):



zFoto5


zFoto6


Nei giorni seguenti la situazione è andata migliorando con le temperature che hanno fatto registrare un lieve aumento portandosi in linea con la media del periodo. Brevi piovaschi a macchia di leopardo si sono registrati tra il 19 ed il 21 mentre dal 22 fino a fine mese abbiamo assistito a condizioni di tempo a connotazione primaverile con temperature massime ben al di sopra della norma.


Ecco alcuni dati registrati dalla stazione meteo di Altavilla Silentina (SA) alla località Cerrelli 60 metri s.l.m. per questo mese di Febbraio 2012:

Il totale delle precipitazioni è stato di 138,7 mm.

La giornata più piovosa è risultata l’1 con 33,75 mm.

Le giornate senza alcuna precipitazione sono state 12.

La giornata più ventosa è risultata il 27 con un’intensità media del vento pari a 1268 Km/h con direzione di provenienza da Est.

La temperatura minima più bassa è stata registrata all’alba del giorno 15 con un valore di -2.3°C.

La temperatura massima più alta è stata registrata il giorno 24 con un valore di 16,6°C.

La media totale della temperatura in tutto il mese è stata di 7,3°C.

Le giornate più fredde sono state il 6-7-12-14 con una media delle temperature giornaliere inferiori a 4° C.

Concludo affermando che il periodo di freddo e neve che abbiamo registrato in questo mese in Campania non ha nulla a che vedere con il febbraio del 1956 che tante volte è stato tirato in ballo. Allora il freddo fu molto più intenso e persistente con continue irruzioni di aria gelida; le nevicate interessarono tutta la costa anche con notevoli accumuli. Più corretto sarebbe un paragone con il febbraio del 2005 

Autori: 

Analisi Clima Cronaca meteo a cura di Giuseppe Stabile

Toscana: Febbraio 2012 – Statistica

Nella regione Toscana le stazioni totali sono 41

Sono risultate valide 26 stazioni per la temperatura e 26 stazioni per la pluviometria

Una considerazione a parte prima di cominciare a commentare i grafici di questo mese riguarda i dati pluviometrici che potrebbero in parte essere poco attendibili a causa della nevicata realizzatesi nei primi giorni di Febbraio. I dati nivometrici infatti non sono vengono rilevati.

Cominciamo il nostro commento col grafico termico:


Possiamo da subito evidenziare come si è trattato di un mese più freddo se confrontato con la media precedente. Questo risultato si deve senza dubbio all’eccezionale ondata di freddo registrata a partire dal 31 Gennaio e proseguita per tutta la prima decade del mese. In questo periodo spesso anche le temperature massime sono rimaste sotto lo zero.

Come possiamo notare la media delle temperature minime è stata -0.1°C contro +2.8°C della media precedente, anche la temperatura media risulta nettamente inferiore alla media precedente di 3.2°C e allineate al dato risultano anche le temperature massime che sono state al di sotto della media di 3.2°C.

In questo mese si è anche registrata la temperatura minima record con -13.0°C. Il valore massimo resta quello degli anni precedenti con 21.2°C.



Grafico1


Uno sguardo veloce ai dati delle singole stazioni dove si evince che la parte orientale della nostra regione da un punto di vista termico ha interpretato il ruolo principale visto che la stazione di Pratovecchio ha registrato la temperatura minima record di -13.0°C , Foiano della Chiana quella massima con +20.8°C .



Grafico2


 visualizza più grande


Vediamo il dato pluviometrico: fatto cenno ai giorni di neve che hanno caratterizzato i primi giorni del mese dobbiamo dire che dai dati pervenuti registriamo valori nettamente sotto la norma. Questo dato che conferma un trend siccitoso per la regione Toscana è evidente sia per le precipitazioni totali, sia per i giorni di precipitazioni che per le precipitazioni massime ottenute in un giorno.

A margine dobbiamo anche dire che è pur vero che non sono stati inseriti i dati nivometrici ma si è comunque trattato di un mese realmente siccitoso in quanto le precipitazioni nevose abbondanti si sono avute solo nella parte orientale della regione ma non nella centro settentrionale. 

Eccezione a questo dato sotto norma è costituito dalla Versilia dove, a causa della particolare conformazione orografica le precipitazioni sono state a norma.


Grafico3


Infatti nel commento dei dati delle singole stazioni vediamo come Viareggio mantenga un valore in norma col periodo , Castenuovo val di Cecina risulta comunque la stazione con le maggiori precipitazioni.



Grafico4


  visualizza più grande 


Seguendo i dati relativi ai singoli anni precedenti possiamo notare come la media delle temperature minime non risulta essere un record scalzata dal 2003 anche se come possiamo vedere si tratta di un dato con carattere di eccezionalità. In generale vediamo che infatti si è registrato un netto ribasso rispetto alle medie degli anni precedenti.



Grafico5


In assoluto il Febbraio 2012 è stato il più siccitoso, anche se come numero di giorni di precipitazioni il dato è sicuramente falsato dalla mancata considerazione dei giorni di neve: infatti seguendo i dati della cronaca meteo possiamo notare come ci sono state diverse occasioni di precipitazioni deboli nevose nei primi giorni di Febbraio senza accumulo che probabilmente avrebbero comportato una minima mossa dei pluviometri.



Grafico6


Per finire il commento delle temperature e delle precipitazioni record con Castelnuovo Val di Cecina che ha ottenuto i valori pluviometrici record, con Pratovecchio che con i suoi -13°C in piena incursione siberiana ha registrato il record storico e con Arezzo con i suoi 20.8 °C ha il record per la nostra regione registrata nella seconda parte del mese, in netta controtendenza rispetto a quanto accaduto nella prima parte.


Tabella1

Autori: 

Analisi Clima – Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Luigi Bellagamba

Toscana: Febbraio 2012 – Cronaca

Dei primi giorni del mese avevamo già fatto cenno nella cronaca di Gennaio visto che l'episodio di stampo invernale che ha interessato tutta Italia ha coinvolto anche la nostra regione, in particolare i settori sud-orientali della nostra regione, lasciando il resto della regione in condizioni climatologiche comunque notevoli visto che le temperature massime i primi giorni di Febbraio sono rimaste quasi ovunque sotto lo zero.
Abbiamo anche fatto cenno già nella cronaca scorsa a nevicate da sconfinamento nelle zone pedemontane con accumuli pressochè nulli visto i venti tesi nord orientali che hanno comunque impedito fenomeni significativi.
Passiamo perciò alla cronaca del mese di febbraio partendo dal 6 Febbraio.
Le minime ancora rigide ed il Burian imperversano sulla regione. Le minime sono ovunque sotto zero e spicca comunque il dato di Poppi con una minima di -8.3°C. Nella piana fiorentina si arriva ai -4°C. Anche in questa giornata le massime restano molto rigide, passando di poco lo zero. Temperature ovviamente più miti sulla zona costiera dove ad esempio Pisa raggiunge 5,9°C.
nl1
Meteopalio ci da una visione di insieme delle zone coinvolte dalla nevicata in Toscana grazie a questa bella immagine satellitare.
Mi soffermerei un attimo su questa immagine satellitare perchè è davvero molto didattica Si nota come la Toscana sia stata coinvolta nella sua parte centrale e contemporaneamente il ruolo orografico che hanno avuto i monti Pisani e l'appennino centro-settentrionale. Trattandosi di una foto a distanza di 6 giorni dall'evento non si scorgono gli eccelenti risultati ottenuti dalla fascia costiera livornese dove in quei giorni sono stati registrati episodi nevosi anche sulle isole dell'arcipelago.
In serata continua a nevischiare sulla provincia di Arezzo.
7 Febbraio:
Nottata più mite sulle Pedemontane, più rigide sulla parte centrale della Toscana come testimoniano i -5.2°C di San Gimignano. Il vento è stato il padrone della notte con raffiche che a San Miniato hanno raggiunto i 70 kmh. Continua a nevicare da sconfinamento sull'alto Mugello. Nevischio con imbiancature anche su Prato. Gli sfiocchettamenti sterili continuano in maniera alterna per tutta la giornata fino a sera su tutte le zone a ridosso dell'Appenino peraltro senza avere accumuli.
8 Febbraio:
Sempre venti sostenuti da nord est e temperature in progerssivo aumento (ma sempre comunque sotto la media del periodo) sono le caratteristiche di questa giornata.
9 Febbraio:
Continuano le minime notevoli sulla Toscana anche se fanno eccezione le località pedeappeninniche dove la copertura nuvolosa ed il vento di ricaduta fanno registrare minime anche superiori allo zero.
A Pisa viene segnalato anche un leggero strato di ghiaccio sull’Arno e una minima di -6.0°C.
Massime intorno ai 7-9°C. Per la giornata successiva sono previste precipitazioni di debole intensità anche se già dalla sera vengono segnalate precipitazioni nevose su Livorno, Pisa e Massa.
Si tratta di precipitazioni che hanno permesso di vedere un po’ di coreografia in alcuni casi addirittura minimi accumuli.
10 Febbraio:
Nevica sulle isole dell'arcipelago, peraltro l'instabilità si limita alle zone costiere visto che il forte grecale smorza ogni velleità nelle zone interne.
nl2
Neve sulla spiaggia di Punta Ala il 10 febbraio. Postata da Giglio
Il minimo velocemente si sposta tra Sardegna ed isola d'Elba e di conseguenza buona parte della Toscana viene saltata a pie' pari dai fenomeni, mentre a Poppi nell'aretino si ripete il risultato del 1 Febbraio con 16 cm di accumulo già nella prima mattina e temperatura a -5.0°C. Nevica in maniera copiosa anche nel Mugello. Le massime non superano lo 0°C praticamente su tutta la Toscana,
Se sulla parte sud orientale la neve fa la sua comparsa, nelle altre zone è il vento a farla da padrone con raffiche di grecale che superano i 50 kmh (ma sul Monte Cimone viene registrata addirittura una raffica a 126 kmh).
Episodi di nevischio talvolta anche intensi vengono segnalati a macchia di leopardo anche nella toscana settentrionale, ma non arrivano mai ad essere capaci di garantire accumuli
nl3
Neve fra Grosseto e Orbetello come non si vedeva dal 1956. Postata da Albedo
12 Febbraio:
La mattina di Domenica il risveglio è dolce per i nivofili, visto che nella notte ci sono state nevicate sparse, che hanno consentito anche accumuli minimi, 1-2 cm al massimo. Tuttavia fa il suo ingresso il sole quindi il manto coreografico ben presto lascia il posto al canonico paesaggio. Eccezione fanno le località più orientali della Toscana dove la nevicata oltre a durare di più ha permesso accumuli più elevati.
13 Febbraio:
A Poppi si registra una minima di -13.1°C e a Lido di Camaiore -6.0°C , e comunque a parte Lucca che segna una temperatura di + 2.0°C su quasi tutta la toscana le temperature minime risultano abbondantemente sotto lo zero. Il periodo realmente dinamico sembra ormai essere alle spalle.
14 febbraio:
Minime rigide, ma in misura minore della giornata precedente a causa della ripresa della tramontana. Gli accumuli nevosi dei giorni scorsi persistono indisturbati visto le temperature che permangono rigide.
nl4
Immagine satellitare che inquadra bene la distribuzione delle nevicate sul centro Italia.
15 Febbraio: 
La mattina si verificano brevi nevicate nelle province di Pisa e Livorno sfiorando quella di Firenze. Si tratta anche in questo caso di episodi coreografici, ma che a causa delle basse temperature hanno permesso di ottenere accumuli minimi. Episodi nevosi si verificano anche durante la giornata senza mai assumere connotati di persistenza.
Nel pomeriggio si segnalano precipitazioni stavolta acquose visto il rialzo delle temperature.
16-19 Febbraio:
Brinate mattutine il 16 Febbraio, che han potuto creare pure disagi alla circolazione dove si sono verificate piogge. Le massime tornano a due cifre raggiungendo i 14° C a Prato.
Il giorno successivo la nuvolosità su tutta la regione mantiene basse le temperature massime che non superano i 10°C. 
Da segnalare 3 trombe d'aria sul litorale pisano che sono state addirittura immortalate con foto.
Nella serata del 18 vengono anche segnalate precipitazioni di breve durata nel pratese e si estendono in nottata anche ad altre zone della Toscana con accumuli di lieve entità con l'eccezione della Versilia dove nel periodo 18-19 Febbraio si raggiungono i 40 mm di pioggia.
nl5
Trombe d'aria il 18 Febbraio sul litorlae pisano. Postata da Giesse59
20 Febbraio:
Precipitazioni in atto fin dal mattino, con lo zero termico che in questa occasione si trova a 1100 m, anche se si descrivono nevicate fino ai 600 m sull'Appennino settentrionale e anche più in basso laddove l'influenza del settore adriatico (ancora più freddo del settore tirrenico) si è fatto sentire.
21-29 Febbraio:
Entra la Tramontana e spazza via le nuvole: si aprezzano le nevicate del giorno precedente che hanno coinvolto anche il Monte Serra e tutta la fascia appenninica, così ricomincia un periodo scialbo dal punto di vista della cronaca meteorologica.
Le temperature salgono e a causa dell'effetto favonizzante le fasce pedeappenninche raggiungono i 19°C nella giornata del 23 febbraio. Persistono comunque minime in media con il periodo avvicinandosi allo 0°C. Anche nella giornata del 24 le massime superano i 17°C .
Il 25 Febbraio nuvolosità sterile senza fenomeni di rilievo, le massime scendono intorno ai 15°C. Qualche breve rovescio si verifica anche il 26 e viene segnalato un forte temporale sul senese.
Il mese si chiude senza sussulti di rilievo dopo la prima decade davvero dinamica.
Autori: 

Luigi Bellagamba

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964