Marche: Febbraio 2012 – Cronaca

Il secondo mese dell’anno verrà ricordato per molto nella storia meteorologica marchigiana.
E’ stato uno dei mesi più nevosi degli ultimi 30 anni, se non in assoluto il più nevoso per alcune zone, dove si sono registrati accumuli massimi oltre i record storici.

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Febbraio inizia all’insegna del maltempo con forti piogge e vento che causano non pochi disagi specie sulle coste per le mareggiate con onde che hanno raggiunto i 5 m e danni agli stabilimenti balneari più vicini al mare. Accumuli piovosi oltre i 40 mm e raffiche di vento intorno ai 40 km/h.
Dal 3 febbraio per una settimana circa l’area gelida siberiana è padrona dello scenario meteorologico marchigiano e porta abbondanti nevicate a partire dapprima dalle zone più interne fino ad arrivare abbastanza rapidamente fino alle zone costiere.

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Castelfidardo (AN)

Accumuli nevosi che crescono rapidamente fino a raggiungere o superare in molte località il metro e mezzo, in particolare nei comuni più interni e montani.

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Segnalate frazioni isolate causa neve e frane in quasi tutte le province, ingenti danni ad agricoltura e reti elettriche oltre che enormi disagi alla viabilità, anche nel tratto autostradale marchigiano dell’A14.
Il fagiolo siberiano, oltre ad influenzare le precipitazioni, fa sentire la sua azione anche per quanto riguarda le temperature che sono inferiori alle medie stagionali, con minime di molto al di sotto dello zero e massime di poco sopra.

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All’inizio della seconda decade si ha una breve fase di maggiore stabilità di circa 36h con pochi fenomeni in atto e temperature in evidente rialzo. Le precipitazioni si riducono e convertono sovente da neve in pioggia specie sulle province più meridionali della regione. Tuttavia la quiete fa da preambolo ad un nuovo e rapido crollo termico nella giornata di venerdì 10 causato dal superamento delle Alpi di un nuovo nucleo d'aria fredda siberiana. Il ritorno del gelo e delle nevicate a quote basse condiziona il quadro meteo per tutta la seconda decade. I settori più colpiti sono ancora quelli adriatici e appenninici con situazioni gravi che si sono sviluppate dove già gli accumuli erano alti dopo la prima nevicata.

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Gabicce (PU) di jack95 (mnw)

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L'ultima decade, invece, vede il ritorno progressivo ma lento dell’anticiclone che condiziona soprattutto le temperature da subito più miti e in linea con le medie stagionali.
Da segnalare un forte e intenso nubifragio che si è abbattuto sulle coste marchigiane nella giornata di lunedì 27 con allagamenti e grosse mareggiate. La zona più colpita e con i disagi e danni maggiori è stata S. Benedetto del Tronto (AP) dove ci sono stati accumuli giornalieri oltre i 100 mm.
Piogge deboli che continuano sparse fino alla fine del mese ma senza accumuli significativi fino a lasciare spazio ad un miglioramento anche nelle giornate piano piano più soleggiate.

Autori: 

AC Cronaca meteo a cura di Irene Castelli

Campania: Febbraio 2012 – Statistica

Nella regione Campania le stazioni totali prese in esame sono 24.

Sono risultate valide 7 stazioni per la temperatura e 6 stazioni per la pluviometria

Le temperature registrate in Campania nel mese di febbraio 2012 sono risultate ben al di sotto della media (2004-2011) sia per quanto riguarda i valori minimi e sia per i valori massimi. Il dato più significativo riguarda le medie delle massime che si discostano di ben 2,9° C. Questo a causa delle condizioni di maltempo a carattere freddo che hanno interessato la regione durante la prima parte del mese, consentendo un’escursione termica giornaliera ridotta. Molto significativi anche gli estremi termici con valori che si discostano dalla media di 1.9° per quanto riguarda i valori minimi e di ben 3,8° per quanto riguarda i valori massimi.



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Dal confronto delle singole stazioni si evidenziano gli estremi dei valori di temperatura; questi si sono registrati a Napoli Posillipo, per quanto riguarda i valori massimi con 17,7°C e a Mirabella Eclano con -7,6°C per i valori minimi. Da notare, inoltre, come la stazione di Mirabella Eclano abbia registrato una media delle temperature minime negativa; tra 0°C e -1°C.



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Per quanto riguarda le precipitazioni è ben evidente come la media complessiva di questo febbraio 2012  risulti essere oltre il doppio rispetto alla media del periodo 2004-2011; la media delle giornate con precipitazioni è stata superiore di quasi 3 giorni rispetto al periodo 2004-2011, mentre risulta minore la quantità di precipitazione caduta nell’arco di 24 ore; 64 mm rispetto ai 69,1 del periodo 2004-2011. 



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I maggiori quantitativi di precipitazione si sono registrati a Mirabella Eclano dove abbiamo avuto anche il maggior numero di giorni con precipitazioni, ben 16! Per quanto riguarda, invece, la massima precipitazione in un giorno questa è stata registrata a Pignataro con 64 mm.



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Dal grafico sull’andamento delle temperature a partire dal 2004 si evidenziano situazioni molto interessanti; in primis il record dell’estremo minimo che spettava al 2009 con -5,7°C è stato battuto, con un valore di -7,6°C. La media delle minime, invece, pur avendo subito una drastica diminuzione rispetto all’ultimo triennio non ha battuto il record di 2,2° che spetta al febbraio del 2008. Comunque è ben evidente l’inversione di tendenza molto marcata dopo il timido aumento avvenuto dal 2008, specialmente per quanto riguarda la media delle temperature massime!



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Anche le precipitazioni sono risultate superiori rispetto al periodo 2004-2011 con una media di 143,8 mm, un valore quasi il triplo rispetto a tutti gli altri anni con la sola eccezione del 2008 dove la media è inferiore solo di 0,5 mm. Stesso discorso per quanto riguarda la media delle giornate piovose (11) che occupano la seconda posizione nel periodo 2004-2011 alle spalle del 2008 che ha fatto registrare ben 16 giorni. Identica situazione per la massima precipitazione caduta in un giorno! In sintesi, non considerando il febbraio del 2008 possiamo notare una tendenza ad un aumento netto delle piogge dal 2004 sia per quanto riguarda la quantità, sia per il numero di giornate piovose e sia per la massima precipitazione caduta in un giorno.



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L’ultima tabella ci mostra gli estremi di alcuni parametri registrati per singola stazione; da notare come la stazione di Mirabella Eclano occupa la prima posizione per quanto riguarda l’estremo di temperatura minima, l’accumulo mensile di precipitazioni ed il numero dei giorni con precipitazioni. Considerando il valore minimo di temperatura di -7,6°C è intuibile che è stata la località che ha ricevuto i maggiori accumuli nevosi. L’estremo di temperatura massima, invece, è stato registrato a Napoli Posillipo con 17,7°C mentre la massima quantità di precipitazione caduta nell’arco delle 24 ore spetta a Pignataro Maggiore con 64 mm.



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Autori: 

Analisi Clima Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Giuseppe Stabile

Campania: Febbraio 2012 – Cronaca

La prima metà del mese di febbraio 2012 è stata caratterizzata da una fase di tempo di stampo marcatamente invernale con frequenti precipitazioni, che nelle aree interne hanno assunto carattere nevoso a quote molto basse; tutto ciò grazie ad una forte invasione di aria siberiana sull’Europa centrale che ha interessato marginalmente anche la nostra penisola, specie le regioni centro-settentrionali. 

Le fasi di maltempo anche intenso sono state due: la prima dal giorno 3 al 7 e la seconda dal giorno 9 al 13. 

Nella prima fase la regione si è trovata tagliata letteralmente in due con l’aria fredda che non è riuscita a sfondare pienamente verso sud a causa del richiamo temperato dal nord-africa. Pertanto mentre le zone interne dell’avellinese, beneventano e casertano sono state interessate da copiose nevicate a bassissima quota, le aree a sud di Salerno hanno beneficiato di precipitazioni anche temporalesche con nevicate solo sui rilievi oltre i 600-700 metri. Solo a fine evento, tra il 6 ed il 7 con lo sfondamento dell’aria fredda si sono registrate sporadiche nevicate su tutta la regione anche in bassa collina con fiocchi che localmente hanno raggiunto alcune zone pianeggianti. 


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Altavilla Silentina 275 m.s.l.m.


Un secondo impulso ancora più freddo (dal 9 al 13) ha causato un sensibile peggioramento con precipitazioni molto diffuse e persistenti che hanno assunto prevalente carattere nevoso fin quasi in pianura. Manifestazioni temporalesche anche intense si sono avute il giorno 9 con gragnola che si è accumulata anche su alcuni litorali del nord della regione. 

Nelle foto seguenti Calabritto:


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Il clou del maltempo si è avuto tra il giorno 11 ed il 13 quando, grazie alla diminuzione delle temperature, le nevicate hanno raggiunto le aree di bassa collina ovunque. Temporali nevosi si sono verificati nei Paesi del Cilento tra il 12 ed il 13. 

Nelle foto seguenti Flumeri (625 m.s.l.m.):



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Nei giorni seguenti la situazione è andata migliorando con le temperature che hanno fatto registrare un lieve aumento portandosi in linea con la media del periodo. Brevi piovaschi a macchia di leopardo si sono registrati tra il 19 ed il 21 mentre dal 22 fino a fine mese abbiamo assistito a condizioni di tempo a connotazione primaverile con temperature massime ben al di sopra della norma.


Ecco alcuni dati registrati dalla stazione meteo di Altavilla Silentina (SA) alla località Cerrelli 60 metri s.l.m. per questo mese di Febbraio 2012:

Il totale delle precipitazioni è stato di 138,7 mm.

La giornata più piovosa è risultata l’1 con 33,75 mm.

Le giornate senza alcuna precipitazione sono state 12.

La giornata più ventosa è risultata il 27 con un’intensità media del vento pari a 1268 Km/h con direzione di provenienza da Est.

La temperatura minima più bassa è stata registrata all’alba del giorno 15 con un valore di -2.3°C.

La temperatura massima più alta è stata registrata il giorno 24 con un valore di 16,6°C.

La media totale della temperatura in tutto il mese è stata di 7,3°C.

Le giornate più fredde sono state il 6-7-12-14 con una media delle temperature giornaliere inferiori a 4° C.

Concludo affermando che il periodo di freddo e neve che abbiamo registrato in questo mese in Campania non ha nulla a che vedere con il febbraio del 1956 che tante volte è stato tirato in ballo. Allora il freddo fu molto più intenso e persistente con continue irruzioni di aria gelida; le nevicate interessarono tutta la costa anche con notevoli accumuli. Più corretto sarebbe un paragone con il febbraio del 2005 

Autori: 

Analisi Clima Cronaca meteo a cura di Giuseppe Stabile

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