Analisi meteo-climatica salentina: Settembre 2012

La partenza di Settembre vede un peggioramento di stampo prettamente estivo: una goccia fredda si tuffa dalla valle del Rodano formando un centro di bassa pressione sulla Sardegna in lento spostamento verso est. Il tutto avviene nel “magma africano” che continua a sostare da mesi sul Mediterraneo, solo una pausa consente la sventagliata piovosa sulla penisola. In questo contesto i fenomeni si mantengono soprattutto con rovesci e temporali, il Salento viene interessato marginalmente a partire dal giorno 5, Brindisi registra i primi accumuli (44 mm) e rimane la città con il più alto quantitativo di pioggia caduta. Un nuovo promontorio anticiclonico è pronto, da ovest, a spazzare via il maltempo.

La seconda decade inizia in un contesto anticiclonico ma un altro attacco è alle porte, una nuova e veloce goccia fredda si insinua da nord e percorre tutta la penisola. Il giorno 14 ha il suo cuore nel Sud Italia provocando intenso maltempo. I primi rovesci passeggeri sul Salento iniziando dal 13 con qualche allagamento a Squinzano. Nella notte un altro passaggio temporalesco crea fenomeni violenti nella parte orientale, si registrano 103mm a Caprarica, 112mm a Maglie. Molte zone salentine vengono investite dagli acquazzoni.

La terza decade riparte da dove ci eravamo lasciati: torna nuovamente l’anticiclone africano e questa volta sembra fare sul serio marchiando temperature che, a fine settembre, sono vicine ai record. Lasciamo questo mese insieme ad una depressione tra Nord Italia e Marocco ed il promontorio caldo con la +20 a 850 hpa su tutto il Sud Italia. Fasi estive, durante il mese di Settembre, non sono certo rare in Puglia ma se arrivano da contesti già fortemente anomali esse assumono un carattere particolarmente dannoso per il territorio.

Marco Fioschini

Analisi meteo-climatica salentina: Agosto 2012

Nel mese di Agosto l’anticiclone africano è stato sempre pronto ad assalti continui, proseguendo il trend già avviato nei mesi precedenti. I primi giorni del mese le correnti dai quadranti settentrionali hanno regalato temperature contenute ma una nuova ondulazione del getto atlantico ha creato i presupposti per una forte ondata di caldo. Il giorno 5 una saccatura atlantica si è diretta sull’Europa occidentale traslando verso n/e. Durante il passaggio un consistente quantitativo di aria calda si è spostata dall’Africa al Centro-Sud con valori oltre i +25 gradi a 1500 metri. Il giorno 6 i +38,1 °C di massima e l’umidità elevata hanno fatto raggiungere a Squinzano l’Heat Index ( indice di temperatura percepita) di ben 44,8 °C!

Nella seconda decade, grazie ad un cambiamento dell’asse anticiclonico, il caldo si è ritirato facendo spazio a deboli infiltrazioni di aria fresca. I fenomeni sono risultati sotto forma di temporali localizzati sul Salento ma la diminuzione delle temperature è stata percepibile ovunque, con valorii rientrati nelle medie stagionali. Vengono registrati 33,5 mm a Veglie, 14.2 mm a Nardò, 5.6mm a Squinzano. L’anticiclone africano, però, è stato sempre in agguato. Una intesta depressione dall’oceano Atlantico si è spostata verso le Isole Britanniche (che hanno registrato una delle estati più piovose da sempre) innalzando un muro di aria calda in progressivo spostamento verso l’Italia. Il Salento è stato interessato da aria progressivamente più calda e stabile.

La terza decade inizia come è terminata la seconda. Una brodaglia di aria calda si è stabilizzata sul Mediterraneo, spalmata dal getto che scorreva senza sussulti a latitudini più elevate. Sono state registrate minime oltre i 20 gradi e massime diffusamente over 35-36 °C. L’unico sussulto è avvenuto il giorno 27 quando una veloce saccatura ha sfiorato il versante adriatico ed il meridione causando un calo delle temperature fino a spingerle su valori al di sotto dei 30 gradi. Le giornate sono trascorse sotto un vento sostenuto dai quadranti settentrionali.

 

 

Marco Fioschini

Analisi meteo-climatica salentina: luglio 2012

Il mese di Luglio parte con l’africano ormai affermato su tutto il territorio italiano, persistono ciclogenesi tra nord Atlantico, Isole Britanniche e, a fasi alternate, Europa centro-occidentale. In questo contesto l’unica strada che intraprende la bolla africana è il Mediterraneo. Sul Salento si alternano fasi più secche a molto umide a seconda del modellamento delle correnti imposte dall’anticiclone africano, il tutto in un contesto di temperature elevate.
La seconda decade non vede cambiamenti sostanziali, le depressioni atlantiche si insinuano dal Canada per poi scivolare lungo l’Atlantico settentrionale verso le Isole Britanniche. I vortici durante il loro passaggio richiamano prefrontali caldi soprattutto su Spagna e Italia centro-meridionale. Un respiro ci viene regalato dal giorno 17 quando il movimento orario dell’anticiclone azzorriano fa penetrare correnti settentrionali su tutto il territorio italiano. In questa fase anche il Salento può finalmente godere quantomeno di un rientro delle temperature nella norma.
Per avere un serio guasto estivo è necessario attendere il 23: una goccia fredda varca finalmente le Alpi generando un minimo sul basso Tirreno in spostamento verso n/e. Tra la sera del 23 e la notte del 24 sul Salento si scatena una tempesta elettrica di incredibile violenza accompagnata da forti rovesci di pioggia. 3500 i fulmini caduti in meno di 12 ore. L’energia accumulata grazie al calore e all’umidità che hanno contraddistinto il periodo estivo hanno scatenato una esplosiva convezione notturna.
Alla fine si registrano accumuli a 3 cifre in diverse zone:
Lequile 115.2 mm
San Pietro Vernotico 111,6 mm
Lecce 83,4 mm
Squinzano( 81.8mm)
Avetrana 80,8 mm
Masseria Monteruga (veglie) 74,4 mm
Latiano 74,4 mm
Brindisi 68,8 mm
Collepasso 66 mm
S. Pancrazio Salentino 62 mm
Manduria 52,6 mm
Tutte le foto del temporale qui: Link tempesta elettrica sul Salento
Dopo una discreta diminuzione delle temperature, l’estate 2012 non vuole proprio tirare il freno: per la fine del mese è già pronta una nuova forte ondata di aria calda, la parentesi piovosa è ormai un ricordo.

Marco Fioschini

Analisi meteo-climatica salentina: giugno 2012

Il mese di Giugno sul Salento inizia parzialmente incerto ma caldo, una goccia fredda scivola velocemente lungo la penisola tra il 5 e 6 provocando locali manifestazioni temporalesche. Sulla penisola salentina i fenomeni raggiungono una mediocre intensità e sono di modesta durata, Veglie accumula 19 mm. La goccia fredda è solo una breve parentesi all’interno di un pattern configurativo forte, caldo, contraddistinto da EA+. Una corposa area depressionaria tra Isole Britanniche e marginalmente Europa centro-occidentale sarà il leitmotiv di tutto il mese con l’aria calda pescata dall’entroterra africano e trasportata sull’Italia centro-meridionale.

Tra il 12 ed il 14 una temporanea ondulazione del getto crea i presupposti per un affondo di aria fresca artica che si ferma alle porte del centro-nord Italia. Sud e Salento ricevono solo pochi refoli utili, quantomeno, ad un abbassamento delle temperature. Già dal 15 il rullo britannico è pronto nuovamente a trasportare aria calda verso il Mediterraneo centro-orientale.

L’inizio dell’ultima decade mette in evidenza l’Italia chiusa nella fornace africana, l’aria calda è ben spalmata su tutta la penisola, solo il Nord può godere di qualche passaggio instabile. Nei giorni seguenti, le poche possibilità che qualche infiltrazione fresca da nord possa abbassare le temperature vengono immediatamente annullate dalla nascita crescente di depressioni atlantiche: il loro movimento verso nord-est fà da traino all’anticiclone africano costretto, a più riprese, di interessare continuamente le nostre zone.
In basso noteremo le cause del caldo prolungato su molte zone d’Italia, il ripetersi continuo di questa situazione non ha permesso pause sostanziose in grado di far normalizzare i termometri. Altro aspetto da notare è che l’atmosfera è come un fluido, le configurazioni vengono modellate dalla corrente a getto e non esistono diverse ondate africane chiamate nei nomi più mediatici possibili. L’aria proveniente dal Nord-Africa è unica e sola, non esistono diversi anticicloni ma uno solo, quello Africano, che viene modellato a seconda dei capricci del getto in alta quota.

Marco Fioschini

Analisi meteo-climatica salentina: maggio 2012

Maggio inizia con un’intensa depressione sull’Europa occidentale a  causa di un respiro africano presente al Centro-Sud. Il Nord Italia è maggiormente influenzato dalla bassa pressione. Il Salento è tra le traiettorie preferite dall’aria africana, così il 1 maggio viene registrata la massima di 27,4 a Squinzano, dopo il 2003 è record per i primi di Maggio come segnalato dal forumista murgiasalentina qui. Dal giorno 5 si assiste ad un graduale abbassamento delle temperature ma con scarsi fenomeni, la depressione atlantico – spagnola si riunisce al flusso polare allentando le corde africane verso il Sud Italia.

 

La seconda decade parte nuovamente con uno sbilanciamento verso ovest delle saccature artiche, l’Oceano Atlantico fornisce l’energia giusta per la formazione delle depressioni che, soprattutto in questo periodo dell’anno, alzano un muro formato dall’anticiclone sub-tropicale sul Mediterraneo centro-orientale.  Questa volta il muro ha basi solide sulla Spagna e, come una grande fiamma trasportata dal vento verso est, coinvolge principalmente il Centro-Nord Italia. Il Salento e Sud sono maggiormente riparati dai venti di tramontana. Dal giorno 14 si cambia musica, lo stesso muro africano posizionato su Spagna ed ovest Europa fa di sponda ad un affondo di aria artica. Il Salento vede le prime piogge, poche, solo alcuni comuni del basso leccese hanno superato i 10 mm. Il giorno 15 altri scrosci pomeridiani di poco conto. Un nuovo impulso artico, giorno 17, contribuisce ad un ulteriore calo termico e precipitazioni, modeste, più diffuse.

 

Nell’ultima decade il pattern cambia nuovamente. Allontanatasi l’aria fresca e instabile, l’atlantico alza nuovamente la voce: una depressione sull’Europa occidentale si muove gradualmente verso l’Italia. In questa fase, giorno 21, le estreme regioni meridionali vedono un deciso aumento termico. La penisola salentina, dopo la fase mite, viene anch’essa interessata dal passaggio depressionario il giorno 23 seguito da un nuovo calo termico. Il forumista Franko segnala gli accumuli avuti da precipitazioni temporalesche : 5 Monteruga (LE) e Felline (LE), 7mm San Giorgio (TA) e Gallipoli (LE) (con 101mm/h), 10mm San Pancrazio (BR), 11mm Taviano (LE).

Mentre la pressione inizia ad aumentare sui mari occidentali italiani, l’Adriatico e lo Jonio continuano ad essere interessati da aria fresca da est. L’instabilità prende fuoco nel pomeriggio del 26 sul Salento quando diversi temporali si accendono colpendo principalmente la regione più orientale. Piogge, grandine e fulmini la fanno da padrone su diverse città leccesi, la stessa Lecce viene colpita da forti rovesci. Gli accumuli più importanti 24,4mm a Castrignano e 29,8mm a Melpignano-Maglie. Qui alcuni allegati del fenomeno.

Nei giorni successivi, l’instabilità lascerà anche sulle regioni meridionali ampio spazio a tempo più stabile.

Marco Fioschini

 

Settembre 2011 in Sicilia

In Sicilia settembre è iniziato con cieli sereni e temperature tipicamente estive, basti pensare ai 30°C registrati in successione nei giorni 2 e 3 all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, a Messina ed a Trapani, ed ai 32°C registrati nei medesimi giorni a Catania; nell’interno dell’isola i valori registrati sono stati ancora più elevati.

Questa situazione era già presente a fine Agosto e si è protratta per ben 18 giorni nel mese successivo grazie ad un’intensa ed estesa circolazione anticiclonica, di origine africana per i primi 6 giorni di questo periodo, di origine atlantica nei restanti 12 giorni. La pressione atmosferica ha raggiunto valori elevati, superiori ai 1.020 hPa, e le precipitazioni sono state del tutto assenti.

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Il giorno 17 è iniziato un lento ma deciso calo della pressione atmosferica legato all’indebolimento dell’anticiclone delle Azzorre, seguito dall’arrivo della prima perturbazione sulla regione.
A causa dell’ancor elevata temperatura, non solo delle terre emerse ma anche del mare, le condizioni di instabilità legate all’arrivo della perturbazione hanno originato intensi fenomeni temporaleschi, che hanno interessato soprattutto la costa settentrionale della Sicilia.
Il giorno 19 una grande cella temporalesca posizionata appena a largo del golfo di Palermo ha dato origine ad intense precipitazioni e forti venti che hanno provocato la formazione di un piccolo tornado nei pressi dell’aeroporto, con venti che hanno raggiunto i 91Km/h!
I due giorni seguenti sono stati ancora caratterizzati da temporali e precipitazioni.
In questo contesto, il calo delle temperature è stato notevole: le minime raggiunsero i 17°C e le massime non hanno superato i 26°C.

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Successivamente sull’isola è tornata la stabilità, con cieli che tuttavia non sono mai stati completamente sereni e con temperature che si sono mantenute nella media del periodo.
Il giorno 26 è stato caratterizzato dall’arrivo di una nuova perturbazione proveniente dal nord Africa, che ha causato intense precipitazioni a partire da martedì, giorno in cui sono stati registrati accumuli di 50 mm nel palermitano e di 100 mm sulla costa ionica; quest’ultima nei due giorni seguenti è stata interessata da intense precipitazioni e forti temporali provenienti da sud-est che hanno originato accumuli anche prossimi ai 200 mm!

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Dal 29 pomeriggio sono tornate condizioni di stabilità su tutta la regione, con temperature in risalita e con valori di poco superiori rispetto alla media del periodo, soprattutto nelle massime. Queste condizioni di stabilità le ritroviamo tuttora nella prima settimana di Ottobre.

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Autori: 

Filippo Brugnone

8 dicembre 2010; la primavera dilaga in Sicilia

8 dicembre 2010; la primavera dilaga in Sicilia.
Come si sa il primo dicembre segna l’inizio del cosiddetto “inverno meteorologico”.  
Ed infatti fino a qualche giorno fa, se si dava uno sguardo ad alcune città nord italiane, l’inverno sembrava avere lasciato la sua prima traccia significativa. Ma in Sicilia tutto ciò è  rimasto solo un’immagine televisiva di un lato italiano che sembra essere lontano anni luce dalla nostra regione. 
Oggi 8 dicembre 2010 è sembrata quasi una giornata di fine maggio, quando la gente iniziava ad andare a mare, per il primo bagno della stagione… Ed infatti a mare la gente oggi è andata.  
spiaggia sicilia
Giornata record nelle temperature; basta pensare che a Palermo, e comunque molte zone costiere tirreniche siciliane, si è arrivati a toccare +27°C.
Ecco una mappa molto significativa delle temperature massime registrate da alcune delle stazioni meteo siciliane:
mappa sicilia
La situazione è tuttavia destinata a cambiare radicalmente già a partire da domani fino a tutto il week-end; ci capulteremo, in meno di qualche giorno, direttamente in pieno inverno, quando le temperature risulteranno addirittura essere più basse di quasi 10-13°C rispetto ad oggi.
Alessio Lo Sardo    Staff Meteonetwork Siclia
Autori: 

Staff MeteoNetwork Sicilia

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Arriva l'estate a partire dalla metà del mese?

Il mese di Giugno ha visto fino ad ora la prevalenza di condizioni moderatamente instabili, le quali non hanno causato precipitazioni rilevanti sulle coste, ma hanno favorito la formazione di qualche temporale pomeridiano localizzato soprattutto nell' interno della nostra regione, assistendo talvolta anche a fenomeni violenti in cui si è potuta vedere qualche grandinata, soprattutto nella giornata di lunedì 6. Questa situazione non ha comunque garantito cieli sereni nel resto della regione, ma anzi, le giornate talvolta sono state nuvolose, con il formarsi di nuvolosità alta e improduttiva.  Sostanzialmente però le temperature si sono mantenute in linea con la media del periodo fatta eccezione per la giornata di domenica 5 giugno in cui si sono registrate temperature vicine ai 30°C a causa di venti di scirocco richiamati da un minimo di geopotenziale (con la formazione altresì di lieve un minimo barico) centrata nel mediterraneo occidentale.
5 giugno sicilia
Tale situazione sembrerebbe volgere ad una svolta già a partire dalla prossima settimana e sicuramente in maniera più decisa dalla metà del mese.
Un’area di alta pressione legata all’Anticiclone delle Azzorre conquisterà il Mediterraneo meridionale portando a condizioni di tempo decisamente più stabile a partire dal 15 giugno. Questa situazione riuscirà anche a portare un lieve aumento delle temperature grazie sia alla mitigazione dei fenomeni che ad un maggiore irraggiamento solare. 
Ma è solo successivamente che i modelli sembrano evidenziale un entrata nel bacino del mediterraneo dell' ormai tristemente famoso anticiclone africano, che anche se finora è stato abbastanza debole, tenderà a rafforzarsi e a spingendosi più a nord, legandosi all’Anticiclone delle Azzorre ed interessando a tratti il meridione.
azzorre sicilia
Si avranno pertanto condizioni di tempo soleggiato e con i richiamo di correnti molto più calde provenienti dal Sahara, potremmo assistere a temperature anche al di sopra della media del periodo, con picchi di 32-33°C! Il caldo comincerà dunque a farsi sentire soprattutto nell’interno dell’isola, andrà fortunatamente meglio sulle coste, grazie all’azione mitigatrice del mare.
temperatura sicilia
Autori: 

Filippo Brugnone – Andrea Redigolo

L'estate meteorologica comincia senza estate meteorologica!

Domani, 1° Giugno, comincerà l'Estate meteorologica ovvero il periodo più caldo dell'anno. Essa, a differenza dell’estate astronomica, dura dall'inizio di Giugno fino all'inizio di Settembre, con il caldo che raggiunge il suo apice tra la metà di Luglio e i primi giorni di Agosto. Come inizierà l’estate del 2011 in Sicilia? 

L'estate meteorologia del 2011 parte con una goccia fredda che punterà dapprima il centro Europa e successivamente toccherà alla Spagna ed il Portogallo. Che succederà nella nostra isola?

Inizialmente la Sicilia sarà coinvolta marginalmente dall’atmosfera instabile. Ciò non vuol dire che non si vedranno le piogge. Anzi già da domani primo giugno, inizieranno a comparire sulla Sicilia centro-occidentale. Per la giornata festiva del 2 giugno continueranno le piogge, specie nel pomeriggio, quando vi sarà il contributo dei temporali in sviluppo dall’entroterra.

Si riporta di seguito la carta delle precipitazioni previste per la giornata della festa della Repubblica e il modello previsionale delle precipitazioni totali cumulate fino al 2 giugno:



sicilia 1


Modello GFS previsto per le 18 del 2-6-11


sicilia 2


Modello WRF 48h relativo all’Italia centro-meridionale

Si dovrebbe andare avanti così sino a venerdi-sabato quando l’instabilità pomeridiana, specie sui rilevi si andrà via via attenuando. Successivamente la saccatura fredda si infilerà sull'Europa occidentale, offrendoci un richiamo di aria più calda e stabile dai quadranti sud-occidentali. Non è quindi da escludere l’arrivo del temuto Richiamo Africano.

Quindi per chi aspetta la giornata ideale per andare a mare dovrà aspettare un po’. Per chi invece teme l’arrivo del caldo torrido tirerà un sospiro di sollievo almeno per questa settimana. Successivamente dovrà inesorabilmente rassegnarsi all’arrivo incalzante dell’estate vera e propria.

Ai prossimi aggiornamenti! 


Alessio Lo Sardo  


Staff MeteoNetworkSicilia


Autori: 

Staff MeteoNetwork Sicilia

Il clima nella storia di Palermo

Nell’ambito della climatologia svolge quindi un ruolo fondamentale lo studio critico delle serie storiche; infatti è il minuzioso rilievo di ciò che accade nel presente e di ciò che è accaduto nel passato nei diversi comparti del sistema Terra che consente di far capire quali sono i processi e le interazioni fondamentali da considerare ai fini di una corretta comprensione dell’evoluzione delle condizioni dell’atmosfera.
All’Osservatorio Astronomico di Palermo le osservazioni meteorologiche iniziano nel maggio del 1791.
 La serie pluviometrica
Iniziamo prendendo in considerazione la serie delle precipitazioni annuali. La quantità di pioggia annuale è rilevabile per tutti gli anni della serie (sulla base dei dati giornalieri o dei ristretti mensili) ad eccezione dei 6 anni fra il 1799 e 1805 e con i valori del 1860 e 1910 molto incerti, data la mancanza di una rilevante frazione dei dati.
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Il valore medio annuale della pioggia caduta in tutta la serie è di 550,09 mm, mentre il valore mediano è di 536,70 mm. La somiglianza di questi due numeri indica che la distribuzione è piuttosto simmetrica, in generale quindi ci sono tanti anni eccezionali piovosi quanti asciutti. La deviazione standard della distribuzione è 123,7 mm, con i valori estremi di 221 e 933,6 mm rilevati rispettivamente nel 1977 e nel 1931, che presenta diversi giorni con vere e proprie alluvioni. E’ possibile esplicitare in maniera diretta l’andamento della media nel corso del tempo della serie determinando una media mobile a 30anni:
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Si nota che, con una finestra mobile di 30 anni, a partire dagli anni ‘60 la media mobile si è significativamente attestata molto al di sotto della media complessiva dei 198 anni. Appare abbastanza evidente, applicando un test statistico (Mann-Kendall test),  la presenza di un significativo trend in diminuzione delle precipitazioni:
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Nello specifico considerando la finestra mobile a 30 anni, l’applicazione del test ha portato a vedere  che :
  • nel periodo relativo al 1904-1934 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 6,5mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1927-1962 si è avuto una significativa diminuzione delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 8mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1942-1978 si è avuto una significativa diminuzione delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 4mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1968-1999 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 6mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1974-2004 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 5mm/anno.
La serie termometrica
La serie storica delle temperature medie annue, rilevate dall’Osservatorio Astronomico di Palermo, inizia dal 1792. In questo caso la serie risulta più discontinua (mancanza maggiore di dati soprattutto nelle prime fasi della rilevazione) ma anche abbastanza disomogenea (variazioni della strumentazione utilizzata, rilevazioni giornaliere modificate nel tempo e nelle quantità). 
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Il valore medio annuale della temperatura di tutta la serie è di 17,8°C mentre il valore mediano è di 17,9°C. La deviazione standard della distribuzione è 0,68°C, con i valori estremi di 15,9 e 19,7°C rilevati rispettivamente nel 1907 e nel 2003. Anche qui è stato utile analizzare come la media si sia distribuita nel corso degli anni:
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Si nota che, nel caso della variabile termometrica, la variazione della media mobile risulta ciclica ovvero vi sono periodi in cui essa si colloca molto al di sotto della media complessiva di tutta la serie e periodi in cui essa tende invece a portarsi molto al di sopra. Sono visibili due periodi, approssimativamente attorno agli anni 1792-1835, 1860-1901, in cui la media mobile si colloca molto al di sotto della media complessiva e due periodi, approssimativamente attorno agli anni  1832-1865, 1910-2003, in cui essa risulta al sopra. Si denota un trend generale che evidenzia un aumento della temperatura media di +0,005°C ogni anno. 
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Nello specifico considerando la finestra mobile a 30 anni, si nota che :
  • nel periodo relativo al 1797-1826 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,035 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1812-1841 si è avuto un significativo aumento  delle temperature con un trend di magnitudo di 0,024 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1824-1867 si è avuto un significativo aumento delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1865-1894 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo di 0,02°C/anno;
  • nel periodo relativo al 1878-1916 si è avuto una significativa diminuzione  delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1902-1957 si è avuto un significativo aumento delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1945-1940 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,03°C/anno;
  • nel periodo relativo al 1965-2003 si è avuto un significativo aumento  delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,05 °C/anno.
Tutti i risultati qui evidenziati sono frutto di un ampio lavoro portato avanti nella tesi di Laurea di Alessio Lo Sardo riguardante l’analisi critica della serie termo-pluviometrica dell’osservatorio astronomico di Palermo.
Autori: 

Alessio Lo Sardo Staff MNW Sicilia

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