Arriva l'estate a partire dalla metà del mese?

Il mese di Giugno ha visto fino ad ora la prevalenza di condizioni moderatamente instabili, le quali non hanno causato precipitazioni rilevanti sulle coste, ma hanno favorito la formazione di qualche temporale pomeridiano localizzato soprattutto nell' interno della nostra regione, assistendo talvolta anche a fenomeni violenti in cui si è potuta vedere qualche grandinata, soprattutto nella giornata di lunedì 6. Questa situazione non ha comunque garantito cieli sereni nel resto della regione, ma anzi, le giornate talvolta sono state nuvolose, con il formarsi di nuvolosità alta e improduttiva.  Sostanzialmente però le temperature si sono mantenute in linea con la media del periodo fatta eccezione per la giornata di domenica 5 giugno in cui si sono registrate temperature vicine ai 30°C a causa di venti di scirocco richiamati da un minimo di geopotenziale (con la formazione altresì di lieve un minimo barico) centrata nel mediterraneo occidentale.
5 giugno sicilia
Tale situazione sembrerebbe volgere ad una svolta già a partire dalla prossima settimana e sicuramente in maniera più decisa dalla metà del mese.
Un’area di alta pressione legata all’Anticiclone delle Azzorre conquisterà il Mediterraneo meridionale portando a condizioni di tempo decisamente più stabile a partire dal 15 giugno. Questa situazione riuscirà anche a portare un lieve aumento delle temperature grazie sia alla mitigazione dei fenomeni che ad un maggiore irraggiamento solare. 
Ma è solo successivamente che i modelli sembrano evidenziale un entrata nel bacino del mediterraneo dell' ormai tristemente famoso anticiclone africano, che anche se finora è stato abbastanza debole, tenderà a rafforzarsi e a spingendosi più a nord, legandosi all’Anticiclone delle Azzorre ed interessando a tratti il meridione.
azzorre sicilia
Si avranno pertanto condizioni di tempo soleggiato e con i richiamo di correnti molto più calde provenienti dal Sahara, potremmo assistere a temperature anche al di sopra della media del periodo, con picchi di 32-33°C! Il caldo comincerà dunque a farsi sentire soprattutto nell’interno dell’isola, andrà fortunatamente meglio sulle coste, grazie all’azione mitigatrice del mare.
temperatura sicilia
Autori: 

Filippo Brugnone – Andrea Redigolo

L'estate meteorologica comincia senza estate meteorologica!

Domani, 1° Giugno, comincerà l'Estate meteorologica ovvero il periodo più caldo dell'anno. Essa, a differenza dell’estate astronomica, dura dall'inizio di Giugno fino all'inizio di Settembre, con il caldo che raggiunge il suo apice tra la metà di Luglio e i primi giorni di Agosto. Come inizierà l’estate del 2011 in Sicilia? 

L'estate meteorologia del 2011 parte con una goccia fredda che punterà dapprima il centro Europa e successivamente toccherà alla Spagna ed il Portogallo. Che succederà nella nostra isola?

Inizialmente la Sicilia sarà coinvolta marginalmente dall’atmosfera instabile. Ciò non vuol dire che non si vedranno le piogge. Anzi già da domani primo giugno, inizieranno a comparire sulla Sicilia centro-occidentale. Per la giornata festiva del 2 giugno continueranno le piogge, specie nel pomeriggio, quando vi sarà il contributo dei temporali in sviluppo dall’entroterra.

Si riporta di seguito la carta delle precipitazioni previste per la giornata della festa della Repubblica e il modello previsionale delle precipitazioni totali cumulate fino al 2 giugno:



sicilia 1


Modello GFS previsto per le 18 del 2-6-11


sicilia 2


Modello WRF 48h relativo all’Italia centro-meridionale

Si dovrebbe andare avanti così sino a venerdi-sabato quando l’instabilità pomeridiana, specie sui rilevi si andrà via via attenuando. Successivamente la saccatura fredda si infilerà sull'Europa occidentale, offrendoci un richiamo di aria più calda e stabile dai quadranti sud-occidentali. Non è quindi da escludere l’arrivo del temuto Richiamo Africano.

Quindi per chi aspetta la giornata ideale per andare a mare dovrà aspettare un po’. Per chi invece teme l’arrivo del caldo torrido tirerà un sospiro di sollievo almeno per questa settimana. Successivamente dovrà inesorabilmente rassegnarsi all’arrivo incalzante dell’estate vera e propria.

Ai prossimi aggiornamenti! 


Alessio Lo Sardo  


Staff MeteoNetworkSicilia


Autori: 

Staff MeteoNetwork Sicilia

Il clima nella storia di Palermo

Nell’ambito della climatologia svolge quindi un ruolo fondamentale lo studio critico delle serie storiche; infatti è il minuzioso rilievo di ciò che accade nel presente e di ciò che è accaduto nel passato nei diversi comparti del sistema Terra che consente di far capire quali sono i processi e le interazioni fondamentali da considerare ai fini di una corretta comprensione dell’evoluzione delle condizioni dell’atmosfera.
All’Osservatorio Astronomico di Palermo le osservazioni meteorologiche iniziano nel maggio del 1791.
 La serie pluviometrica
Iniziamo prendendo in considerazione la serie delle precipitazioni annuali. La quantità di pioggia annuale è rilevabile per tutti gli anni della serie (sulla base dei dati giornalieri o dei ristretti mensili) ad eccezione dei 6 anni fra il 1799 e 1805 e con i valori del 1860 e 1910 molto incerti, data la mancanza di una rilevante frazione dei dati.
1
Il valore medio annuale della pioggia caduta in tutta la serie è di 550,09 mm, mentre il valore mediano è di 536,70 mm. La somiglianza di questi due numeri indica che la distribuzione è piuttosto simmetrica, in generale quindi ci sono tanti anni eccezionali piovosi quanti asciutti. La deviazione standard della distribuzione è 123,7 mm, con i valori estremi di 221 e 933,6 mm rilevati rispettivamente nel 1977 e nel 1931, che presenta diversi giorni con vere e proprie alluvioni. E’ possibile esplicitare in maniera diretta l’andamento della media nel corso del tempo della serie determinando una media mobile a 30anni:
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Si nota che, con una finestra mobile di 30 anni, a partire dagli anni ‘60 la media mobile si è significativamente attestata molto al di sotto della media complessiva dei 198 anni. Appare abbastanza evidente, applicando un test statistico (Mann-Kendall test),  la presenza di un significativo trend in diminuzione delle precipitazioni:
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Nello specifico considerando la finestra mobile a 30 anni, l’applicazione del test ha portato a vedere  che :
  • nel periodo relativo al 1904-1934 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 6,5mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1927-1962 si è avuto una significativa diminuzione delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 8mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1942-1978 si è avuto una significativa diminuzione delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 4mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1968-1999 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 6mm/anno;
  • nel periodo relativo al 1974-2004 si è avuto un significativo aumento delle precipitazioni con un trend di magnitudo attorno a 5mm/anno.
La serie termometrica
La serie storica delle temperature medie annue, rilevate dall’Osservatorio Astronomico di Palermo, inizia dal 1792. In questo caso la serie risulta più discontinua (mancanza maggiore di dati soprattutto nelle prime fasi della rilevazione) ma anche abbastanza disomogenea (variazioni della strumentazione utilizzata, rilevazioni giornaliere modificate nel tempo e nelle quantità). 
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Il valore medio annuale della temperatura di tutta la serie è di 17,8°C mentre il valore mediano è di 17,9°C. La deviazione standard della distribuzione è 0,68°C, con i valori estremi di 15,9 e 19,7°C rilevati rispettivamente nel 1907 e nel 2003. Anche qui è stato utile analizzare come la media si sia distribuita nel corso degli anni:
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Si nota che, nel caso della variabile termometrica, la variazione della media mobile risulta ciclica ovvero vi sono periodi in cui essa si colloca molto al di sotto della media complessiva di tutta la serie e periodi in cui essa tende invece a portarsi molto al di sopra. Sono visibili due periodi, approssimativamente attorno agli anni 1792-1835, 1860-1901, in cui la media mobile si colloca molto al di sotto della media complessiva e due periodi, approssimativamente attorno agli anni  1832-1865, 1910-2003, in cui essa risulta al sopra. Si denota un trend generale che evidenzia un aumento della temperatura media di +0,005°C ogni anno. 
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Nello specifico considerando la finestra mobile a 30 anni, si nota che :
  • nel periodo relativo al 1797-1826 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,035 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1812-1841 si è avuto un significativo aumento  delle temperature con un trend di magnitudo di 0,024 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1824-1867 si è avuto un significativo aumento delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1865-1894 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo di 0,02°C/anno;
  • nel periodo relativo al 1878-1916 si è avuto una significativa diminuzione  delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1902-1957 si è avuto un significativo aumento delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,04 °C/anno;
  • nel periodo relativo al 1945-1940 si è avuto una significativa diminuzione delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,03°C/anno;
  • nel periodo relativo al 1965-2003 si è avuto un significativo aumento  delle temperature con un trend di magnitudo attorno a 0,05 °C/anno.
Tutti i risultati qui evidenziati sono frutto di un ampio lavoro portato avanti nella tesi di Laurea di Alessio Lo Sardo riguardante l’analisi critica della serie termo-pluviometrica dell’osservatorio astronomico di Palermo.
Autori: 

Alessio Lo Sardo Staff MNW Sicilia

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26 febbraio 2011 : La Sicilia piomba in pieno inverno!

Sembrava davvero finita, ed invece già dalla mattinata di oggi, forti nevicate hanno colpito le basse quote dell’entroterra palermitano,trapanese, agrigentino e nisseno.

La causa di tutto ciò è stata una piccola goccia fredda proveniente dai Balcani, che nel suo scivolare verso sud, ha colpito in pieno la Sicilia, com’è ben visibile da questa previsione del 25 febbraio del modello GFS relativo ai geopotenziali a 500hpa:

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Inizialmente è stata l’area occidentale sicula, successivamente tutta la zona meridionale, quella tirrenica e le zone del ragusano hanno sperimentato rovesci di pioggia, neve e gragnola, quest’ultima si è fatta vedere su Palermo Sud, Carini, Alcamo e molti altri centri tirrenici anche sotto i 300m s.l.m.
Molti comuni interni quali Cammatara, Mussomeli, Caltabellotta, Prizzi, Corleone ed altri nell’entroterra Palermitano e Nisseno hanno visto accumuli nevosi dai 5 ai 10mm, come è bel visibile dalle foto relative al comune di Cammarata (830m s.l.m.)  :

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E per gli amanti della neve ecco un video che estrapola il momento più intenso della nevicata riportata nelle foto precedenti:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RexEu864T8w

Anche le temperature stanno registrando delle punte minime assolute per la stagione invernale in Sicilia. Si riporta di seguito il grafico delle temperature registrate dalle principali stazioni meteo siciliane della rete meteonetwork  alle ore 19:50 sulla Sicilia:

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Chissà che questo possa non essere l’ultimo colpo di coda dell’inverno… intanto la prossima settimana continuerà la fase di maltempo con piogge e possibili nevicate, stavolta a quote più elevate.
Ai  prossimi aggiornamenti!

Alessio Lo Sardo
Staff Meteonetwork Sicilia
Autori: 

Staff MeteoNetwork Sicilia

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Pluviometria Novembre – Dicembre – Gennaio

Dal novembre 2008 all’aprile 2009, Puglia e Basilicata hanno trovato sollievo nella pioggia salvifica che è caduta abbondante su tutto il territorio. Si veniva da un periodo secco e da un’estate, quella del 2008, che non aveva risparmiato a più riprese l’ardente alito africano. La terra rinsecchita e ormai arida, gli invasi ridotti a giaciglio di foglie secche, l’acqua potabile razionata: ecco le pessime condizioni che il tacco d’Italia ha dovuto sopportare fino al cambio di marcia novembrino.
In questa sede ci soffermeremo sulle precipitazioni del trimestre novembre, dicembre e gennaio. In una terra abituata a confrontarsi con la siccità piuttosto che con la piena di fiumi e invasi, l’apporto precipitativo ha causato anche ingenti danni.

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Staff sezione Puglia e Basilicata

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Crisi idrica alle spalle

Per comprendere le ragioni della crisi idrica che ha investito Puglia e Basilicata nella seconda parte del 2008 analizziamo la situazione pluviometrica che ha interessato la regione Basilicata a partire dal 2006. Gli straordinari apporti piovosi dell'inverno 2008/2009 hanno poi annullato il deficit idrico e riportato la salute degli invasi a ottimi livelli.

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Staff sezione Puglia e Basilicata

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Febbraio 2009: la grande nevicata

Quando l’Atlantico chiude le sue porte, lungo l’Adriatico si guarda a est. E’ da lì che l’inverno può sferrare l’attacco decisivo. Un’offensiva andata a segno a metà febbraio, dopo una prima parte di inverno all’insegna delle correnti meridionali e di elevata piovosità.
Un doppio attacco. L’antipasto è stato servito il 13 e 14 febbraio con precipitazioni nevose fino a quote pianeggianti. Poi è arrivata la grande nevicata. Il 19 e 20 sono giorni che molti nivofili pugliesi non dimenticheranno. In alcune zone si è sfiorato il mezzo metro di neve. Il Sudest italico ha avuto così la sua consistente razione di inverno.

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Staff sezione Puglia e Basilicata

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L'ondata di caldo in Puglia del settembre 2008

Il Settembre 2008 verrà ricordato per essere stato un mese dai forti contrasti. Durante la prima decade il sud Italia è stato investito da un ondata di calore la cui intensità riscontra pochi precedenti negli ultimi 8 decenni. Valori di 5920 gpdam con isoterme di -10° a 500hPa (circa 5000 metri di quota) e +22°/24° a 850hPa (circa 1500m), accompagnati da tese correnti favoniche da sud-ovest, hanno fatto schizzare verso l'alto le temperature del sud-est italico, sino a raggiungere l'assurda temperatura di 43° sul tavoliere foggiano. Tale evento ha contribuito a far crollare ben 18 record storici mensili su tutta la regione Puglia, ragion per cui abbiamo ritenuto necessario dare risalto a queste pagine di storia vissute in prima persona; un simile lavoro non sarebbe stato realizzabile senza il prezioso contributo dell'Ufficio Idrografico della Regione Puglia, al quale porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti.

Autori: 

Staff sezione Puglia e Basilicata

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Sequenza animata temperature91.11 KB

Dicembre 2007 – Ondata di gelo in Puglia e Basilicata

Sono felicissimo di annunciarvi la prima pubblicazione ufficiale targata Meteonetwork Puglia e Basilicata, riguardante l’ondata di freddo dello scorso 15 Dicembre.
Allegato a questa news troverete un’attenta cronaca meteorologica dell’evento che assunse connotati storici per il nostro territorio, con uno sguardo rivolto alle conseguenze ed i disagi annessi.
Ringraziando lo Staff per il lavoro eseguito, vi auguro una felice lettura.

Autori: 

Lo staff MNW Puglia e Basilicata

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dicembre 2007 – rev 0.pdf1.12 MB

ANALISI METEO-CLIMATICA SALENTINA: GENNAIO 2011

115%”>L’anno nuovo inizia con la quiete, giornate al più nuvolose con qualche
piovasco il giorno 3 che avvisa l’arrivo di aria più fredda da est.

115%”>E’ presente un’azione di blocco con anticiclone centrato tra nord
Atlantico e Gran Bretagna.

115%”>Tra il 4 ed il 5 si registrano minime negative diffuse su tutto il
territorio pugliese ma il sospiro freddo è solo temporaneo: l’anticiclone di
blocco si ritira in Groenlandia, riparte l’attività ciclonica in Atlantico ed
iniziano ad entrare correnti tiepide dallo stretto di Gibilterra.

Il freddo viene allontanato tra il 6 ed il 10 su tutto il Sud Italia, il
Salento vede un repentino aumento termico e della stabilità atmosferica con la
comparsa delle nebbie nelle ore notturne.

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AR-SA”>

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115%”>La seconda decade parte come è stata terminata l’ultima, la ripresa di
attività delle depressioni atlantiche si fa sentire, l’anticiclone azzorriano
con supporto di aria tiepida africana si gonfia dalla Spagna e l’Italia viene
interessata solo da fugaci cut-off.

115%”>Il pallone anticiclonico tra il 13 ed il 19 si sposta verso est piazzando
i suoi massimi sul Mediterraneo occidentale e regalando una pausa di tempo
stabile, tendenzialmente mite.

Sul Salento, in
questa fase del mese, le uniche segnalazioni del tempo rimangono le nebbie
anche fitte durante le ore notturne e del primo mattino.

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115%”>L’ultima decade del mese vede indebolirsi il dominio anticiclonico
piuttosto velocemente, il giorno 21 un attivo anticiclone britannico spedisce
aria fredda tra Europa centro-occidentale e nord Italia accompagnata da un
minimo di pressione che dalla Sardegna si sposta verso sud-est.

115%”>Nel giorno 22 Il Salento viene interessato da una passata temporalesca
proveniente da W ma di modesta intensità. Passato il minimo le correnti ruotano
dai quadranti settentrionali e tutto il territorio salentino registra valori di
temperatura minima a dir poco anomali, tra i più bassi di tutto l’inverno:

Martina
Franca-Pasqualone (TA) -6.2°
Lequile (LE) -5.2°
Supersano (LE) -4.7°
Lecce Ovest – Torre Mozza -4.1°
Monteruga (LE) -3.9°
Cisternino Barbagiulo (BR) -3.7°
Maglie (LE) -3.2°
Felline (LE9 -3.4°
Presicce (LE) -2.8°
Avetrana (TA) -2.4°
Latiano (BR) -2.3°
Vignacastrisi (LE) -2.1°
Castellaneta (TA) -2.0°
Cavallino (LE) -1.8°
Nardò (LE) -1.8°
Spongano (LE) -1.7°
Cerfignano (LE) -1.6°
Novoli (LE) -1.5°
San Pancrazio (BR) -1.2°
Crispiano (TA) -0.9°
Ostuni (BR) -0.7°
Squinzano LE) -0.7°
San Giorgio J. (TA) -0.5°
Taviano (LE) -0.5°
Soleto (LE) -0.4°

115%”>Non si sono avute irruzioni di eccezionale intensità per registrare quei
valori, è stato un insieme di irraggiamento notturno, cielo sereno e calma di
vento a far capitolare le temperature molto al di sotto dello 0.

115%”>Nella parte finale del mese ritorna lo scirocco e la pioggia, una grande
struttura depressionaria si forma tra Spagna e Nord Africa in graduale
spostamento verso est. Tra il giorno 27 e 28 un profondo minimo con centro
sullo  Ionio smista maltempo su tutto il
Salento con piogge estese e prolungate, anche sotto forma di rovescio; alla
fine dell’evento si registrano accumuli anche al di sopra dei 50 mm su molte
zone del Salento che andranno a coprire la quasi totalità della pioggia
mensile.

115%”>Nel giorno 29 tutta la struttura depressionaria si sbilancia nuovamente
verso ovest, le piogge si trasformano un pioviggini e tempo uggioso fino al
termine del mese.

3

4

4a

115%”>22 Gennaio: sventagliata
temporalesca interessa il Salento e la Puglia centro-meridionale, poco in basso
i temporali ripresi dalla webcam di Porto Cesareo

115%”>5

115%”>

115%”>

115%”>28 Gennaio: ancora fenomeni
temporaleschi sulla Puglia centro-meridionale

115%”>

115%”>6

115%”>

115%”>Il riassunto termico del mese sul
Salento, fornito da www.supermeteo.com,
evidenzia la chiusura di un scarto in positivo della temperatura, influenzato
soprattutto da quelle massime, che chiudono a 0.48 °C a dispetto di quelle
minime ( -0.17 °C).

115%”>

115%”>7

115%”>

115%”>

115%”>In alto invece il riassunto mensile
fornito da Carlo Paticchio e dalla sua stazione di Squinzano

115%”>Il mese di gennaio sul Salento si presenta per la maggior parte monotono,
si riscatta nell’ultima decade del mese per la maggiore vivacità. Le
precipitazioni maggiori sono state concentrate solo in pochi giorni ed è
sicuramente da sottolineare l’importante evento termico avutosi nel primo
mattino del giorno 26 quando alcune zone interne del Salento hanno visto picchi
al di sotto dei -5 gradi.

115%”> 

115%”>Marco Fioschini

115%;tab-stops:372.0pt”>Staff
MeteoNetwork Puglia



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Staff MeteoNetwork Puglia

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