Previsione fenomeni temporaleschi per mercoledì 02 novembre 2022

Il transito di correnti leggermente più fresche in quota con una lieve onda su una o più convergenze al suolo potrà supportare la genesi di celle convettive-temporalesche sul Mar Ligure. Viene emesso un livello 1 per la possibilità di nubifragi anche persistenti, mentre saranno meno probabili ma comunque possibili trombe marine.

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Previsione fenomeni temporaleschi per domenica 02 ottobre 2022

Sull’Europa occidentale si prevede un deciso aumento della pressione atmosferica a causa dell’espansione dell’anticiclone delle Azzorre. Anche sull’Italia si assisterà all’aumento dei geopotenziali per l’allontanamento rapido verso est della saccatura. Sul dominio di previsione domineranno correnti nord-occidentali che azzereranno l’energia utile per la convezione. Dal pomeriggio si addosserà sulle Alpi settentrionali un blando fronte freddo che tuttavia non apporterà nessun fenomeno temporalesco.

Emessa sabato 01 ottobre 2022 alle ore 18:00 UTC

Previsore: VISALLI

Previsione fenomeni temporaleschi per sabato 01 ottobre 2022

Nel corso della giornata una saccatura in fase di indebolimento e parziale taglio attraverserà velocemente la penisola italiana, determinando gli ultimi episodi di maltempo.

Un livello 1 è stato emesso sul mar Tirreno orientale e sulla Calabria, dove in nottata si avranno fenomeni temporaleschi anche intensi, e poi sulla Puglia e sull’Adriatico meridionale, dove nel pomeriggio di sabato si osserverà lo sviluppo di temporali sul bordo avanzante di un’avvezione di vorticità.

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Emessa venerdì 30 settembre 2022 alle ore 14:20 UTC

Previsore: VISALLI

Previsione fenomeni temporaleschi 02 settembre 2022

L’Italia si troverà compresa tra due blande circolazioni depressionarie: una in allontanamento verso Sud-Est sul Mar Egeo, l’altra in avvinamento dal Golfo di Biscaglia. Per tale ragione si avrà dell’instabilità soprattutto nella prima parte di giornata sul Sud Italia (in particolare sulla Puglia) e sul Nord-Ovest (in particolare Liguria e Piemonte), mentre i restanti settori avranno condizioni di tempo più stabile con generale assenza di temporali.

Sulle coste pugliesi adriatiche è stato emesso un livello 1 più che altro per il rischio di trombe marine con possibilità di landfall. Possibilità anche di qualche rovescio persistente e qualche grandinata. Anche sulle coste sicule e calabresi tirreniche potrebbe generarsi qualche tromba marina.

Tra Liguria e Mar Ligure sono attesi temporali nella prima parte di giornata, caratterizzati da scarsa mobilità, dunque capaci di scaricare accumuli di pioggia elevati. Potranno inoltre dar luogo a trombe marine con possibilità di landfall. Nel pomeriggio-sera saranno possibili altri temporali su Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia: essi saranno più probabili in Piemonte dove sussiste un basso rischio di qualche grandinata e forte raffica di vento.

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Emessa giovedì 01 settembre 2022 alle ore 20:40 UTC

Previsore: DE MARTIN

Previsione fenomeni temporaleschi per lunedì 01 agosto 2022

Un campo mobile di alta pressione manterrà elevata la linea di geopotenziale su tutto il territorio peninsulare e di conseguenza dominerà maggiormente la stabilità.
Qualche annuvolamento orografico potrà insistere sulle aree montuose della Sardegna e localmente sul comparto alpino/prealpino ma senza fenomeni di forte intensità.
In serata un’onda corta depressionaria in quota attraverserà l’Europa centrale, collocandosi in parte sull’arco alpino orientale con rischi di annuvolamenti e qualche sporadico temporale.
I fenomeni saranno pur sempre rapidi e più intensi Oltralpe dove sarà valido invece un livello 1 per grandine, pioggia e raffiche di vento.

Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di lunedì 01 agosto 2022.

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SEGNALAZIONI – STORM REPORT

Emessa domenica 31 luglio 2022 alle ore 18:00 UTC

Previsore: ROTUNNO

Outlook prima parte estate 2022

PREMESSA

La primavera 2022 è trascorsa con un regime di tempo molto secco, soprattutto al centro nord. La parte iniziale ha subito una sorta di reversal pattern rispetto a quello invernale, dovuto ad un warming stratosferico di tipo major a fine febbraio che ha riversato i suoi effetti in marzo sull’Europa meridionale e centrale, attraverso un corridoio di aria fredda proveniente dalla Russia continentale.
Nel mese di aprile è continuato l’effetto pregresso di tale configurazione, congiuntamente ad un Final Warming di tipo early. Nell’ultimo mese vi è stata una prima parte con un leggero rientro del clima siccitoso al centro e in misura minore al nord est. Nella seconda parte vi è stato invece un anticipo della stagione estiva, con clima caldo e secco sulla penisola; molto caldo interrotto da temporali sulla pianura Padana nell’ultima decade.
La Nina continua il suo lungo episodio oramai al suo terzo anno. Attualmente osserviamo un’anomalia di temperatura superficiale in Pacifico tropicale molto negativa ad est che si affievolisce spostandosi verso l’Indonesia, congiuntamente all’avanzare verso est di acque più calde del normale sotto la superficie. Per questo motivo le chance di Nada sono molto vicine a quelle de La Nina a fine estate e nel mese di settembre. La porzione dell’Oceano pacifico dove è inibita la convezione si sta spostando lentamente verso il continente marittimo ( Figura 1) mentre le aree di massima convezione sono relative a MJO7 e 8 cioè in area pacifica

Nella prima parte dell’estate questa situazione tende a favorire il distacco di blocchi alla circolazione zonale che dal nord America si spostano verso la Groenlandia e per contrasto a favorire un’area depressionaria sul medio Atlantico. Questa situazione è in linea con le SSTA atlantiche che presentano un dipolo zonale con acque che tra aprile e maggio si sono raffreddate tra Irlanda e Terranova e invece si sono riscaldate tra Gibilterra e la Florida ( Figura 2).

Gli altri indici di natura tropicale oceanica che interessano in vista della prossima estate europea sono l’AMM e l’IOD, gli unici due contigui all’Africa che hanno subito una netta variazione in primavera. L’Indian Ocean Dipole (IOD) dopo una fine inverno debolmente positivo ora torna ad essere consistente con la Nina, cioè con acque più calde della media che contornano Indonesia e nord Australia e più fredde a ridosso dell’Africa orientale.
L’Atlantic Meridional Mode (AMM) è passato con segno negativo in primavera dopo un inverno positivo. Quest’ultimo indice è in linea con il 2012. Se consideriamo il riflesso dell’AMM attuale con anomalia negativa su Capo Verde sul monsone occidentale del golfo di Guinea, l’ITCZ in ovest africa è previsto essere sostanzialmente in media nella prima parte dell’estate, eccetto per impennate nella porzione più estrema occidentale, Senegal e Mauritania. La dinamica che vede blocchi ad ovest della penisola con rotazione dell’asse nord-est / sud-ovest sarà favorita sotto questo aspetto. L’ITCZ ad est è previsto essere molto basso di latitudine per l’azione congiunta di IOD- e venti secchi dal deserto a nord est tra Etiopia e Ciad.
Il vortice polare è soggetto ad essere debole in area groenlandese (come detto in precedenza) e il difficile riassorbimento della pregressa area fredda continentale sul nord della Russia e Siberia, almeno in un primo tempo, spinge l’aria stabilizzante più ad est sull’Oceano Artico (Figura 3).

Il quadro descritto vede una coppia di aree depressionarie continentale e atlantica separate da un forte blocco alla circolazione zonale con asse meridiano tra Svalbard e Mar del Nord/Germania. Tuttavia questo blocco non copre latitudini inferiori (Francia, nord Spagna e nord Italia) favorendo il distacco di un’area di instabilità in quota dall’Oceano Atlantico. L’anomalia della prima parte estate 2022 è compatibile con il WR4.

Eventuali fasi assimilabili al WR 1 summer pattern saranno temporanee e ascrivibili agli effetti traslati più marcati della suddetta fase della Madden Julian Oscillation durante la quale maggiore sarà lo sprofondamento della corrente a getto verso le medie latitudine dei meridiani centro occidentali del NordAtlantico. In questo caso si assisterà ad un forcing dinamico del promontorio dell’alta pressione nord africana verso l’Europa occidentale e nord occidentale, passante per Spagna e ovest Francia. Questo pattern sarà probabilmente più presente ad inizio stagione e andrà via via perdendo d’importanza col passare delle settimane, complice un graduale calo dell’intensità della convezione tropicale.

PROSPETTIVE

Con tali premesse, dati gli scarsi contributi di correnti umide di matrice oceanica verso l’Europa centrale e meridionale dovuti all’alternanza di ATR (Atlantic Ridge) e/o blocking e di correnti mediamente zonali ad alta latitudine mediamente oltre i 55/60°N con ritornante di aria temporaneamente instabile verso l’Europa centro orientale, si prevedono fasi contrassegnate da un clima caldo (ben al di sopra delle medie del periodo) torrido sull’Europa e Mediterraneo centrale, alternate alla discesa di linee di instabilità associate a rovesci e temporali a ridosso delle Alpi centro orientali, e dell’Appennino centrale sconfinanti occasionalmente nelle aree pianeggianti del nord e sulle regioni del medio ed alto versante adriatico.
Data la radice dinamica occidentale, le onde di calore dovrebbero risultare più insistenti sulle aree tirreniche, pur colpendo in modo anche piuttosto intenso il resto delle regioni nei momenti di piegamento ad est della struttura.

Dalla parte finale del mese di giugno si dovrebbe assistere ad un debole e graduale mutamento verso un WR4 più statico. In un siffatto pattern, il promontorio dinamico dovrebbe seguitare ad interessare maggiormente la parte centro-occidentale del continente, con anomalie di geopotenziali positive anche sul Nord Europa. Temporanei deboli rinforzi del getto subtropicale potrebbero portare a rapidi tagli della radice subtropicale, con fugaci ingressi di aria più fresca ed instabile da ovest sul mediterraneo centrale.
Anche in questa fase le zone più a rischio, per quanto riguarda le anomalie termiche più rilevanti, dovrebbero risultare quelle occidentali, mentre gli ingressi instabili da ovest, in un contesto mediamente molto caldo, potrebbero portare a fenomeni violenti sulle pianure del Nord.

 

Previsione fenomeni temporaleschi per giovedì 02 giugno 2022

Permane un debole afflusso d’aria fredda in quota, da ovest verso est, a nord delle Alpi come conseguenza di una saccatura in transito sul centro-nord Europa. Esso potrà generare instabilità essenzialmente sulla fascia alpina e prealpina per un moderato calo dei geopotenziali in quota, con due fasi, una mattutina e una pomeridiana, e per il riscaldamento dei bassi strati. Potranno quindi innescarsi celle temporalesche sparse e intermittenti associate a forti ma brevi rovesci e locali grandinate con chicchi di piccole o al più medie dimensioni. I temporali saranno ad innesco principalmente orografico e legati al gradiente termico verticale, tuttavia occorre considerare un lieve rinforzo del getto occidentale ad alta quota che potrà temporaneamente incrementare i parametri di windshear (in genere speed), Sulle Alpi settentrionali saranno possibili fenomeni localmente più intensi con anche raffiche di vento convettive. I fenomeni potranno localmente sconfinare nelle pianure limitrofe, in particolare quelle del Veneto e del Friuli. In generale varrà un livello 0 sulle zone indicate, con qualche isolato fenomeno al limite del livello 1. Sul resto del dominio di previsione l’azione stabilizzante di un promontorio anticiclonico di origine sub-tropicale in quota favorirà assenza di attività convettiva.

Emessa mercoledì 01 giugno 2022 alle ore 18:00 UTC

Previsore: RANDI

Previsione fenomeni temporaleschi per lunedì 02 maggio 2022

La blanda circolazione ciclonica arrivata tra sabato e domenica sui settori settentrionali del nostro dominio di previsione scivolerà rapida verso la Grecia. In quota sarà accompagnata da un minimo termico in fase di riassorbimento (-23/-24°C a 500 hPa) associato a una debole rotazione ciclonica dei venti. La saccatura sarà inserita in un’atmosfera prevalentemente secca, seppur il nucleo della senescente goccia fredda presenterà ancora delle aree più umide. L’interazione con l’orografia del territorio favorirà lo sviluppo di convezione (LI <-2 °C), la quale sarà accentuata anche dal soleggiamento diurno e dalla massa d’aria fredda in quota. I temporali si presenteranno sotto forma di cella singola o piccoli groppi. Un’altra caratteristica di questi ultimi sarà il loro lento moto. Ciò potrà determinare accumuli estremamente irregolari anche tra due località a pochi chilometri di distanza.

Un livello 0 per piogge e grandinate (possibili accumuli) è stato emesso per buona parte dell’Appennino. Lungo le coste meridionali del Mar Tirreno e su quelle Adriatiche all’interno del livello 0, quest’ultimo varrà anche per trombe marine (CAPE 0-3 km > 150 J/kg soprattutto tra Basso Adriatico e Mar ionio Settentrionale).

Sulle Alpi e su Croazia Settentrionale e Slovenia un livello 0 è stato emesso per precipitazioni.

 

Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di lunedì 02 maggio 2022

COME LEGGERE LA PREVISIONE  

LEGENDA ABBREVIAZIONI  

SEGNALAZIONI – STORM REPORT

Emessa domenica 01 aprile alle ore 20:00 UTC

Previsore: CARPENTARI

Previsione fenomeni temporaleschi 02 aprile 2022

Un vortice ciclonico stazionerà sull’Italia causando diffuse condizioni di instabilità. Il vortice sarà associato ad aria molto fredda in quota, mentre al suolo sarà presente un minimo depressionario sul Mar Ligure in spostamento verso l’alto Tirreno. Sul Sud Italia in quota sarà collocato un massimo del getto polare (80 m/s a 300 hPa), con forte divergenza del vento in quota tra Sud e Centro Italia.

La massa d’aria al suolo sarà fresca e per tale motivo l’instabilità sarà contenuta (<500 J/kg). Tuttavia il setup sinottico precedentemente descritto è favorevole allo sviluppo di numerosi temporali su tutte le regioni bagnate dal Mar Tirreno. I temporali potranno svilupparsi per tutto il giorno e causare grandinate anche abbondanti, seppur con chicchi di piccole dimensioni (< 2 cm). Inoltre è possibile la formazione di vortici effimeri (funnel cloud, trombe marine, landspouts) tra Lazio e Campania, dove le condizioni di shear di basso livello sono buone e dove ci sono le migliori condizioni di sollevamento dinamico (divergenza in quota, sollevamento orografico e convergenze di venti). Tra Lazio e Campania il setup è prossimo ad un livello 1: si è preferito non emetterlo solo perchè i valori di CAPE/Lifted Index saranno molto contenuti. I rischi legati a piogge e raffiche di vento convettive sono valutati sostanzialente nulli.

Qualche debole temporale è possibile anche sul Salento, nonchè verso sera tra Romagna e Marche, quando rientrerà aria instabile dall’Adriatico verso la terraferma.

Su Pianura Padana e Alpi non sono previsti temporali perchè l’aria fredda qua entrata il giorno precedente al suolo dovrebbe inibire i moti convettivi.

Emessa venerdì 1 aprile 2022 alle ore 19:50 UTC.

Previsore: DE MARTIN

Previsione fenomeni temporaleschi per mercoledì 02 marzo 2022

L’allontanamento verso est di una sacca d’aria fredda in quota consentirà all’alta pressione e all’associata aria stabile di tornare a prevalere sul nostro Paese. Nonostante questo, specie in mattinata correnti fredde di provenienza settentrionale associate al lato posteriore della sacca potranno generare debole convezione sulle regioni dell’Italia meridionale. La convezione potrà al più generare precipitazioni solide (principalmente graupel e neve sui rilievi) e isolati fenomeni vorticosi in mare. I fenomeni andranno gradualmente diminuendo con il passare delle ore.

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