Previsione fenomeni temporaleschi per lunedì 2 giugno 2025

Previsione valida dalle ore 00 alle ore 24UTC di lunedì 2 giugno 2025

L’Italia centrale e meridionale è interessata dalla rimonta di un anticiclone di matrice subtropicale, il quale continuerà ad apportare condizioni di prevalente stabilità.

Al Nord Italia invece l’afflusso di correnti sud-occidentali più umide ed instabili determinate da una saccatura tra l’Europa centrale e la Penisola Iberica favorirà, a partire da Alpi, Prealpi e pianure prospicienti, un aumento dell’instabilità atmosferica, specie tra pomeriggio e sera. Sono infatti attesi rovesci e temporali anche forti, a cui sarà associato come principale rischio quello di precipitazioni localmente eccessive e per tale ragione è stato emesso un livello 1 di pericolosità. Non si esclude inoltre la genesi di una/due supercelle tra Torinese, Vercellese, Biellese e Novarese, in sconfinamento fin sul Varesotto/Milanese in serata con la possibilità di grandinate anche di piccole-medie dimensioni e forti raffiche di vento di natura convettiva.

Infine sarà possibile, seppur con basso rischio, qualche isolato rovescio temporalesco sull’Appennino lucano e abruzzese.

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Autori: CIMMINO / CARLON

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Previsione fenomeni temporaleschi per domenica 02 febbraio 2025

Nei giorni scorsi, una bassa pressione si è isolata tra il Nord Africa e il Mediterraneo centrale, portando aria molto umida verso il Tirreno, il Canale di Sardegna, il Mar di Sicilia e il Mar Ionio.

Da domenica, il movimento di questa perturbazione verso E-NE intensificherà i contrasti termici in atmosfera sul Mediterraneo centrale e sulle regioni meridionali italiane. Ciò favorirà l’arrivo di correnti più calde e umide nei bassi strati, accompagnate da venti in rinforzo in quota. Le condizioni saranno favorevoli allo sviluppo di temporali forti.

Tuttavia, la presenza di polvere sahariana potrebbe influenzare la formazione dei fenomeni, riducendo in parte il rischio di grandine, ma aumentando quello di piogge intense e downburst. Potrebbero formarsi temporali con caratteristiche supercellulari tra la Sicilia e il sud della Calabria, con la possibilità di trombe d’aria nelle prime fasi di sviluppo, dove è stato emesso un livello di pericolosità 2. Le aree più esposte al rischio includono l’Agrigentino, il Siracusano, la Piana di Catania e le Isole Eolie.

Durante la notte tra sabato e domenica, le piogge più intense si concentreranno sulla Sardegna sud-orientale, mentre tra domenica e lunedì si potrebbe sviluppare una seconda circolazione depressionaria più debole tra la Sila e il Golfo di Taranto, portando piogge e temporali anche su Basilicata e Salento fino a domenica sera in un livello 1.

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SEGNALAZIONI – STORM REPORT

Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di domenica 02 febbraio 2025

Emessa sabato 01 gennaio 2025 alle ore 21:40 UTC

Previsore: ROTUNNO

Previsione fenomeni temporaleschi per giovedì 02 gennaio 2025

L’approssimarsi di una vasta saccatura in quota di provenienza nord-atlantica, tenderà a provocare un aumento della nuvolosità a partire dalle regioni settentrionali e tirreniche laddove si avranno precipitazioni intermittenti, in particolare sui rilievi esposti ai flussi sud-occidentali, ma generalmente prodotte da nuvolosità stratiforme, per cui non sono attesi fenomeni temporaleschi.

Emessa mercoledì 01 gennaio 2025 alle ore 17:00 UTC

Previsore: RANDI

Previsione fenomeni temporaleschi per mercoledì 02 ottobre 2024

Un asse di saccatura in quota raggiunge l’Italia, generando un minimo di pressione al suolo sottovento alle Alpi. Questo porterà diffusa instabilità atmosferica sulle regioni del nord, interessando marginalmente anche il centro e le regioni tirreniche meridionali. Un livello 2 è stato emesso sul Friuli-Venezia Giulia orientale per piogge intense persistenti e raffiche di vento senza escludere fenomeni vorticosi sulla costa e in mare, circondato da un livello 1 sul nordest per i medesimi rischi. Un secondo livello 1 per nubifragi e trombe marine sul Golfo di Genova viene emesso per parti di Liguria, Appennino ed Emilia. Un più ampio livello 0 è stato infine emesso per il restante centro (lato tirrenico) e nord così come per Corsica e Sardegna settentrionale per possibilità di locali nubifragi e raffiche di vento.

Bollettino completo al sito di PRETEMP

Previsione fenomeni temporaleschi 02 settembre 2024

Nel corso della giornata di lunedì, il transito di un blando cavo d’onda proveniente da ovest determinerà un aumento dell’instabilità, in particolare nelle regioni del Centro-Nord. Già dal mattino sono previsti dei temporali generalmente non forti sulle Alpi piemontesi, con possibili sconfinamenti alle vicine pianure. Non sono da escludere dei fenomeni anche sulle Prealpi lombarde. Qualche temporale non forte si formerà anche sul Mar Ligure, con possibile interessamento del Levante Ligure e dell’Alta Toscana dove non è da escludere la formazione di qualche waterspout.

Nel pomeriggio si formeranno frequenti temporali sulla catena alpina e appenninica, in particolare sull’Appennino centro-settentrionale. I temporali potranno poi propagarsi in pianura su basso Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia orientale e Veneto centro-occidentale e verso le aree costiere marchigiane. In queste zone è stato emesso un livello 1 di pericolosità per temporali localmente di forte intensità associati a grandine di piccole-medie dimensioni, piogge intense concentrate e qualche raffica di vento lineare.

Un più ampio livello 0 viene emesso sul resto del Centro-Nord, Sardegna centro-orientale, Salento, Appennino Meridionale e Sicilia interna per possibili temporali localizzati che non dovrebbero causare criticità.

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Emessa domenica 2 settembre 2024 alle ore 15.00 UTC

Previsore: NIGRO/TONNINI/DE MARTIN

Previsione fenomeni temporaleschi 02 agosto 2024

Un’onda corta più decisa rispetto a quella transitata nella giornata precedente causerà un’instabilizzazione atmosferica nel pomeriggio-sera prima sulle Alpi Orientali e Appennino Settrentrionale e poi anche sulle pianure del Nord-Est. Un’afflusso di aria più fresca anche nei bassi strati da Nord favorirà l’innesco della convezione sulle pianure.

Sono attesi temporali localmente forti già sulle fascia alpina e appennica, con qualche grandinata di piccole-medie dimensioni e forti rovesci. In seguito, è probabile lo sviluppo di qualche supercella e QLCS sulle pianure di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Tuttavia, c’è da menzionare che alcuni modelli ad area limitata faticano a sviluppare celle organizzate in aperta pianura. Dunque, c’è dell’incertezza sull’effettivo sviluppo di temporali forti sulle pianure di Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, anche se si ritiene più probabile lo scenario in cui questi si andranno a sviluppare e per questo si è deciso di emettere un livello 2.

I temporali potranno essere associati a grandinate, forti raffiche di vento e intensi rovesci. Rispetto al giorno precedente si ritiene più alta la pericolosità per grandine di medio-grosse dimensioni e più bassa quella per estese raffiche di vento intense. La probabilità di tornado è bassa, ma non nulla lungo la convergenza con lo Scirocco tra Veneto e Romagna.

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Emessa giovedì 1 agosto 2024 alle ore 20:30 UTC

Previsore: DE MARTIN

 

PREVISIONE FENOMENI TEMPORALESCHI PER MARTEDI’ 2 LUGLIO 2024

Un fronte freddo transita sull’Europa centro-orientale e sull’Italia, specie centro-meridionale adriatica, passa un asse di saccatura che, assieme allo sviluppo di un minimo di bassa pressione sull’Adriatico meridionale e ad una intrusione di aria stratosferica, daranno il via allo sviluppo di convezione profonda già dalle prime ore di martedì. Poiché i temporali saranno inseriti in un contesto termodinamico piuttosto favorevole allo sviluppo di fenomeni intensi, è stato deciso di emettere un livello 2 di pericolosità per grandine fino a grosse dimensioni, forti piogge e raffiche di vento soprattutto per quanto riguarda la regione Puglia e la costa balcanica.
Nelle aree limitrofe il livello 1 vale per i soliti fenomeni ma con probabilità minori.
Un altro livello 1 per precipitazioni è stato posto tra Veneto e Lombardia sullo scadere della previsione.

 

Emessa lunedì 1 luglio 2024 alle ore 19:30 UTC

Previsore: CERAGIOLI

 

PREVISIONE COMPLETA SU PRETEMP

Previsione temporali per domenica 02 giugno 2024

Una depressione atmosferica continua a influenzare le condizioni meteorologiche tra la Francia e la Germania, causando instabilità anche in Italia. Nelle prossime ore, si formerà una nuova area di bassa pressione che si sposterà dal Golfo del Leone verso la Corsica e il Mar Tirreno, aumentando la ventilazione e l’instabilità, con possibilità di temporali forti. Sulla Puglia settentrionale e nelle regioni del nord Italia, l’irraggiamento diurno e l’orografia locale favoriranno la formazione di temporali all’ingresso dell’aria più fresca, locali celle temporalesche potranno risultare anche intense, con possibili grandinate di rilievo fino ai 5 cm di diametro e tornado in un livello 1 sulla Puglia. Le regioni del nord Italia, in particolare l’Emilia-Romagna e la Pianura Padana, vedranno un aumento dell’instabilità con temporali organizzati e possibilità di grandine (≥2-3 cm) e nubifragi.

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SEGNALAZIONI – STORM REPORT

Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di domenica 02 giugno 2024

Emessa sabato 01 giugno 2024 alle ore 18.30 UTC

Previsore: ROTUNNO / BELLOTTI

Outlook Estate 2024 – Prima parte

PREMESSA

La stagione primaverile ha visto un sostanziale cambio di pattern iniziato a metà del mese di marzo in concomitanza del Major Warming stratosferico, il cui effetto sulla circolazione troposferica si è manifestato attraverso la dislocazione di nuclei freddi alle latitudini intermedie, tra cui un blocco di aria fredda sul Nord-Est europeo ed una circolazione secondaria di derivazione nord pacifica estesa fino all’Oceano Atlantico (ben descritta dalla negatività degli indici NAO e PNA). Questa circolazione si è prolungata fino ad oggi grazie al Final Warming intercorso a distanza di circa un mese dall’evento major, che ha contribuito a dare nuova linfa al pattern.

Riguardo all’ENSO, il veloce rientro verso valori neutri al momento non ha avuto effetti sostanziali in troposfera, con una circolazione atmosferica che ha palesato gli effetti residuali del regime di El Niño con il mantenimento di una buona tensione zonale sul comparto Atlantico. Il mese di Maggio è infatti stato caratterizzato da una doppia azione sul nostro comparto, con il ramo occidentale ben supportato dal jet stream presente in Atlantico ed una circolazione orientale supportata dagli effetti del Final Warming. Le SSTA atlantiche hanno in buona parte risentito dell’effetto della corrente fredda in uscita dal continente nord americano soprattutto ad inizio del mese di maggio, con una fascia di anomalie negative alle medie latitudini (tripolo da NAO-).

Tutto ciò ha avuto come effetto la rimozione di un longevo Atlantic Ridge (ATR) ad opera delle correnti atlantiche, molto efficaci nel portare un periodo particolarmente piovoso in Europa. Questo nuovo tipo di pattern, che possiamo descrivere attraverso un blocco alla circolazione sul nord Europa in concomitanza ad una NAO negativa, ha prodotto un forte gradiente di accumuli precipitativi tra il nord e il sud dell’Italia; con l’avanzamento della stagione tale gradiente si è riflesso anche sulle temperature superficiali, difatti ad un’anomalia di precipitazioni piuttosto marcata sul nord Italia si è contrapposta una fase piuttosto siccitosa e calda al Sud. La zona tropicale atlantica si mantiene su valori positivi; nella seconda parte di maggio la parte occidentale, comprendente il Mare delle Antille e il Golfo del Messico (Western Hemisphere Warm Pool, WHWP), e diventata più calda del suo corrispettivo sulla parte orientale (Tropical North Atlantic index, TNA). L’Indian Ocean Dipole (IOD) si mantiene su valori positivi. Le proiezioni attuali sullo stato futuro dell’ENSO sono oggi orientate verso un segnale neutro/negativo, e non nettamente negativo come le proiezioni precedenti.

 

ANALISI

L’impronta della stagione primaverile su quella estiva non appare immediatamente rimovibile, principalmente in virtù della disposizione delle SSTA atlantiche; l’anomalia negativa alle latitudini intermedie si è ridotta, fino ad annullarsi nella parte centrale dell’oceano.

Le anomalie oceaniche nell’Oceano Indiano associate all’IOD+ impattano solo indirettamente in Oceano Atlantico, mentre favoriscono l’intensificarsi dell’alta subtropicale sull’Africa nord-orientale e sul Mediterraneo orientale per l’innalzamento abnorme dell’ITCZ sul Medio Oriente. Questo a sua volta attiva una circolazione calda e secca dall’Africa nord-occidentale verso il Mediterraneo centro meridionale, i Balcani e l’Europa orientale.

Per quanto concerne il mese entrante, oltre al “segnale di fondo” che ha caratterizzato la primavera ormai al termine bisogna considerare la presenza di un segnale emergente ad alta frequenza. Il segnale di fondo è caratterizzato dall’inerzia circolatoria imposta, come detto in premessa, da due fattori principali:

– I “residui” di una corrente medio atlantica molto umida, effetto della trasmissione nel nord Atlantico dello status ENSO positivo ormai volto al termine;
– Gli effetti in troposfera di un riscaldamento dinamico della stratosfera durante il mese di marzo e del successivo Final Warming.

Il primo dei due fattori sarà in progressivo esaurimento per la decadenza nella trasmissione del segnale ENSO positivo e per l’incedere stagionale, con le fasce altopressorie che tenderanno fisiologicamente ad innalzarsi influenzando la traiettoria e l’intensità della corrente a getto durante il trimestre estivo. Il secondo fattore è responsabile del contributo di aria fresca che attualmente scende verso l’Europa centrale dalle latitudini settentrionali dell’Atlantico e dal Nord Europa.

Il segnale emergente consiste nei possibili effetti trasmessi lungo l’Oceano Pacifico dall’emersione e spostamento di un’onda di Kelvin, che dovrebbe far traslare i centri di massima convezione tropico-equatoriali verso i meridiani centro occidentali del Pacifico (equivalenti ad una fase 6/7 della MJO). Questo effetto si esprime subito nella forte intensificazione della corrente a getto subpolare pacifica e nella marcata positivizzazione del PNA rispetto ai valori molto negativi fin qui registrati.

Gli effetti di questa trasmissione d’onda potrebbero essere visibili anche nel comparto atlantico verso la fine della prima decade del mese di Giugno, quando dapprima verranno rimossi i blocchi precedenti (wave breaking), in particolare modo quello nel centro ovest Atlantico, mantenuti da uno stato inerziale della corrente a getto attorno ai 50/60°N, quindi si avrà una distensione zonale in direzione dell’Europa centrale (con inversione del gradiente sull’Europa meridionale in una sorta di temporaneo pattern WR4) e, infine, potrebbe aver luogo una nuova fase ondulatoria nel centro est Atlantico, con un cavo d’onda in avvicinamento verso Spagna, Portogallo e nord Italia il quale darà adito ad una nuova fase umida/instabile ad appannaggio soprattutto della parte occidentale del continente europeo.

In questo ambito è invece molto probabile il rinforzo di un’onda calda stabilizzante con focus sull’Europa orientale e sul Medio Oriente fino al Mediterraneo orientale, con possibili effetti più evidenti verso il sud Italia.

 

PROIEZIONI PER IL MESE DI GIUGNO E LA PRIMA PARTE DI LUGLIO

L’avvio del primo mese estivo vedrà la prosecuzione del pattern in essere, con il Mediterraneo centrale alla prese con una saccatura alimentata da aria fresca proveniente dal Nord Atlantico; le condizioni saranno marcatamente instabili al Nord Italia e gradatamente più stabili procedendo verso Sud.

La traslazione del nucleo freddo Nord atlantico verso la zona scandinava farà sì che la stessa tenda ad allungarsi progressivamente verso Sud-Ovest, andando ad agganciare una zona depressa su Iberia- Est Atlantico, attivando una risposta altopressoria di matrice continentale Africana verso il Mediterraneo centrale.

Successivamente, attorno a metà mese, dovremmo assistere ad una nuova distensione del getto con aria stabile che dall’Oceano Atlantico andrebbe gradualmente a sostituire l’aria calda di matrice africana preesistente sul nostro comparto; tuttavia, al graduale decremento di GPT ed isoterme in quota potrebbe non corrispondere un efficace ricambio d’aria al suolo, con le giornate che potrebbero mantenersi particolarmente afose con tassi di umidità elevati nelle aree interne ed in Pianura Padana. Diversamente, sulle coste si attiveranno brezze diurne vivaci, stanti le temperature ancora non particolarmente elevate del mare.

La dinamica circolatoria in essere dovrebbe tendenzialmente proseguire a cavallo tra la seconda e la terza decade di Giugno, in quanto la buona vivacità del getto dovrebbe essere agevolata dalla disposizione delle SSTA in Atlantico. In questo contesto è lecito attendersi un abbassamento del getto sull’Europa centrale, con il possibile transito di qualche fronte atlantico su Germania, Francia, Austria e Nord Italia. Sempre decisamente più stabili e calde le condizioni meteorologiche sul Sud Italia, Balcani ed est Europa.

Tale circolazione dovrebbe protrarsi fino alla fine del mese, anche se si cominceranno a manifestare i segnali premonitori di quello che dovrebbe essere regime prevalente per il mese di Luglio, con un graduale indebolimento del jet stream atlantico ed un contestuale innalzamento delle fasce tropicali sul Nord Africa, che andranno ad opporsi via via con maggior vigore alla corrente a getto. Ci attendiamo pertanto una crescente difficoltà dei fronti instabili ad entrare franchi sull’Europa, ed il consolidamento di un’area stabile che dall’est Europa-Balcani dovrebbe espandersi verso Ovest, andando così a concretizzare il passaggio di testimone verso un WR3 che pare essere il regime prevalente per la prima parte di Luglio. Queste modifiche porteranno quindi a condizioni meteorologiche più calde e stabili, anche sulle regioni settentrionali; in questo contesto non è escludibile a priori il transito di gocce “fresche” dal Nord-Ovest europeo sulle nostre regioni come esito di piccoli “strappi” nel getto, ma ad oggi questa possibilità appare minoritaria.

Riassumendo, ad un Giugno piuttosto dinamico, specialmente al Nord Italia, dovrebbe seguire una prima metà di Luglio decisamente stabile e calda sull’intera penisola.

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