Toscana: Gennaio 2012 – Statistica e Cronaca

Nella Regione Toscana le stazioni considerate nell’analisi sono 40, anche se seguendo i nostri canoni di validità possono essere considerate valide solo 13 stazioni per la temperatura e 14 stazioni per la pluviometria. Le stazioni toscane trasmettono dati dal 2003, pertanto verrà eseguito un confronto tra la media 2003-2011 e il Gennaio 2012.

Grafico1T

Come possiamo esaminare dal grafico relativo ai profili termici constatiamo come per quanto riguarda temperature minime e medie il mese sia risultato più freddo, di +2.8°C per quanto riguarda le minime, di +1.4°C per le temperature medie e lievemente più alte per quanto riguarda le temperature massime. Questo può essere spiegato dal predominio anticiclonico con frequenti inversioni termiche al mattino, ma con massime che sono risultate spesso sopra i valori medi mensili.

Riepilogo delle differenze tra i parametri:
Media T minime -2.8°C
Media T medie – 1,4,°C
Media T massime + 0,7°C
Estremo minimo -7,8°C
Estremo massimo +16,9°C

Grafico2T

Analizzando le stazioni valide, vediamo come la media più bassa delle minime sia stata registrata a Pratovecchio con -2,8°C, mentre la località con la temperatura media delle massime più alta spetta alla stazione di Roselle con +14,0°C.
Il picco di temperatura massima della regione è stato registrato a Roselle con +16,9°C, mentre il picco della minima di -7,8°C è stato registrato a Pratovecchio.

Grafico3T

Passiamo ai dati relativi alle precipitazioni: questo Gennaio sicuramente rispetta il trend prospettato nell'anno precedente risultando siccitoso. Una media di 23,7 mm contro i 109,5 mm della media precedente, con un’evidente riduzione del numero dei giorni con precipitazioni; a margine, anche l'evento più significativo in termini di quantitativo si ferma a 30,2 mm contro il record precedente di 63,2 mm.

Grafico4T

Rosignano Solvay (LI) questo mese ha registrato un accumulo complessivo di 44,8 (anche se in un sol giorno ha avuto l'accumulo record mensile con 30,8 mm) seguita da Loro Ciuffena (AR) con 38 mm. In questa stima pluviometrica come ben evidenziato dalla cronaca va tenuto conto della giornata del 31 Gennaio quando si sono realizzate le prime nevicate che sono poi continuate nei giorni successivi.

Grafico5T

Dal grafico dell'andamento annuale possiamo vedere che il 2012 evidenzia per quanto riguarda le massime un andamento altalenante col 2004 che a livello di medie delle temperature massime risulta il più caldo.
Questo gennaio risalta invece per le temperature minime che, pur non registrando grandi record, hanno avuto una media minima record, paragonabile al solo 2005.

Grafico6T

Il dato pluviometrico nel confronto pluriennale evidenzia infine che la tendenza ad un Gennaio siccitoso inizia già dal 2009, con dati in costante diminuzione. Questo mese poi ha registrato il record medio minimo di precipitazioni dal 2003 ad oggi.

Infine uno sguardo complessivo ai dati estremi registrati in regione già commentati in precedenza analizzando i singoli grafici.

Tabella1T

CRONACA METEO

1-5 Gennaio: i primi giorni di gennaio passano senza grossi sussulti: brevi precipitazioni il 2 Gennaio, minime mattutine piuttosto rigide, a parte la giornata del 2 Gennaio, il notevole calo barometrico con pressione che scende a 994 hPa partendo da oltre 1017 il 5 Gennaio.

6 Gennaio: giornata ventosa con punte di oltre 100 km/h sulla costa massese e superati i 120 km/h sui crinali appenninici. Nelle pedemontane prima si assiste ad un notevole abbassamento delle temperature minime, poi a causa del favonio un’impennata delle massime con temperature attorno ai +12 °C.

7-10 Gennaio: minime invernali, che nelle zone interne pianeggianti vanno sotto lo 0° C come ad esempio a Monsummano, con -2.4°C  o a Castelmartini  -4,7°C; le massime invece superano i +10°C. Brinate estese il 9 Gennaio e riferita addirittura galaverna a Campi Bisenzio.

Figura1T

Brina sulla spiaggia di Pietrasanta. Pubblicata dall' utente Skiri

10-11 Gennaio: inversione termica anche questa mattina con una temperatura segnalata all’Abetone di +2°C mentre in valle si ripetono le brinate. Nessuna fenomenologia e massime intorno ai +12 °C

12 Gennaio: cieli coperti e massime che stavolta restano basse intorno ai +10°C. Nessun fenomeno segnalato.

13 Gennaio: libeccio in entrata e minime che salgono improvvisamente. A Prato ad esempio la minima registrata è di +9°C.

14-15 Gennaio: si riprende sulla falsa riga dei giorni precedenti, con possenti inversioni termiche e conseguenti gelate in pianura e temperature sopra lo zero già in bassa collina. Nelle zone interne dell’aretino raggiunti anche i -7°C. Continua l’assenza di fenomenologia .

16-18 Gennaio: stessa falsa riga dei due giorni precedenti, quindi gelate mattutine (vicino a San Gimignano toccati -9,3°C) e massime gradevoli grazie al tempo soleggiato, con nessun fenomeno di rilievo. In questo periodo le minime mattutine davvero notevoli permettono anche di assistere ad un fenomeno alquanto raro, ovvero il ghiaccio sull’Arno.

19 Gennaio: minime più elevate a causa della copertura nuvolosa, ma pur sempre sotto zero in pianura. Si segnalano pioviggini in serata. In un mese privo di eventi anche questo fa notizia.

20 Gennaio: le precipitazioni in nottata interessano solo la Toscana centro-settentrionale, come ben evidenzia l’immagine satellitare. Tuttavia non vengono segnalati nuovi fenomeni durante al giornata.

Figura2T
Toscana meridionale saltata a causa per l'ombra imposta alle correnti occidentali dalla Corsica. Meteopalio

21 Gennaio: nella prima mattina nebbie imperversano sulla piana fiorentina, e temperature che si avvicinano allo 0° almeno nelle zone non urbane.

22-24 Gennaio: giornata dai connotati prettamente primaverili con massime di +16°C. Le temperature permangono alte anche nottetempo, tanto che il giorno successivo le minime risultano sopra la media. Stesse caratteristiche anche per la giornata del 24, anche se in realtà le minime tendono finalmente a diminuire.

25 Gennaio: minime che scendono nuovamente sotto lo zero in pianura. Questo mese al momento risulta assolutamente sopra media, con le massime spesso a due cifre tanto che fa notizia anche una massima di +9°C. In serata le temperature riscendono a picco.

26 Gennaio: minime abbondantemente sotto lo zero e gelate diffuse la mattina
Palazzo del per (AR): Temp min di – 10,6°C
Monterchi (AR): Temp min di – 9,9°C
Montespertoli (FI): Temp min di -8,2°C
Castelmartini Larciano (PT): Temp min di – 6,8°c
San Dalmazio Castelnuovo Val di Cecina (Pi) : Temp min di – 8,7°C
Le minime più basse si sono avute nell'aretino, nel fiorentino e nel pisano.

27 Gennaio: in Toscana cambia poco, ma ormai si profila una drastica inversione di tendenza. Da Est a grandi falcate irrompe aria fredda, ma ancora è presto per definirne il target. A margine si segnala la scossa di terremoto che ha come epicentro Parma e che viene avvertita in buona parte della Toscana.

28-29 Gennaio: le temperature tendono gradualmente a scendere, ma continua l’astinenza da precipitazioni. La tramontana comincia a farsi sentire dal 29 Gennaio.

30 Gennaio: ormai siamo alla vigilia dell’irruzione fredda. Come sempre in queste occasioni per la Toscana regna l’incertezza. Le condizioni per vedere la dama bianca sono da sempre legate a configurazioni bariche particolari e spesso è impossibile far contenti tutti in Toscana. Partono le prime allerte della protezione civile per la giornata del 31 Gennaio quando è comunque prevista neve.

31 Gennaio: le zone sottomonte si svegliano con un effetto favonico, quindi minime in rialzo visto le correnti da Nord-Est. Si parte un po’ ovunque con temperature minime sopra lo zero (ovviamente non in quota) e senza segnalazioni fino a metà giornata. Aprono le danze le segnalazioni da Livorno e da Montelupo e Montecatini, con i primi sfiocchettamenti, mentre a Pisa si tratta di precipitazioni liquide. Si tratta di episodi comunque coreografici senza accumuli se non in media collina dove le temperature sono già sotto lo zero, al contrario della pianura dove a metà giornata le temperature si assestano attorno ai +4°C. Gli effetti coreografici fanno posto ai primi accumuli nel tardo pomeriggio, quando anche le temperature declinano verso gli 0°C. Sono più penalizzate le province meridionali, che per il momento non hanno le condizioni per poter vedere precipitazioni solide visto il richiamo di correnti da Sud-Ovest (ed infatti San Gimignano a pochi km da San Miniato segnala pioggia). Dalla tarda serata cominciano gli accumuli un po’ su tutta la Toscana centro-settentrionale, prima a livello di bassa collina, poi anche in pianura. Ma il bello deve ancora arrivare… La nevicata più convincente a giudicare dalle immagini sembra quella di Lucca. Nevica anche sulla costa in serata, con immagini davvero inusuali ed infatti la costa livornese e la Versilia sono imbiancate.

Figura3T
Duke82 ci delizia con questa immagine dalla spiaggia di Marina di Carrara

Alle 20 sono le province settentrionali (che a parere dei LAM dovevano essere escluse) a parlare di accumuli, mentre altrove le nevicate, pur fitte non consentono accumuli degni di nota. Il vento in rinforzo da est fa pensare essenzialmente ad un immediato futuro con nevicate da sfondamento al più, e al limite di nevicate coreografiche. A risvegliare gli animi ci pensa Giorgioba, che come sempre prezioso ci regala un LAM del tutto imprevisto:

Figura4T
LAM precipitativo per la mezzanotte del 31 Gennaio

Figura5T
LAM precipitativo per le 6 del 1 Febbraio

I giochi sembrano aperti per buona parte della Toscana, fenomeni più importanti sembrano dover interessare le coste e l’immediato entroterra toscano. La bassa Valdarno comincia a muoversi con i primi accumuli documentati da foto, come del resto il pratese. La configurazione barica come al solito non è stata vista correttamente dai modelli, e questo è quello che si presenta in real time:

Figura6T
Configurazione barica al suolo

Praticamente solo Firenze per il momento sembra esclusa dalle precipitazioni nevose, in base alle segnalazioni che arrivano. Alle 22 la situazione si fa davvero “calda” perché da più località viene descritto un blizzard in atto, a Prato come a San Miniato, e cominciano le danze anche per il Sud della regione, anche se per il momento solo in quota di alta collina (Poppi). Dalla costa si spostano dei veri e propri muri di neve con temporali nevosi piuttosto inusuali per la nostra regione, almeno in pianura. Chi avesse voglia di vedere la situazione a Livorno potrebbe vedere questo video relativo alla partita Livorno-Varese: http://www3.varesenews.it/tv/?vid=2975

Credo che fenomeni come questi siano da mettere in videoteca per la violenza dell’evento.

Figura7T
Radar che testimonia la risalita di complessi perturbati sulla provincia di Livorno

Anche le province meridionali cominciano a segnalare accumuli. Ad esempio San Gimignano, anche se in alta collina:

Figura8T
San Gimignano con i primi accumuli. Pli909

Anche nel fiorentino ci sono “isole” fortunate come Impruneta:

Figura9T
Precipitazioni più convincenti e freddo hanno permesso i primi accumuli notturni anche a Impruneta. Luca Baroncini

Il vento da Est entra più deciso: dove nevica si registra un autentica tormenta di neve, sul Monte Cimone al momento -12°C con vento a 53 km/h. Temperatura percepita con il wind chill a ben -25 °C!

1 Febbraio: continua il nowcasting toscano, per cui si continua a far cronaca anche nel mese successivo.

Figura10T

Bella immagine radar che evidenzia la risalita di sistemi perturbati verso il Lazio e la Toscana

Ormai su tutta la piana fiorentina e pisana, sulla costa livornese e sul Valdarno è un autentico show. Resta esclusa da questo evento Pisa, che non vede accumuli. Significativo il commento di Apuano che metto per esteso:

Dopo poco più di 2 anni viene nuovamente riscritta la “storia” nivologica della Riviera Apuana. Evento che, almeno qui sulla costa apuana settentrionale, ha addirittura superato quello di poco più di 2 anni fa (il nevone del 18/19 Dicembre 2009), oltre ovviamente a superare l'evento del 1991 più tutti gli altri eventi nevosi minori! L'evento inoltre è tutt'ora in corso dato che continua a nevicare anche se più debolmente. Ho fatto un sacco di foto e di video per immortalare il fenomeno. Accumuli variabili tra i 7 ed i 10 cm fino in riva al mare! NEVE ininterrotta da ormai quasi 10 ore. A volte debole, a volte sotto forma di rovesci con picchi di snowrate da 24 cm/h. Evento secondo solamente a quello del Gennaio 1985 (dove qui sul mare fece circa 20 cm di neve, nevicando addirittura con temp di -4°C!). Tra le 23:50 circa e le 00:30 circa si sono avuti dei rovesci nevosi di un intensità notevole che in poco tempo hanno fatto salire l'accumulo nevoso al suolo di diversi cm. Successivamente, dopo le 00:30/00:45 la precipitazione nevosa è tornata di intensità debole o tutt'al più moderata. Vegetazione “piegata” sotto il peso della neve (sia gli alberi delle varie pinete cittadine, sia le palme dei viali a mare, sia i semplici cespugli di oleandro lungo le strade). Proprio dalle pinete si potevano udire distintamente dei secchi “CRACK” che accompagnavano appunto la rottura di alcuni rami troppo appesantiti dalla neve (neve che infatti era di tipo abbastanza consistente e pesante, tutt'altro che farinosa). Strade subito ricoperte da diversi cm di manto bianco e ovviamente slittamenti a go go di quasi tutte le auto circolanti (alcuni voluti, altri meno, come ad esempio quelli che finivano contro i paletti o sui marciapiedi ricoperti di neve… ma lasciamo perdere). Se tutta la neve presente al suolo dovesse gelare… addio! Penso però che una parte riesca comunque a fondere prima del gelo. Isolate raffiche di vento scuotono già di tanto in tanto gli alberi facendo franare la neve al suolo.. non so quanta ne resterà domattina, ma soprattutto domani sera.

Al contrario i giochi cominciano ad aprirsi per le province meridionali, quindi senese, aretino e grossetano. Sono inoltre in atto sfiocchettamenti da sfondamento anche nella piana fiorentina-pratese-pistoiese. A giudicare dalle segnalazioni mattutine si varia tra accumuli di 10 cm nelle province di PT, PO e Fi e anche a Livorno (terrazza Mascagni direttamente sul mare!) con punte di circa 25 cm nel Valdarno, ma nel contempo la situazione è in progresso nelle province meridionali; l’aretino orientale, a valutare dalle carte, ne potrebbe avere anche nei prossimi giorni.

Figura11T
San Gimignano imbiancata da circa 20 cm di neve

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Macchina tipo del nivofilo… Accumulo nevoso di 25 cm a San Miniato. Rhcp85

Figura13T
L'albero dei nivofili… Questo è stato piantato ad Empoli. Carnby

Fa clamore anche la testimonianza di METEOPALIO finalmente contento (un  po’ come dire che Leopardi ha scritto una sceneggiatura per un film comico). Ne ha buoni motivi, visto i 25 cm di accumulo con nevicata ancora in atto come testimonia la foto sottostante.

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La panchina tipo che tutti dovrebbero avere in giardino. Meteopalio

Ma anche in provincia di Arezzo fanno sul serio, come dimostra questa sequenza temporale nell’arco di due ore… E continua a nevicare, tanto che in un successivo intervento l’accumulo approssimativamente sale a 60 cm.

Figura15T
20 cm….

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…che passano a  40 cm in appena due ore a Pieve Santo Stefano! Alberto Cecchi

2 Febbraio: In Toscana si assiste a nuove nevicate che interessano le zone pre-appenniniche; una segnalazione arriva addirittura anche da Massa. Pur persistendo per diverse ore, le precipitazioni nevose nella parte settentrionale della regione non hanno comportato disagi e gli accumuli sono stati quantificati al massimo in 1-2 cm grazie alla preesistente neve e alle temperature che si sono mantenute attorno allo 0 anche nelle ore centrali della giornata. Neve coinvolge anche le zone interne della provincia di Pisa e a Livorno, e dal pomeriggio le nevicate sembrano essere anche più convincenti sulla piana fiorentina. A San Gimignano l’accumulo raggiunge ulteriori 5 cm. Nella zona del Chianti accumuli decisamente più interessanti con nevicate in atto.

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San Gimignano sotto un intensa fase della nevicata del 2 Febbraio

Nella zona del Chianti accumuli decisamente più interessanti con nevicate in atto.

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A Lamole, nei pressi di Greve in Chianti, questa è la situazione il 2 Febbraio. Luca Baroncini

Le temperature permangono sotto lo zero per tutta la giornata su buona parte della Toscana, escludendo solo le zone costiere e le isole dell’arcipelago, anche se la forte ventilazione impedisce di misurare minime eccezionali nonostante le termiche favorevoli registrate a 1.500 metri s.l.m..

3 Febbraio: si apre il nowcasting con segnalazioni di nevischio da Campi Bisenzio da Prato e da Poppi. Arrivano anche le prime minime degne di segnalazione come il -6,2°C ottenuto a San Gimignano. Il Buran comincia a farsi sentire sul serio anche in Toscana. Riprende a nevicare anche a Pieve di Santo Stefano che avevamo lasciato due giorni fa con 60 cm. La massima resta sotto lo zero anche a Livorno a confermare un evento epocale. In tarda serata ricomincia a nevicare su Firenze.

4 Febbraio:subito con le minime sotto lo zero anche se la copertura nuvolosa ha impedito di registrare temperature record. Anche al mattino continuano le segnalazioni di sficchettamenti coreografici sulla piana fiorentina.. Il Bisenzio è ghiacciato, con uno scenario che riporta alle menti i ricordi del mitico 1985.

Figura19T
L'inusuale spettacolo del Bisenzio ghiacciato. Ib81

Nevica nuovamente a Borgo San Lorenzo e nelle interne pedemontane. Impressionanti le foto che arrivano da Firenzuola relative agli accumuli degli ultimi giorni.

Figura20T
Nevicate abbondanti sul settore orientale della nostra regione. Turboappennino

5 Febbraio: sulla parte orientale della regione situazione di criticità con nevicate ancora in corso. Sfiocchetta a Borgo San Lorenzo (FI) con temperatura fissata a -6°C. Le massime superano la positività solo in alcune località della costa, anche se per esempio a Livorno la massima è stata di +0,8°C; altrove giornate di gelo.

Albedo fa un riassunto della situazione a questo punto nella sua Prato:
– 5 giorni con precipitazione nevosa, di cui 3 con accumulo (il 31 Gennaio, 1 e 2 Febbraio rispettivamente con 1, 9 e 1 cm. Totale: 11 cm)
– 5 giorni con minime sotto zero
– 2 giorni con massime sotto zero
– 6 giorni con massime sotto i +5°C
– 7 giorni consecutivi di tramontana superiore ai 15 nodi di media (massima raffica 37 nodi alle 19:36 del 1 Febbraio)
– Wind chill mai superiore ai – 7°C negli ultimi 4 giorni

A Poppi la minima è scesa a -7,1°C, a San Gimignano -6,6°C, e continua a nevicare sulla parte orientale dell’aretino toscano con accumuli che superano agevolmente il metro.

Autore:

Analisi Clima
Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Luigi Bellagamba
Cronaca meteo a cura di Luigi Bellagamba

RISPUNTA L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE. MA PER QUANTO?

Diciamolo subito, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio: l’Estate è oramai un ricordo. La rimonta anticiclonica non riuscirà a riportare le temperature sui valori dei giorni scorsi, le minime si manterranno su valori piuttosto bassi e solo nelle ore centrali del giorno riusciremo ad assaporare qualche sensazione dal retrogusto “estiveggiante”, in particolare nelle zone del Nord Italia e del versante tirrenico.

In queste regioni, al riparo dalla coda instabile della goccia fredda (che sposterà il suo centro di azione sulla Grecia), si potrà assaporare il lato più bello di Settembre, con temperature gradevoli e cieli al più sporcati da nubi alte che potrebbero comunque favorire tramonti da cartolina (Settembre è forse il mese che sa offrire i colori migliori).

Figura 1 – Situazione prevista per le ore 8 di Giovedì 22/09 

Figura_1

Nella giornata di venerdì, però, qualcosa cambierà. Il passaggio di una debole saccatura in quota, assieme ai valori di pressione al suolo non troppo elevati (mediamente attorno a 1.015 hPa) ed al flusso di correnti orientali al suolo, provocherà una recrudescenza dell’instabilità.

Figura 2 – Situazione prevista sull’Italia per le ore 20 di Venerdì 23/09

Figura_2

Le zone in cui l’instabilità si farà sentire dovrebbero essere quelle dell’Appennino centro-meridionale, che saranno interessate da temporali nelle ore centrali della giornata, e le coste del versante Adriatico (in particolare Medio e Basso Adriatico), ove sarà possibile lo sviluppo di temporali marittimi durante la notte e nelle prime ore del giorno. Qualche debole temporale si potrebbe sviluppare anche sulle Alpi centro-orientali.

Figura 3 – Precipitazioni previste nel pomeriggio di Venerdì 23/09

Figura_3

Figura 4 – Precipitazioni previste nelle prime ore di Sabato 24/09

Figura_4

La tendenza per domenica e per i primi giorni della settimana seguente vede un tentativo di rinforzo della struttura anticiclonica sul comparto europeo centrale e orientale come risposta alle oscillazioni sempre più decise della corrente a getto in aperto Atlantico.

Una simile evoluzione avrebbe da un lato l’effetto di chiudere nuovamente la porta alle incursioni atlantiche, ma dall’altro lato contribuirebbe a dare nuova linfa all’instabilità marittima sull’Italia meridionale (prima Basso Tirreno, poi Jonio e Basso Adriatico), mentre le regioni centro-settentrionali beneficerebbero maggiormente della copertura esercitata dall’anticiclone europeo.

Figura 5 – Situazione prevista per le ore 02 di Martedì 27/09

Figura_5_rev01

Provando a spingerci ancora più in là, i modelli continuano a mostrare dei movimenti interessanti nel comparto euro-atlantico; verso la fine del mese, i massimi di geopotenziale potrebbero essersi spostati sull’Europa settentrionale, complici i ripetuti affondi in Atlantico… A questo punto si aprirebbero scenari più movimentati per il comparto mediterraneo, ma per avere un quadro dettagliato di quelli che potrebbero essere gli sviluppi nella prima decade di Ottobre vi rimandiamo all’articolo di Andrea Rossi che uscirà nei prossimi giorni.

Luca Bargagna

Il cinque per mille: un piccolo grande contributo!

Anche quest'anno, la nostra Associazione potrà beneficiare delle donazioni del cinque per mille che permette cioè a ciascun contribuente di vincolare il parte della propria Irpef a sostegno di associazioni o enti socialmente rilevanti (onlus, no-profit, ricerca scientifica e sanitaria…).

L'Associazione MeteoNetwork ONLUS è una realtà che in pochi anni ha raggiunto i vertici nazionali del settore e che è in continua ulteriore espansione sia sotto l’aspetto “telematico” (forum, rete di stazioni, contenuti del portale), sia sotto quello “concreto” (convegni, conferenze, pubblicazioni); una realtà che ha avuto la grande fortuna di trovare, fin dalla nascita, Amici, Sostenitori e Simpatizzanti tanto solidali e disponibili, quanto comprensivi e generosi, senza i quali non avremmo sicuramente raggiunto gli attuali livelli. E proprio a Voi, cari Amici, ci rivolgiamo nuovamente, chiedendoVi l’ennesima dimostrazione di affetto e stima che da sempre ci riservate: devolvere il Vostro cinque per mille a MeteoNetwork significherebbe aggiungere un piccolo grande mattoncino alla costruzione di questa nostra “casa virtuale della meteorologia”, con Voi ovviamente condivisa e “coabitata”. Questo è il nostro codice fiscale, da inserire negli spazi della dichiarazione dedicati ed in particolare nel riquadro riservato al sostegno per il volontariato:
03968320964

La meteorologia è una scienza preziosa ed importante, che deve essere approfondita, sostenuta, e divulgata: noi, grazie al Vostro aiuto, stiamo cercando di farlo e ci impegneremo affinché in futuro il nostro sforzo sia ancora più vigoroso ed energico.
Fin da ora ci limitiamo a dirvi un sicuramente riduttivo ma quanto mai sincero “GRAZIE”.

Nasce MeteoNetwork Sicilia!

Ebbene sì, dalla passione che ci accomuna a questa stupenda scienza, dall'amore che nutriamo per la natura, dalla voglia di neve che tanto noi Siciliani andiamo cercando ogni inverno, e dalla voglia di dare un piccolo contributo all'Associazione di Meteonetwork, è nato finalmente il gruppo Sicilia Onlus MNW. Gruppo formato da utenti di ogni età, utenti sparsi per questa bellissima isola, ma con un solo obbiettivo comune, “far conoscere di più questa scienza” che molte volte viene solo trattata per produrre business e non per semplice passione. Con immenso piacere quindi vi annunciamo che da oggi anche la regione più grande d'Italia farà parte di questa stupenda famiglia chiamata MeteoNetwork.

Ciao a tutti!!!

MeteoNetwork con De Agostini e Centro Epson Meteo!

È con grandissima e viva emozione che Vi annunciamo questo eccezionale e quanto mai unico progetto riguardante la nostra Associazione: da oggi infatti (venerdì 22 agosto 2008, ndr) sarà possibile acquistare in tutte le edicole italiane, il primo fascicolo De Agostini appartenente alla collana “Diventa esperto di Meteo e costruisci la tua stazione meteorologica”, curato nelle parti didattiche direttamente dal Centro Epson Meteo e dal nostro Giovanni Tesauro. Tutti i meteo-appassionati avranno così la possibilità, tra le altre cose, di costruirsi autonomamente una stazione meteorologica semi-professionale, la cui attendibilità è stata testata (con interventi nella progettazione di alcune componentistiche, come ad esempio il pluviometro al quale sono stati implementati numerosi accorgimenti per migliori performance di misurazione) proprio dai nostri esperti MeteoNetwork. Non solo si potrà quindi studiare e capire la meteorologia guidati dal Colonnello Giuliacci e dai suoi colleghi, ma si potrà altresì avere una stazione meteorologica valida con cui osservare in futuro le diverse condizioni atmosferiche nelle nostre città. Un'occasione unica per accrescere la nostra rete insomma, raggiungendo presumibilmente i vertici di settore per distribuzione e numero.

Al seguente link potrete trovare le specifiche sull'opera in questione:
http://www.deagostiniedicola.it/collezioni/meteo/index.html

Oggi più che mai siamo pertanto fieri ed orgogliosi di rappresentare e portare avanti MeteoNetwork, una realtà che in pochi anni ha saputo raggiungere, con il solo lavoro di volontariato, livelli inaspettati e unici nel suo genere.
A tutti Voi il nostro più vivo ringraziamento per il sostegno e la fiducia da sempre accordateci e…buona corsa in edicola!!

Il Direttivo di MeteoNetwork

Campania: Gennaio 2012 Statistica e Cronaca

Nella regione Campania le stazioni afferenti alla rete MNW sono 24.
Nel mese di Gennaio 2012 solo 4 su un totale di 24 sono risultate valide sia per temperatura che per pluviometria ai fini di una buona analisi statistica. Il valore è molto basso va sicuramente aumentato e vanno messo in campo tutte le azioni atte a garantire qualità in termini statistici.
Passando al confronto delle temperature del Gennaio 2012 rispetto a quelle degli otto anni precedenti, possiamo notare che i valori sono principalmente in linea. Si dà evidenza solo al fatto che il valore estremo (temp max) del 2012 differisce di quasi 2°C rispetto al periodo precedente.
Grafico1
Dal confronto tra le singole stazioni si nota che l’estremo minimo è stato registrato dalla stazione di Mirabella Eclano.

Grafico2

Il confronto pluviometrico regala invece un dato molto interessante, e cioè che il Gennaio 2012 ha avuto un accumulo ridotto rispetto al periodo precedente, sia in termine di totale nel mese, sia di massimo accumulato in un giorno e perfino di giorni in media di pioggia. Insomma ha piovuto molto di meno rispetto agli anni precedenti, meno copiosamente e meno frequentemente.

Grafico3

Dal confronto tra le stazioni si nota che l’accumulato maggiore l’ha avuto Salerno, anche se la massima precipitazione in un giorno è stata registrata nell’isola di Ischia. Di nuovo Salerno registra il maggior numero di giorni di pioggia.

Grafico4

La timeline della temperatura a partire dal 2004 ci racconta di una inversione di tendenza molto spiccata rispetto al triennio precedente, dove si evidenziava un allargamento lieve ma progressivo della forbice termometrica.

Grafico5

La storia pluviometrica dal 2004 ci mostra invece, a partire dal triennio immediatamente precedente, un repentino calo dell’accumulato year-to-year e un brusco calo dei giorni di pioggia, mentre sostanzialmente il max accumulato nel giorno ruota mediamente intorno a valori di 50 mm.

Grafico6

La tabella successiva mostra i record avuti in regione: quello che si può notare è che la distribuzione degli eventi estremi è abbastanza larga, coprendo un po’ tutte le province campane, da Caserta/Avellino per la temperatura,  a Napoli per l’accumulato massimo giornaliero, a Salerno per l’accumulo massimo mensile e la frequenza di pioggia.

Tabella1

Il mese di Gennaio 2012 sulla Campania non ha fatto registrare ondate di freddo degne di nota; si annoverano solo 2 incursioni fredde che hanno causato locali episodi nevosi anche a quote collinari, segnatamente nelle aree più interne della regione, una avvenuta dal 6 al 7 e l’altra il giorno 25.

Il mese si apre all’insegna del tempo asciutto e soleggiato ma con temperature minime piuttosto basse. Solo a partire dal giorno 4, grazie all’intervento di una perturbazione nord-atlantica si registra un peggioramento con precipitazioni sparse un po’ su tutta la regione; dal 6 invece l’intervento di aria più fredda dal nord Europa genera un minimo depressionario molto profondo in movimento verso lo Ionio. Abbondanti precipitazioni anche a carattere temporalesco investono tutta la regione con episodi anche grandinigeni. Le temperature subiscono una marcata diminuzione e nelle aree più interne e montuose si registrano nevicate a quote relativamente basse. A sud della regione, in particolare nel Beneventano e nell’Avellinese a quote superiori ai 1.000 metri si registrano accumuli di neve di un certo rilievo.

Bisaccia (AV) 800 metri s.l.m. foto mattina del 6 Gennaio:

Foto1
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Vento forte da nord-est nella giornata del 7 con schiarite lungo la costa. Nella notte seguente, grazie ad un’attenuazione del vento, si registrano temperature di alcuni gradi negativi nelle aree pianeggianti all’interno della regione. Nei giorni 8 e 9 si imbiancano leggermente anche alcune colline dell’avellinese grazie a precipitazioni da stau. I giorni 10-11-12 sono stati generalmente soleggiati con una ripresa delle temperature massime. Irregolarmente nuvoloso nei giorni 13 e 14.
Dal 15 al 18 progressivamente più freddo con gelate diffuse durante la notte specie il giorno 18! Dal 19 si fa strada un nuovo peggioramento preceduto da venti di libeccio. Piogge fitte nella giornata del 20 segnatamente lungo la costa con temperature in deciso aumento. Dal 21 al 23 tempo discreto con nubi intervallate a schiarite; il giorno 24 irrompe aria polare con brevi rovesci di grandine e gragnola un po’ ovunque; temperature che tendono a diminuire e rinforzo del vento da nord. Brevi nevicate a bassa quota sui monti Picentini, nel Beneventano ed Avellinese. Ad Ariano Irpino (AV 650 metri) accumulo di neve pari a 6 cm. Qualche fiocco raggiunge anche le basse colline della parte centro-meridionale della regione che affacciano sul Tirreno. Nei giorni seguenti si registra un miglioramento con cielo pressoché sgombro da nubi e con temperature in ripresa; non si verificano gelate notturne sulle pianure lungo la costa.
Tra il 30 ed il 31 il tempo inizia a peggiorare nuovamente grazie all’avvicinamento di un nucleo di aria molto fredda che interesserà la regione nella prima metà di febbraio con tempi e modalità che descriverò nel prossimo report.
Ecco alcuni dati registrati dalla stazione meteo di Altavilla Silentina (SA) alla località Cerrelli per questo mese di Gennaio 2012:
Il totale delle precipitazioni è stato di 47,75 mm.
La giornata più piovosa è risultata il 6 con 22 mm.
Le giornate senza alcuna precipitazione sono state 25.
La giornata più ventosa è risultata il 30 con un’intensità media del vento pari a 9,1 Km/h ed una raffica max di 33,1 Km/h. Direzione di provenienza da Est.
La temperatura minima più bassa è stata registrata all’alba del giorno 18 con un valore di -1°C.
La temperatura massima più alta è stata registrata nei giorni 4 e 21 con un valore di +15,5°C.
La media totale della temperatura in tutto il mese è stata di +8,6 C°.

Autore:

Analisi Clima
Statistiche e grafici a cura di Cristina Cappelletto, commento grafici di Francesco Leone
Cronaca meteo a cura di Giuseppe Stabile

Tempesta equinoziale in arrivo?

Forse siamo arrivati al momento di salutare definitivamente questa lunga e strana Estate 2011, che è iniziata rubando la scena alla sua sorella maggiore, la Primavera (Aprile e Maggio decisamente sopra le righe), che è sbocciata nella prima metà di Luglio dopo un Giugno spesso imbronciato nonostante un quadro termico pienamente estivo, che si è presa una lunga pausa nella seconda metà di Luglio e nei primi giorni di Agosto, e che è esplosa in tutto il suo fulgore dopo Ferragosto.

Le ultime emissioni modellistiche stanno inquadrando l’ingresso di una goccia fredda di origine nord-atlantica nel Mediterraneo centro-occidentale nei giorni che precedono l’Equinozio di Settembre (23 Settembre, data che segna il passaggio dall’Estate all’autunno astronomico, mentre per convenzione in meteorologia il passaggio tra Estate ed Autunno avviene il 1 Settembre); questa goccia fredda, inquadrata per adesso dal modello americano GFS e dal modello inglese UKMO (manca ancora la conferma dell’altro modello inglese ECMWF), sarebbe caratterizzata da temperature inferiori a -20°C alla quota corrispondente a 500 hPa (circa 5.600 metri), e sarebbe in grado di portare condizioni di spiccata instabilità un po’ su tutto lo stivale, partendo dalle regioni di Nord-Ovest fino a raggiungere la Sicilia.
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Figura 3: Fonte Wetterzentrale

I fenomeni generati dalla goccia fredda potrebbero essere amplificati dalle temperature del Mediterraneo, decisamente sopra media in seguito alle temperature elevate ed alle “calme” dell’ultimo mese; proprio per questo motivo è necessario seguire gli aggiornamenti modellistici, in primo luogo per verificare la proiezione, ed in secondo luogo per cercare di comprendere quali potrebbero essere le aree più interessate dal peggioramento.

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 Figura 4: Fonte INGV

Ricordiamo che la seconda metà di Settembre rappresenta il periodo dell’anno in cui i temporali marittimi sono più intensi, proprio a causa del contrasto tra le temperature del mare e quelle delle prime masse d’aria di origine polare che riescono ad entrare franche nel bacino del Mediterraneo.

Nasce il nuovo portale MeteoNetwork Lazio!

Per il secondo compleanno di Meteonetwork Lazio che cadrà il prossimo  28 Novembre  non poteva esserci un regalo più bello: un nuovo portale meteorologico .

Una “nuova voce” della meteorologia per il nostro territorio regionale.
Un progetto fortemente voluto e realizzato da un gruppo di persone che hanno deciso di “impegnarsi” nella vita associativa di MNW Lazio e contribuire alla diffusione di questa scienza cosi complessa ma allo stesso tempo cosi affascinante. La nostra passione ci ha portato a raggiungere questo obiettivo.
Questo è un sito fatto per tutti , meteo-appassionati e non.
All’interno di esso  troverete le principali risorse meteo, tra cui le nuovissime WRF targate MNW nonchè tutta la raccolta delle principali webcam della regione.
Saranno presenti le previsioni aggiornate e articoli inerenti alla didattica ed alla evoluzione del tempo in atto, oltre a delle sezioni dedicate al nostro paesaggio naturale.
Una fotogallery testimonierà la vita associativa del gruppo laziale con tutti i suoi momenti di svago e di attività.
Siamo sicuri che all’interno del sito troverete anche tutta la nostra voglia di continuare a realizzare cose interessanti ed utili per tutta la collettività.
Ora non resta che augurarvi buona visione!

Marche: Gennaio 2012 Statistica e Cronaca

Per le medie del mese di Gennaio 2012 della regione Marche sono stati elaborati i dati di 19 stazioni, ma hanno superato il check di validità 6 stazioni per l' andamento termico e 7 stazioni per l’andamento pluviometrico. Le medie storiche delle nostre statistiche partiranno dall’anno 2003.
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Il mese di Gennaio 2012 segnano una sottomedia delle temperature registrate di 2,5°c con uno scarto di -1,3°c dalla media delle minime del periodo 2003-2011. Mentre la media delle massime registra un rialzo di +1,1°c dalla media 2003-2011.
Riepilogo delle differenze tra i parametri:
Media T minime                   -1,3°C
Media T medie                    – 0,4,°C
Media T massime                + 1,1°C
Estremo minimo                     n.v.
Estremo massimo                + 3,9°C

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Con il grafico confronto stazioni temperatura passiamo ora al dettaglio dell'andamento termico delle regione per ogni singola stazione. La media più bassa delle minime è stata a Matelica con -1,1°C. mentre la media delle massime più alta spetta alla stazione di Montecalvo con +10,6°C. 
Il picco di temperatura massima della regione è stato registrato a Macerata con 16,4°C mentre il picco della minima di 7,2°C  è stato registrato a Matelica.

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Gennaio 2012 si dimostra un periodo sottomedia pluviometrica con una media mensile di 18,2 mm contro uno storico 2003-2011 di 56,4 mm (-38,2 mm); anche i giorni piovosi e le massime precipitazioni nella giornata dimostrano un andamento negativo, rispettivamente con una media di 3,6 gg (-4,3) e una media di precipitazione massima di 7,8 mm a Matelica (-29,2 mm)
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Passiamo ora al dettaglio di ogni stazione per vedere quali sono state le stazioni più piovose della regione. Tornazzano registra il maggior accumulo mensile con 29,3 mm di pioggia, a Matelica spetta invece il maggior accumulo giornaliero con 7,8 mm, il maggior numero di giorni piovosi sono stati a Fermo e a Tornazzano con 6 gg.
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Dal grafico dell'andamento annuale parametri possiamo vedere che il 2012 evidenzia un aumento delle medie delle massime di 2°c nel confronto degli ultimi 3 anni, mentre nelle minime si può notare che il 2012 sia il secondo anno (2004) dove si registrano medie di minime basse, un trend che vede la regione al ribasso iniziato nel 2007.
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Dal grafico dell'andamento annuale parametri pluviometria possiamo vedere che Gennaio 2012 è stato l' anno con l' accumulo medio più basso da quando si registrano i dati della rete MNW. Anche la media dei giorni piovosi rimane la più bassa. Per il grafico in questione si può notare come il calo delle precipitazioni del mese di Gennaio sia iniziato nel 2010.
Infine vediamo una tabella riassuntiva dei valori significativi del mese di Gennaio, con la/le stazione/i in cui si è verificato il dato e il/i giorno/i se si tratta di un valore puntuale e non mensile
Cronaca meteo
a cura di Irene Castelli
Mese di gennaio marchigiano che dal punto di vista climatico non fa registrare fenomeni eclatanti. 
Prima metà del mese molto “noiosa”, caratterizzata da giornate con cielo sereno o poco coperto, qualche piovasco sparso e localmente di moderata intensità per la parte più settentrionale della regione. 
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Foto 1: particolare del cielo nella giornata dell’11 gennaio su Ascoli Piceno
Si registrano solo vento forte con raffiche intorno ai 60km/h sulla provincia di Ancona nella giornata del 6 gennaio e per la seconda parte del mese intorno ai 35/40 km/h sempre nella zona più settentrionale delle Marche.
A tenere banco nelle prime due settimane sono le temperature che fanno temere una fine anticipata della stagione invernale perché prima sono in linea con i valori medi del periodo, poi sono nettamente al di sopra, specie le massime che arrivano oltre i 15°C in tutta la regione.
L’escursione termica risulta comunque molto forte per le gelate mattutine che sono il fattore comune di quasi tutti i giorni di gennaio da nord a sud su tutto il territorio.
Altra caratteristica comune alle giornate del primo mese dell’anno è la nebbia, localmente molto fitta, tanto da ridurre di molto la visibilità per quasi tutto l’arco delle 24h, in maniera particolare sulle province settentrionali e costiere.
Un guizzo invernale degno di nota è da segnalare a metà mese, esattamente nella giornata del 16, in particolare in mattinata, quando irrompe un nucleo di aria fredda da N/NE portando nevicate a bassa quota su tutte le province.
La nevicata è stata breve ma di moderata intensità e comunque sufficiente a creare qualche disagio nelle province marchigiane non abituate ad avere accumuli nevosi.
Qui di seguito alcune foto della breve nevicata su Ascoli Piceno il 16 gennaio:
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Si tratta tuttavia solamente di un falso allarme per tutti gli amanti della neve poiché nelle ultime due settimane è di nuovo protagonista la nebbia seppure con temperature non più “primaverili” come la prima parte del mese ma, al contrario, stavolta molto rigide.
Gli ultimi giorni di gennaio risentono dell'arrivo del nucleo d’aria gelida siberiana che si dirige verso l’Italia. 
Si ha un brusco calo termico e piogge sparse, di moderata o debole intensità.
Il 31 gennaio iniziano le prime nevicate sulle zone più interne della provincia di Pesaro – Urbino ma per sapere della eccezionale ondata di neve vi rimando al prossimo report!!!! 

Oggi nasce myMeteoNetwork Pro!

La giornata di oggi ha segnato più volte, nel bene e nel male, la storia italiana: il 24 ottobre del 1917 ad esempio iniziò la tragica battaglia di Caporetto; esattamente l'anno successivo ci riscattammo nella celebre e trionfante lotta di Vittorio Veneto.

Oggi fortunatamente la guerra non c'entra e, sicuramente, il 24 ottobre 2010 non verrà ricordato in futuro dall'opinione pubblica né studiato nelle scuole. Ma siamo comunque convinti che la giornata odierna segni un passo importante per la storia della meteorologia amatoriale italiana.

L' Associazione Onlus MeteoNetwork infatti è lieta di presentarVi l'ultima sua applicazione, unica nel suo genere. Da oggi con MyMeteoNetworkPro tutti i possessori delle stazioni meterologiche facenti parte della nostra rete potranno usufruire di una loro apposita pagina web, ampliabile con loghi e grafici personalizzati inseriti in una grafica sobria, semplice ed immediata, il tutto ovviamente in maniera gratuita. Un progetto pensato per avvicinare sempre di più gli utenti alla nostra realtà ma, soprattutto, alla meteorologia. Un progetto importante di cui siamo molto fieri e per il quale ci sentiamo in dovere di ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per la sua realizzazione, uno fra i tanti Gianandrea Peressutti che ha curato la parte di collegamento tra il my MeteoNetwork e la sua versione PRO, ideata e realizzata da Leonardo Fiori.

Non ci resta insomma che invitarVi a visionare fin da subito il nuovo prodotto al solito link myMeteoNetwork e selezionare l'ultima opzione (Mymnw pro) e ad augurarVi… Buon Divertimento!!!

Per problemi aprire il solito ticket da myMeteoNetwork o in alternativa mandate una mail a mymeteonetwork.team@meteonetwork.it
Il progetto non finisce qui, ma sarà in costante evoluzione grazie anche ai vostri suggerimenti
Aiutateci a diffondere lo strumento, sarà utile per tutti, ciao!!


Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964