L'Estate si prende una pausa


Nella prima parte di questo mese di luglio 2011 il nostro paese, così come quasi tutto il Mediterraneo, è stato inglobato da un' area di alta pressione di matrice africana, con valori termici a 850 hPa che in alcuni casi hanno toccato i +25°C, generando massime al suolo ben oltre i 40° anche in alcune località del nord. Adesso la situazione si sta per ribaltare, complice la ritirata dell'anticiclone africano e l'intensificazione dell'azzorriano in pieno Atlantico. Infatti con questa disposizione le correnti da nordovest si fionderanno nel Mediterraneo attraverso la Francia, portando una rapida ma molto intensa perturbazione atlantica, destinata a regalare abbondanti precipitazioni a parte del paese. Attualmente l'Italia è interessata da un debole sistema frontale, figlio del minimo depressionario sul Mare del Nord, accompagnato da precipitazioni sparse sul settore alpino orientale. Ma una nuova onda è destinata ad entrare con più irruenza nel mediterraneo, seguita da aria molto fredda per il periodo (fig. 1). Essa è dovuta al jet streak presente in quota con valori che sfiorano i 280 km/h (fig. 2), che crea convergenza al suolo in seno al settore sudoccidentale del minimo depressionario nordeuropeo.


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Figura 1. Analisi satellitare sull'Europa rielaborata delle ore 15.30 UTC. Fonte: www.sat24.com 


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Figura 2. Analisi delle 12 UTC del 18/07/2011 del vento a 300 hPa sull' Europa del modello GFS. plotting by MeteoNetwork.


Stanotte l 'onda appena formatasi si porterà  sulla Francia, con un ammasso precipitante molto intenso sul suo lato occidentale (figg. 3-4). Dato l'approfondimento della saccatura in quota e conseguente “schiacciamento”  della stessa in senso O-E, si formerà una diffluenza delle correnti nel settore ascendente della stessa all'altezza del Massiccio Centrale, che causerà con discrete probabilità la formazione di MCS V-Shaped durante la mattinata successiva. Intanto l'Italia sarà ancora interessata da correnti sudoccidentali, che in qualche area farà registrare temperature notturne decisamente elevante,  specie sul settore adriatico.


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Figura 3. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 19/07/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.


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Figura 4. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 19/07/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.



Domani mattina come accennato il fronte freddo si avvicinerà alle Alpi (fig. 5), mentre sarà già entrato nel Golfo del Leone con la sua parte più sudoccidentale. In questo frangente sarà possibile la formazione dei suddetti MCS, anche perchè la diffluenza in quota sarà massima a ridosso delle Alpi (fig. 6) e tutta la zona delle Alpi occidentali (versante francese) e Costa Azzurra saranno soggette a precipitazioni davvero intense e persistenti (fig. 7). 


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Figura 5. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 12 UTC del 19/07/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.

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Figura 6. Vento a 300 hPa previsti sull' Europa alle 12 UTC del 19/07/2011 dal modello GFS. plotting by MeteoNetwork.


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Figura 7. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 12 UTC del 19/07/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.


Domani nel pomeriggio tutto il Nord Italia sarà interessato dalla perturbazione (fig. 8), con precipitazioni a carattere convettivo pressoché organizzate (fig. 9), ad esclusione dell' Emilia orientale, della Romagna e del Piemonte orientale, a causa dei venti sudoccidentali resi inerti dall' effetto fohen (anche se qualcosa di solito “sfugge” ai modelli, per cui occhio alle sorprese). Anche la Toscana sarà interessata dalla coda della perturbazione, mentre il resto della penisola vivrà ancora una calda e soleggiata giornata. Alla fine il fronte freddo spazzerà via la calura di questi giorni anche al sud (anche se le precipitazioni saranno risicate), e ci appresteremo a vivere un fine settimana piuttosto fresco su tutto il paese.


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Figura 8. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 20/07/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork.


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Figura 9. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 20/07/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork.
Autori: 

Cristian Rendina

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Marzo 2010: analisi climatologica italiana

Presentiamo il report relativo alla situazione climatologica italiana del mese di Marzo 2010.

L’analisi dei dati, elaborati dal team di Cs Analisi, dà sempre un quadro immediato dell’andamento termico e pluviometrico relativo a ciascuna regione, attraverso grafici di facile lettura.

All’analisi si affiancano le cronache meteo redatte dal team dei Meteoreporter: anche questo mese numerose nevicate hanno animato il forum, assieme ad altri eventi eccezionali, come testimoniano in particolar modo le numerose splendide foto.
Quella qui riportata è una webcam che riprende litorale di Caorle (VE) imbiancato il 31 marzo……non dalla neve stavolta ma da una bella grandinata!

Per le descrizioni dettagliate e i racconti di cronaca vi invitiamo a scaricare i file allegati.

Ringraziamo le seguenti associazioni che collaborano ai nostri report:
• Lineameteo (che ci ha fornito la cronaca regionale)
• MeteoTriveneto (che ci fornisce i dati di numerose stazioni inserite nel nostro circuito e l'accesso al proprio nowcasting)

e le Sezioni regionali di Meteonetwork che ci forniscono per alcune regioni cronache meteo dettagliate, ovvero MNW Lazio, MNW Puglia e MNW Emilia Romagna.

Autori: 

CS Analisi Clima

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analisi_Marzo2010_NORDOVEST.pdf1.69 MB
analisi_Marzo2010_NORDEST.pdf1.3 MB
analisi_Marzo 2010_CENTRO.pdf3.04 MB
analisi_Marzo2010_SUD.pdf1003.26 KB
AnalisiClima_Marzo2010.pdf358.38 KB

Meteoreporter: cronaca Marzo – Maggio 2011

Presentiamo due report in una veste tutta nuova!

I report di cronaca meteo redatti per MarcheSardegna sono stati riuniti per regione, presentando insieme i mesi da Marzo a Maggio 2011, anziché seguire la suddivisione mensile per macroaree come in precedenza.

Questa forma offre immediatamente uno spaccato dei tre mesi primaverili.

 

Troviamo un Marzo per buona parte molto variabile con una fase stabile a fine mese, Aprile che inizialmente ha una fase anticiclonica per poi subire fasi alterne di cattivo tempo; Maggio invece comincia con una fase perturbata, che porta anche temporali violenti mentre da metà mese ci si avvia verso la stagione tipicamente estiva.

Il tutto corredato da ottimi dati puntuali e bellissime fotografie.

 

Buona lettura!

 

Autori: 

Analisi Clima

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Report_Marche_MarAprMag11.pdf310.58 KB
Report_Sardegna_MarAprMag11.pdf1.39 MB

Analisi e proiezione estate 2010

Dopo 6 stagioni di proiezioni trimestrali estive o invernali, quella che andrete a leggere è stata indubbiamente la proiezione che ha creato più grattacapi e difficoltà. L'uscita di questo outlook estivo “sul filo di lana” è quindi il risultato di settimane di analisi e ponderazioni in cui è confluito ogni apporto prezioso da parte dei vari componenti del CS, ponderazioni che – quasi fino all'ultimo – ci hanno creato non pochi problemi. Non da ultimo quello di arrivare per tempo ad una stesura definitiva che limasse alcune divergenze sorte in sede di analisi. Dopo aver pubblicato alcuni spunti sul nostro forum e dopo aver discusso tra noi circa le prospettive che ci dovrebbero accompagnare durante l'estate 2010, siamo arrivati a queste conclusioni che potrete leggere nel PDF allegato. A scadenze più o meno regolari, aggiorneremo la proiezione con l'aggiunta delle mappe di luglio e agosto e alla fine torneremo sull'outlook con un'analisi critica del risultato del nostro lavoro.
Aspettiamo eventuali vostri commenti.

Autori: 

CS-TLC

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Analisi e Proiezione Estate 2010.pdf2.3 MB

Verifica Giugno / Aggiornamento Luglio 2011

In questo breve articolo ci proponiamo di verificare la proiezione del mese di giugno come espresso dall’Outlook Estate 2011:


Con ogni probabilità il mese di giugno inizierà con un’incisiva azione di blocco sul medio atlantico che andrà a pilotare correnti più fresche ed umide nel Mediterraneo occidentale. La progressiva erosione dei geopotenziali sull’Atlantico orientale potrebbe di contro comportare la risalita di calde correnti africane verso il Mediterraneo orientale, coadiuvate da una cella anticiclonica continentale che potrebbe radicarsi sull’Europa centro-orientale per l’intera stagione ed essere inoltre agganciata nella seconda parte del mese dalla cella azzorriana. In questo primo mese dell’estate 2011 non si dovrebbero verificare feroci ondate di calore sulla Penisola italica, anche se non mancheranno periodi sopramedia. Nel complesso il mese dovrebbe risultare leggermente sopra la media termica, con precipitazioni più abbondanti sulla fascia prealpina e tirrenica.”


con l’ausilio carte di rianalisi del NOAA   www.esrl.noaa.gov/psd

e di fornire un aggiornamento per il prossimo mese di luglio.


I primi 15 giorni del mese vedono un’area depressa che staziona sul Mediterraneo occidentale. Impulsi freddi pilotati dalla bassa pressione del nord Atlantico scorrono sul bordo orientale dell’anticiclone di blocco in Atlantico (a sinistra in figura). Possiamo osservare un’azzorriana più defilata in Atlantico (a destra in figura) ed una semipermanente islandese più profonda. Un altra area di alte pressioni è presente tra Scandinavia ed mar Baltico. 


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La seconda parte del mese l’alta delle Azzorre si estende sui paralleli alla conquista del Mediterraneo provocando la risalita di correnti calde soprattutto verso la Spagna, la Francia, in misura minore verso l’Italia e la penisola Balcanica (a sinistra in figura). Quest’ultima si trova sull’estremo lembo dell’alta delle Azzorre con parziale contributo nord-africano (a destra nella figura). 


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In conclusione, la previsione della prima parte del mese è stata centrata mentre la seconda parte è risultata difforme perché la risalita delle correnti calde africane è stata prevista un po’ più ad est ed un po’ più meridiana tanto da non riuscire ad alimentare una cella anticiclonica continentale isolata.


Per quanto riguarda l’aspetto termico-precipitativo, le temperature in Italia si sono mantenute di poco sopra la media 1968-96, con massima anomalia tra 1° e 1.5° sull’area peninsulare e minima anomalia in area insulare (+0.5 ÷ +1). Non ci sono state ondate di calore di rilievo. Le precipitazioni sono state abbondanti su tutto lo stivale ad eccezione dell’estremo sud e Sardegna dove sono risultate in media. Temperature e precipitazioni sono state correttamente previste, anche se scendendo più nel dettaglio, una certa sottostima dell’aspetto precipitativo si osserva sulla Pianura Padana e sulle centrali tirreniche ove la precipitazione è stata egualmente abbondante rispetto alle fasce prealpine e appenniniche.


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Entrando maggiormente nel dettaglio delle temperature massime osservate in 20 stazioni (7 del nord, 6 del centro e 7 del sud), vediamo che rispetto al periodo climatico 1971-2000:

  • nella prima parte del mese se si esclude qualche al centro-sud, c’è stata una prevalenza di un debole sottomedia, più evidente al nord;

     •     nella seconda parte del mese c’è stata una netta prevalenza di un sopramedia, più evidente al nord e nella parte finale del mese. 


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A nostro avviso la modifica avvenuta nella seconda parte del mese potrebbe avere ripercussioni su alcuni regimi del tempo (WR) attesi nel mese di luglio. La figura mostra i 4 WR estivi.

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In particolare, salgono le quotazioni di una più profonda bassa pressione in Atlantico (WR3) che si estende su UK e sud Scandinavia. Un possibile break potrebbe coinvolgere anche l’area euro-mediterranea (WR1). Anche il WR2 connotato da una maggiore e più forte estensione azzorriana verso il sud Europa potrebbe essere più frequente di quanto ipotizzato nell’outlook. Viceversa, il WR4 scende di quotazione.

Autori: 

a cura del Comitato Scientifico Meteonetwork

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Analisi e proiezione Estate 2011

Analisi e proiezione Estate 2011


A cura di Stefano Agustoni, Roberto Ciabini, Marco Magnani, Andrea Rossi, Alessandro Vannuccini, Andrea Giulietti


Comitato Scientifico di Meteonetwork



Introduzione


L’intenso episodio di Nina ha lasciato posto nell’ultimo mese ad una a fase neutra dell'ENSO che dovrebbe rimanere tale durante tutta la stagione estiva.

La differenza tra le SSTA attorno all’Arcipelago di Capo Verde ed il Golfo di Guinea si è avvicinata alla normalità dopo che l’indice AMM, che misura questa differenza, aveva raggiunto valori positivi da record a gennaio.

Le SSTA positive sulla fascia tropicale atlantica, di fronte alle coste africane, raramente hanno raggiunto questa intensità durante la fase culminante della Nina e determinano l’attuale disposizione con acque superficiali oceaniche calde a ridosso delle coste atlantiche e la carenza di precipitazioni mostratasi in primavera su Europa occidentale e segnatamente su Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Centro-Nord Italia e Germania. 

D’altro canto l’AMO, seppur sempre in territorio positivo, è apparentemente in fase di ridimensionamento e anche le SSTA dell’Oceano Indiano si mantengono negative su vaste porzioni dell’Oceano. In ascesa invece il WHWP, il cui valore presenta in estate una discreta correlazione positiva con le temperature nella nostra Penisola.


Outlook stagionale


A nostro avviso sussistono tutti gli elementi per osservare con una certa frequenza una cellula di alta pressione sull’Europa centro-orientale. Molte circostanze lasciano supporre un’azione di sostegno all’Alta delle Azzorre per allungarsi ed estendersi fino alle medie latitudini nella prima parte della stagione. Per ragioni dinamiche propendiamo per un’anomalia positiva sull’Europa centrale e orientale, una negativa ove riteniamo che possa distendersi il getto atlantico, una negativa debole sul basso Mediterraneo, estesa forse al nostro settore insulare ed infine un’incertezza con massimo spread sulla Penisola Iberica. Alcuni elementi ci portano a considerare un’estensione del getto dalla Scozia verso il nord della Scandinavia in agosto, con infiltrazioni di aria fresca e instabile nel Mediterraneo pilotate dall’isolamento per cut-off di una o più gocce fredde.



Giugno


Con ogni probabilità il mese di giugno inizierà con un’incisiva azione di blocco sul medio atlantico che andrà a pilotare correnti più fresche ed umide nel Mediterraneo occidentale. La progressiva erosione dei geopotenziali sull’Atlantico orientale potrebbe di contro comportare la risalita di calde correnti africane verso il Mediterraneo orientale, coadiuvate da una cella anticiclonica continentale che potrebbe radicarsi sull’Europa centro-orientale per l’intera stagione ed essere inoltre agganciata nella seconda parte del mese dalla cella azzorriana.

In questo primo mese dell’estate 2011 non si dovrebbero verificare feroci ondate di calore sulla Penisola italica, anche se non mancheranno periodi sopramedia. Nel complesso il mese dovrebbe risultare leggermente sopra la media termica, con precipitazioni più abbondanti sulla fascia prealpina e tirrenica.


Luglio


Il mese di Luglio potrebbe risultare quello con il maggior scarto termico positivo a causa del radicamento di strutture anticicloniche sull’Europa continentale, con maggior probabilità di ondate di calore intense in Europa centro-occidentale. Blande depressioni stazioneranno con maggiore frequenza sul Mediterraneo centro-orientale, apportando sporadici episodi di instabilità, principalmente relegati al settore orientale della Penisola. Le temperature potrebbero essere diffusamente sopra media, con scarti maggiori procedendo da SE verso NW.


Agosto


Agosto dovrebbe vedere una maggiore instabilità legata a cut-off depressionari che avranno come obiettivo il Mediterraneo, lasciato scoperto dalla cupola anticiclonica del mese precedente, i cui massimi di altezza geopotenziale si dovrebbero andare a collocare più a NE, tra la Scandinavia e l’Europa nordorientale.

Vi saranno probabilmente surplus precipitativi locali, legati ad episodi anche intensi, e le temperature non dovrebbero discostarsi troppo dalle medie del periodo, più fresche al Sud e leggermente superiori al CentroNord ed in particolare NW.


Questi gli scarti di altezza geopotenziale previsti nell’arco dell’intera stagione:


ANOMALIA ALTEZZA GEOPOTENZIALE A 500HPA – ESTATE 2011

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Autori: 

Comitato Scientifico di Meteonetwork

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Estate2011.pdf541.79 KB

Perturbazione nord-atlantica in arrivo sull'Italia

Dopo questa parentesi tardo estiva che ci ha accompagnati quasi ininterrottamente da inizio autunno meteorologico, una perturbazione di origine nord- atlantica si appresta ad attraversare il nostro paese con molta rapidità. Infatti già nella giornata di sabato abbandonerà quasi del tutto la penisola non senza aver abbassato le temperature di una decina di gradi. Ma vediamo in dettaglio. Attualmente un lungo fronte freddo, ben evidenziato dalla struttura nuvolosa ad esso associato si estende tra Spagna settentrionale e penisola scandinava (fig. 1). Le precipitazioni sono dunque estese lungo questa linea WSW-ENE e si apprestano in serata ad interessare il settore occidentale delle Alpi.  Un nucleo instabile interessa le isole britanniche spostandosi verso l'Europa nel corso della giornata di domani.

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Figura 1. Analisi satellitare sull'Europa rielaborata delle ore 16.15 UTC del 06-10-2011. Fonte www.sat24.com
In nottata il fronte come detto in precedenza si porterà sulle Alpi, interessando dapprima con precipitazioni intense la parte estera grazie anche all'effetto stau (fig. 2), e formando un debole fronte caldo sul settore nord orientale della penisola (fig. 3). Lo zero termico scenderà velocemente da valori attorno 3000-4000 m verso i 2000 m.
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Figura 2. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 07/10/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork

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Figura 3. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 07/10/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork

Il 7 ottobre in giornata il fronte si sarà ondulato a causa della barriera alpina. Parte del fronte freddo si porterà su Sardegna, Toscana e mar Tirreno con precipitazioni a carattere temporalesco. Il debole fronte caldo stazionerà nei pressi del settore nord-orientale (fig. 4) con precipitazioni molto intense sul Friuli e Veneto, nevose oltre i 1500 m. Precipitazioni convettive interesseranno anche parte della Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre il resto del nord-ovest rimarrà per lo più in ombra ( a meno di prefrontali non previsti dai modelli, fig. 5). Un piccolo prefrontale interesserà le coste dei Balcani e l' Albania.
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Figura 4. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 12 UTC del 07/10/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork

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Figura 5. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 12 UTC del 07/10/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork
Il 7 sera il minimo di pressione al suolo di natura orografica si sposterà verso il meridione, con il fronte freddo che arriva fino al Golfo di Taranto, mentre il fronte caldo si estenderà da quel punto fino in Albania e Macedonia (fig. 6).  Le precipitazioni caleranno generalmente di intensità ed interesseranno per  lo più il settore tirrenico meridionale , Sicilia e Calabria, dopo aver attraversato tutto il centro Italia. Possibile ombra pluviometrica per le coste Toscane e del Lazio. Puglia in leggera ombra a causa dell'Appennino, a meno di temporali locali. Precipitazioni intense invece nei Balcani con neve a quote molto basse. A causa di una linea di instabilità al nord delle Alpi precipitazioni residue saranno possibili al nord -est nevose fino ai 1000 m (fig. 7).

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Figura 6. Pressione al livello del mare (linee bianche), altezza di geopotenziale a 500 hPa (colori) previsti dal modello GFS per le 00 UTC del 08/10/2011 sull' Europa. Presenti anche  i fronti al suolo. Plotting by MeteoNetwork

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Figura 7. Precipitazioni accumulate in 6 h previste dal modello GFS per le 00 UTC del 08/10/2011 sull' Europa. Plotting by MeteoNetwork
Durante sabato 8 le precipitazioni residue interesseranno ancora il meridione, ma ormai la perturbazione principale si sposterà verso le coste del nord Africa e della Grecia. Le temperature saranno molto basse per il periodo, ma in netta ripresa già dalla serata, per l' arrivo di un nuovo campo di alta pressione. Ancora possibili precipitazioni sul versante nord-orientale delle Alpi, per la linea di instabilità citata in precedenza.
Autori: 

Cristian Rendina

Rapida sciabolata Polare nel bel mezzo di una tardiva Estate

Quante volte avete sentito dire il detto “non esistono più le mezze stagioni” ? Anche quando magari è risultato solo un modo di dire, ebbene nei prossimi giorni la situazione meteo cambierà radicalmente con un deciso balzo in avanti della stagione, passando da temperature praticamente ancora Estive (solo un paio di giorni fa qualche record di caldo di Ottobre è caduto in alcune stazioni ufficiali dell’Aeronautica) a valori, in alcune regioni, da fine Autunno !



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Avevamo annunciato giorni fa questa possibilità e oggi i modelli matematici tolgono ogni dubbio di sorta; In realtà non è la dinamica in arrivo a risultare eccessiva ma il caldo che ancora sta persistendo in tutta la sua forza con scenari che stanno cominciando a divenire decisamente anomali per il periodo in essere, senza che vi sia stato un cambio graduale delle condizioni meteo da quelle Estive a quelle Autunnali. Ma tali scenari Estivi, con queste temperature da medie di fine Agosto, decisamente poco consone al mese di Ottobre, sembrano essere agli sgoccioli.


Il tutto si concretizzerà grazie ad una veloce ma tagliente rasoiata fredda accompagnata da aria Polare-Marittima che tracimerà l’arco alpino, dopo aver percorso mezzo Vecchio Continente, dalla giornata di Venerdì 7. La dinamica si realizzerà per l’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre che, dopo tantissime settimane di permanenza sul Mediterraneo e su gran parte d’Europa, proverà a slanciarsi verso Nord in pieno Atlantico, questo causerà la discesa del fiume d’aria fredda che da troppo tempo staziona al di sopra del 60° parallelo e che fin'ora non ha avuto modo di scendere almeno parzialmente, vista la tenacia dell'Alta Pressione sul continente: l’irruzione delle masse d’aria Polare farà calare bruscamente le temperature un po’ ovunque, ma il cambio vero e proprio non sarà per tutti e non durerà molto a lungo.


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Infatti l’Anticiclone rimarrà comunque molto vicino all’Italia e sempre in procinto di invadere il “campo”, l’ingresso dell’aria fredda infatti riguarderà soprattutto il settore Adriatico e il Centro-Sud e poco più a Ovest il bel tempo sarà sempre presente, non ci sarà occasione infatti di generare instabilità e maltempo diffuso vista la velocità in cui si realizzerà la dinamica dell’ingresso delle masse d’aria Polare, che molto rapidamente trasleranno sui Balcani. Il discorso sarebbe stato diverso se, al posto dell’Alta Pressione si fosse spalancata la porta Atlantica con il corredo di pertubazioni a seguito, ma ciò appare una svolta davvero difficile da individuare in questo Autunno anomalo, per il momento.

 

In attesa della passata fredda il tempo è ancora stabile e pure ieri le temperature hanno raggiunto valori anche di 5/7 gradi oltre la media specie su regioni centrali e pianure orientali del Nord Italia, dove si sono sfiorati persino i +30 gradi ! Solo la Sicilia, che a dire la verità è alle prese con una certa instabilità latente da oltre una settimana, risente di un clima più vivace, altrove bisognerà attendere ma ormai relativamente poco, infatti già da questa il fronte freddo tenderà ad avvicinarsi alla barriera alpina e ciò provocherà, la prossima notte, un netto peggioramento delle condizioni meteo a causa dello scontro fra un debole richiamo d’aria umida e l’aria fredda che velocemente si “intrufolerà” dalla porta della Bora, fenomeni saranno attesi per la mattinata di Venerdì 7 al Nordest e alto Adriatico, con piogge e temporali ma in rapido scivolamento lungo l’Adriatico e al Centro-Sud. Nevicate sulle creste alpine di confine e sulle Alpi orientali potranno essere possibili anche a quote collinari in mattinata e nel primo pomeriggio di Venerdì, ma si tratterà come detto di un passaggio molto repentino in quanto l’aria fredda troverà facile via più a Est, senza creare depressioni in grado di generare piogge più consistenti e diffuse.


Dalla sera di Venerdì il flusso Polare-Marittimo avrà raggiunto le regioni Settentrionali e i fenomeni rimarranno isolati alla Romagna, alle Marche e alle regioni Adriatiche interne con zero termico in netto calo ma il crollo delle temperature si raggiungerà solo nella giornata di Sabato 8, che sarà con molta probabilità la giornata più fredda da qui a Marzo scorso ! In giornata instabilità sarà presente su gran parte delle regioni Centro-Meridionali con piogge a macchia di leopardo e nevicate potranno comparire al di sopra dei 1800 metri sull’Appennino Centro-Meridionale e in tarda serata qualche fiocco potrà essere possibile anche più in basso, sui 1500 metri ove vi saranno precipitazioni. Domenica 9 giornata di freddo Autunnale accentuato al Centro-Sud e settore Adriatico con venti forti da quadranti Nordorientali, ma il peggioramento andrà gradualmente a spegnersi verso Sudest, e un fresco sole splenderà su gran parte delle regioni con freddo mattutino ovunque, con le minime che piomberanno al di sotto dei 10 gradi su buona parte delle regioni, ancora rovesci comunque saranno possibili su Puglia, Calabria e Sicilia fino a sera.



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Si avrà quindi un consistente calo delle temperature, elemento saliente della fase che stiamo per vivere, anche di 10/12 gradi in meno rispetto alle temperature di questi giorni, che risulteranno di 3/5 gradi inferiori alla norma specie al Centro-Sud, dopo un mese e mezzo di anomalie termiche positive a tutto spiano, sarà quindi bene coprirsi con abiti adeguati visto che quasi tutti noi ancora oggi camminiamo con magliettine corte e leggere, valori che comunque già da Lunedì 10 riprenderanno velocemente ad aumentare soprattutto al Centro-Nord e regioni occidentali per l’ingerenza dell’Anticiclone delle Azzorre che coprirà nuovamente la penisola col suo fianco orientale.

 

Insomma una pagina climatica Italiana di questo Ottobre appena per ricordarci che il freddo può essere dietro l’angolo ma le vere piogge autunnali quest'anno sembrano essere davvero un miraggio.

Autori: 

Giuseppe Figliola

Alta Pressione regna sovrana, timidi segnali di cambiamento in un “non Autunno”

Ci siamo appena lasciati alle spalle il mese di Settembre che è stato il più caldo degli ultimi 24 anni, il secondo più caldo dal Dopoguerra (dietro appunto al 1987, inarrivabile quasi) e il terzo più caldo dall’inizio del XX° secolo (dietro 1987 e 1932). Questi i numeri che d’altronde confermano le sensazioni di molti: l’Estate è cominciata praticamente a metà Agosto e prosegue ancora oggi imperterrita grazie alla potenza di un Anticiclone, ormai in completo possesso di tutta l’Europa Centrale, li dove oggi dovrebbero scorrere in maniera abbastanza sostenuta le correnti Atlantiche. Nell’immagine l’anomalia geopotenziale del periodo in esame, 16 Agosto-28 Settembre sulla ’81-’10.


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Anomalie elevate in qualsiasi settore della penisola, e non, con un anomalia che si aggirerà intorno ai “ben” +2.8 complessivamente sulla media di riferimento ’71-’00, anche a causa dell’assenza di ingressi pertubati sul Mediterraneo, se si esclude il veloce break del 18-19 del mese. Insomma un Estate che coraggiosamente sta invadendo il campo Autunnale, uno scenario del quale eravamo abbastanza disabituati negli ultimi anni, come è stato già detto più volte, per il fatto che di recente l’Estate, anche se partiva con netto anticipo, ha sempre chiuso i battenti intorno alla metà di Settembre se non prima.


E così anche in questi ultimi giorni, a causa del posizionamento dell’Anticiclone su quasi tutta Europa, le temperature sembrano più quelle tipiche di fine Agosto che di fine Settembre/inizio Ottobre, con temperature che quasi ovunque da giorni superano i +25 gradi senza fatica e con massime comprese in gran parte fra +22 e +28 gradi, come si vede dalle temperature registrate ad ora di pranzo oggi dalla rete Meteonetwork, le minime invece stanno calando progressivamente durante la notte e non solo nelle zone soggette ad inversione, ma si tratta di temperature che la mattina appena ci ricordano che siamo in Autunno, di quelle che il giacchettino nelle ore centrali del giorno è meglio tenerlo chiuso nell’armadio ancora, viste anche le splendide giornate di sole che si susseguono da settimane.


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Qualche deficit comincia a registrarsi anche a livello pluviometrico, in particolar modo sulle regioni centrali, dove gli accumuli da inizio anno sono abbastanza irrisori, c’è però da annotare che gli ultimi 30 mesi circa sono risultati sopramedia pluviometrica su tutto il paese come non accadeva da tempo e adesso le precipitazioni sono calate a causa delle anomalie presenti sul Pacifico: ci troviamo infatti in un periodo di Nina dall’Inverno scorso e quando le anomalie termiche delle acque a Ovest del Cile e del Perù sono negative è facile che il Mediterraneo di riflesso diventi sede di Anticicloni, quindi il clima diventa più secco; anche nel 2007 e inizio 2008 per esempio, le piogge sono risultate al di sotto della media e questo a causa della Nina. Anche nei prossimi mesi probabilmente il trend rimarrà più o meno immutato poiché sta per riconfermarsi una Nina piuttosto forte, con apice ad inizio 2012.


Uno scenario più Estivo che Autunnale quindi che ancora nei prossimi giorni troverà conferme grazie alla robustezza dell’Alta Pressione, anche se a livello dinamico la cellula anticiclonica fra ieri e oggi ha toccato l’apice massimo sull’Europa Centrale e comincerà a frantumarsi coi giorni a venire, tuttavia le temperature rimarranno invariate ancora sulla nostra penisola e saranno diffusamente oltre la media del periodo soprattutto sulle regioni Centro-Settentrionali almeno per tutta la prossima settimana, in una settimana che si trasformerà in un ennesimo colpo di coda Estivo, anzi, come il prolungamento di un Estate partita male e che adesso non ha voglia di finire.


La fine di tale anomalia si potrebbe avere al termine della settimana prossima stessa, con la discesa di nuclei d’aria di estrazione Artica sul Mediterraneo ma vi è ancora una certa incertezza riguardo tale dinamica, poiché i modelli matematici, come in una sorta di balletto, tendono a spostare anche di migliaia di chilometri la discesa della saccatura fredda che sia ad Est o ad Ovest a seconda dell’uscita modellistica. Non si tratterebbe certamente di una novità comunque, se dal tepore quasi Estivo ci trovassimo catapultati da un giorno all’altro in uno scenario con temperature più vicine a quelle tipiche mesi Invernali.


Figliola1


Del tipico Autunno comunque, nemmeno l’ombra ancora.



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Autori: 

Giuseppe Figliola

Amarcord Settembre 2008: un mese a due facce





Il mese di settembre del 2008 viene ricordato come un mese dal doppio volto: la prima metà un proseguo dell’estate, mentre la sua parte finale l’esatto opposto. 

La prima decade del mese iniziò con una vasta depressione atlantica posta sul Regno Unito come da immagine sottostante:


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La vasta depressione atlantica si trovò però incastonata tra due blocchi anticiclonici, uno ad ovest, l’altro ad est ad inglobare tutta l’Europa centro orientale, Italia compresa. In tale prima decade, si ebbero ancora condizioni estive nella nostra penisola, con temperature molto elevate, abbondantemente sopra i +30°C nelle regioni sud orientali, con scarti dalla media di oltre 2°C. 

Ma… la situazione iniziò radicalmente a cambiare da inizio seconda decade con crisi di zonalità nell’Europa Settentrionale:


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Così fu che l’ex ciclone tropicale Hanna partorì il cut off in direzione del Golfo di Carcassona destinato a cambiare le sorti del meteo italiano catapultato in autunno pieno. 

Il giorno seguente, il 14 settembre, si scavò una robusta bassa pressione con perno sul Centro Italia con forte maltempo:


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In Europa si venne a creare la configurazione, che nel gergo meteorologico, prende il nome di Rex Block con blocco bicellulare che si ha quando due figure bariche opposte si contrappongono: difatti a sud si ebbe una figura depressionaria contrapposta a nord da un forte anticiclone russo scandinavo tale da formare il ponte di Wejkof. 


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La penisola italiana venne a trovarsi per molti giorni sotto il tiro di correnti orientali molto instabili tali da creare minimi depressionari nel Mediterraneo centrale e temperature molto sottomedia tali da azzerare lo scarto di oltre 2° accumulato nella prima decade. 

Però tale cambio di configurazione era prevedibile soprattutto se si va ad analizzare la carta delle anomalie dei venti zonali a 500 hpa dal 1 agosto al 1 settembre:


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Situazione che si rispecchia nell’andamento delle precipitazione del mese in questione:


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Le precipitazioni risultarono sopramedia nelle regioni sud orientali europee mentre situazioni siccitose hanno riguardato l’Europa Settentrionale; dal punto di vista termico, specie la seconda parte del mese, si può affermare di aver avuto un’Europa capovolta con la penisola Scandinava con le maggiori anomalie positive, mentre le zone mediterranee con la anomalie più negative. 

Le cause di tale configurazione furono molte, in primis la disposizione delle Ssta atlantiche e la Pdo- che favorirono illo tempore la formazione di robusti anticicloni alle elevate latitudini con tutte le conseguenze del caso.

Le temperature massime, specie nel versante adriatico furono sotto i 20°C, comprese tra i +15 ed i +18°C per via anche dei cieli nuvolosi con temporali sul mare, mentre ad ovest qualche grado in più, ma pur sempre sottomedia. 

Come ogni Rex Block, anche in questo caso la situazione si sbloccò con il finire del mese con una forte incursione nord atlantica. 

Autori: 

Andrea Giulietti

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