Outlook prima parte estate 2022

PREMESSA

La primavera 2022 è trascorsa con un regime di tempo molto secco, soprattutto al centro nord. La parte iniziale ha subito una sorta di reversal pattern rispetto a quello invernale, dovuto ad un warming stratosferico di tipo major a fine febbraio che ha riversato i suoi effetti in marzo sull’Europa meridionale e centrale, attraverso un corridoio di aria fredda proveniente dalla Russia continentale.
Nel mese di aprile è continuato l’effetto pregresso di tale configurazione, congiuntamente ad un Final Warming di tipo early. Nell’ultimo mese vi è stata una prima parte con un leggero rientro del clima siccitoso al centro e in misura minore al nord est. Nella seconda parte vi è stato invece un anticipo della stagione estiva, con clima caldo e secco sulla penisola; molto caldo interrotto da temporali sulla pianura Padana nell’ultima decade.
La Nina continua il suo lungo episodio oramai al suo terzo anno. Attualmente osserviamo un’anomalia di temperatura superficiale in Pacifico tropicale molto negativa ad est che si affievolisce spostandosi verso l’Indonesia, congiuntamente all’avanzare verso est di acque più calde del normale sotto la superficie. Per questo motivo le chance di Nada sono molto vicine a quelle de La Nina a fine estate e nel mese di settembre. La porzione dell’Oceano pacifico dove è inibita la convezione si sta spostando lentamente verso il continente marittimo ( Figura 1) mentre le aree di massima convezione sono relative a MJO7 e 8 cioè in area pacifica

Nella prima parte dell’estate questa situazione tende a favorire il distacco di blocchi alla circolazione zonale che dal nord America si spostano verso la Groenlandia e per contrasto a favorire un’area depressionaria sul medio Atlantico. Questa situazione è in linea con le SSTA atlantiche che presentano un dipolo zonale con acque che tra aprile e maggio si sono raffreddate tra Irlanda e Terranova e invece si sono riscaldate tra Gibilterra e la Florida ( Figura 2).

Gli altri indici di natura tropicale oceanica che interessano in vista della prossima estate europea sono l’AMM e l’IOD, gli unici due contigui all’Africa che hanno subito una netta variazione in primavera. L’Indian Ocean Dipole (IOD) dopo una fine inverno debolmente positivo ora torna ad essere consistente con la Nina, cioè con acque più calde della media che contornano Indonesia e nord Australia e più fredde a ridosso dell’Africa orientale.
L’Atlantic Meridional Mode (AMM) è passato con segno negativo in primavera dopo un inverno positivo. Quest’ultimo indice è in linea con il 2012. Se consideriamo il riflesso dell’AMM attuale con anomalia negativa su Capo Verde sul monsone occidentale del golfo di Guinea, l’ITCZ in ovest africa è previsto essere sostanzialmente in media nella prima parte dell’estate, eccetto per impennate nella porzione più estrema occidentale, Senegal e Mauritania. La dinamica che vede blocchi ad ovest della penisola con rotazione dell’asse nord-est / sud-ovest sarà favorita sotto questo aspetto. L’ITCZ ad est è previsto essere molto basso di latitudine per l’azione congiunta di IOD- e venti secchi dal deserto a nord est tra Etiopia e Ciad.
Il vortice polare è soggetto ad essere debole in area groenlandese (come detto in precedenza) e il difficile riassorbimento della pregressa area fredda continentale sul nord della Russia e Siberia, almeno in un primo tempo, spinge l’aria stabilizzante più ad est sull’Oceano Artico (Figura 3).

Il quadro descritto vede una coppia di aree depressionarie continentale e atlantica separate da un forte blocco alla circolazione zonale con asse meridiano tra Svalbard e Mar del Nord/Germania. Tuttavia questo blocco non copre latitudini inferiori (Francia, nord Spagna e nord Italia) favorendo il distacco di un’area di instabilità in quota dall’Oceano Atlantico. L’anomalia della prima parte estate 2022 è compatibile con il WR4.

Eventuali fasi assimilabili al WR 1 summer pattern saranno temporanee e ascrivibili agli effetti traslati più marcati della suddetta fase della Madden Julian Oscillation durante la quale maggiore sarà lo sprofondamento della corrente a getto verso le medie latitudine dei meridiani centro occidentali del NordAtlantico. In questo caso si assisterà ad un forcing dinamico del promontorio dell’alta pressione nord africana verso l’Europa occidentale e nord occidentale, passante per Spagna e ovest Francia. Questo pattern sarà probabilmente più presente ad inizio stagione e andrà via via perdendo d’importanza col passare delle settimane, complice un graduale calo dell’intensità della convezione tropicale.

PROSPETTIVE

Con tali premesse, dati gli scarsi contributi di correnti umide di matrice oceanica verso l’Europa centrale e meridionale dovuti all’alternanza di ATR (Atlantic Ridge) e/o blocking e di correnti mediamente zonali ad alta latitudine mediamente oltre i 55/60°N con ritornante di aria temporaneamente instabile verso l’Europa centro orientale, si prevedono fasi contrassegnate da un clima caldo (ben al di sopra delle medie del periodo) torrido sull’Europa e Mediterraneo centrale, alternate alla discesa di linee di instabilità associate a rovesci e temporali a ridosso delle Alpi centro orientali, e dell’Appennino centrale sconfinanti occasionalmente nelle aree pianeggianti del nord e sulle regioni del medio ed alto versante adriatico.
Data la radice dinamica occidentale, le onde di calore dovrebbero risultare più insistenti sulle aree tirreniche, pur colpendo in modo anche piuttosto intenso il resto delle regioni nei momenti di piegamento ad est della struttura.

Dalla parte finale del mese di giugno si dovrebbe assistere ad un debole e graduale mutamento verso un WR4 più statico. In un siffatto pattern, il promontorio dinamico dovrebbe seguitare ad interessare maggiormente la parte centro-occidentale del continente, con anomalie di geopotenziali positive anche sul Nord Europa. Temporanei deboli rinforzi del getto subtropicale potrebbero portare a rapidi tagli della radice subtropicale, con fugaci ingressi di aria più fresca ed instabile da ovest sul mediterraneo centrale.
Anche in questa fase le zone più a rischio, per quanto riguarda le anomalie termiche più rilevanti, dovrebbero risultare quelle occidentali, mentre gli ingressi instabili da ovest, in un contesto mediamente molto caldo, potrebbero portare a fenomeni violenti sulle pianure del Nord.

 

Outlook Febbraio 2022

PREMESSA
La prima parte della stagione invernale è stata contraddistinta da un Vortice Polare piuttosto disturbato dalla buona azione di un pattern a 2 onde, che però non è riuscito a portare alla sua destrutturazione a causa di flussi di calore sempre deboli; nel mese di gennaio abbiamo assistito ad un maggiore accorpamento delle vorticità in stratosfera, con rapido e fortissimo raffreddamento della colonna del VP, specie in medio-bassa stratosfera. Questo rinforzo del VPS è sfociato in un ESE Cold conclamato (su base NAM a 10 hPa) il 10 di gennaio, con primo impulso stratosferico diretto verso la troposfera individuabile il 16 gennaio. Questo primo trasferimento di moto verso la troposfera, seguito da altri in ultima decade, ha rappresentato l’inizio di un condizionamento troposferico che, verosimilmente, ci accompagnerà anche nel corso del mese di febbraio.

ANALISI
La configurazione media assunta dal VP e dal treno d’onda ad inizio stagione non lasciava presagire ad un possibile Evento Stratosferico Estremo di tipo “cold” nel cuore dell’inverno ma, nonostante un buon setting di partenza, è mancata l’energia interna al sistema, come testimoniato dall’andamento dei flussi di calore. E’ verosimile immaginare che dietro a questa carenza di energia, nonostante che il trend del GW giustifichi speculazioni di senso opposto, ci possa essere l’episodio di Niña biennale che sta assumendo caratteristiche più simili a quelle di una Niña CP (Central Pacific, ovvero con le anomalìe negative maggiori verso la regione ENSO 3.4), nonostante una chiara impostazione di partenza come Niña EP (East Pacific, ovvero con anomalìe negative maggiori nelle SST a ridosso dell’America latina), come peraltro testimoniano sia i valori da evento moderato toccati anche nella zona 3.4 (ONI nel trimestre OND che ha toccato -1.0) che i forti effetti avvertiti nella componente atmosferica del fenomeno (SOI molto positivo in dicembre). Si ricorda infatti che secondo gli studi disponibili una Niña CP ha una maggiore influenza sul NAM rispetto ad un episodio EP .
Ad ESE Cold ormai conclamato, con effetti in troposfera che rientrano nella casistica ben descritta dal paper di Baldwin & Dunkerton e da quello di Waugh e Polvani a proposito di “Low Flux Events”, è ipotizzabile una prosecuzione dei pattern AO+ e NAO+ anche per il mese di febbraio, soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo. Questa “accoppiata” sarà molto probabilmente l’elemento che caratterizzerà maggiormente il futuro prossimo, almeno fino all’esordio del mese di marzo. Eventuali disturbi troposferici al pattern principale, più probabili sul settore est siberiano-pacifico, risulteranno comunque deboli e transitori.
Primi cenni più significativi di ripresa degli heat fluxes potrebbero mostrarsi nella fase finale del mese, quando l’avanzamento stagionale e gli ormai 40/45 giorni passati dall’inizio dell’ESE Cold potrebbero portare a qualche timida risposta troposferica più incisiva negli intervalli tra gli impulsi stratosferici. Nonostante il reset imposto dall’Evento Stratosferico Estremo, riteniamo che il setting del VP possa mantenersi, e per questo ci attendiamo una disposizione sinottica simile a quella avuta in precedenza nelle possibili (brevi) fasi in cui andremo incontro ad un allentamento zonale, con la riproposizione di un ATR con deboli flussi divergenti anche al di sotto dei 60°N, quindi con valori della NAO che dovrebbero mantenersi positivi. Da segnalare il fatto che molto probabilmente il pattern zonale conseguente alla reiterazione di impulsi di una stratosfera che si manterrà molto fredda per tutto il mese, specialmente alle quote medie (30 hPa) e medio – basse (50/70 hPa), potrebbe relegare la stratificazione del gelo continentale molto ad est nel continente asiatico, allentando la presa progressivamente anche sull’Europa orientale.


PROSPETTIVE
Il mese di febbraio potrebbe trascorrere senza particolari sussulti invernali sul settore centro-occidentale europeo e quindi anche sul nostro paese. La circolazione marcatamente zonale per gran parte del mese non consentirà l’instaurazione di regimi che potrebbero portare azioni invernali degne di nota sul Mediterraneo centrale. Il mese probabilmente risulterà contraddistinto da una vasta e coriacea area di alta pressione in allungamento dall’Atlantico verso l’Europa centro-occidentale, caratterizzando il tempo anche sulle nostre regioni, con clima secco e a tratti mite. Le zone di pianura potrebbero risentire spesso di nebbie e accumulo di sostanze inquinanti, con temperature che risulterebbero quindi più basse rispetto alle anomalie positive che si avranno in quota.
Come abbiamo accennato sopra, non possiamo escludere qualche timido cambiamento nella parte finale del mese, quando potrebbe rifarsi vedere qualche ondulazione nella corrente a getto. L’abbozzo di ATR con NAO comunque prevalentemente positiva lascia pensare ad un maggiore interessamento dell’Est Europa e della zona Balcanica per ipotetiche discese di aria artica. In una siffatta situazione sarebbe più probabile un marginale o parziale interessamento delle nostre regioni orientali e meridionali, mentre più riparate potrebbero risultare ancora le zone settentrionali e tirreniche.

Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia, il 14 Giugno scorso l’Osservatorio Cavanis ha
riaperto le porte per una visita guidata ad un gruppo di giovani laureati di diverse università di
Europa, Australia, USA che stanno trascorrendo un semestre a Venezia impegnati in vari progetti in qualità di Postdoctoral Research Fellows in Environmental Humanities – Center for Humanities and Social Change – Ca’Foscari University of Venice.

La visita, iniziata con un discorso di benvenuto del Direttore, Padre Gigi Pennacchi, è proseguita
con la presentazione in lingua inglese a cura del Colonnello Marcello Cerasuolo, riscuotendo
grande apprezzamento da parte dei ricercatori, alcuni hanno richiesto informazioni e
documentazione per i loro progetti su specifici argomenti (nebbia, temperature).
Silvia Spanio e Giuliano Nardin (Meteonetwork) hanno curato la documentazione fotografica
dell’incontro, di seguito si pubblicano alcune istantanee.

Venezia 14.6.2021 – Giuliano Nardin

#seasonscolors 3.0  – terzo contest fotografico MeteoNetwork

Prende il via #seasonscolors 3.0, il terzo contest fotografico MeteoNetwork, dedicato a tutti i luoghi e le città d’Italia e alle stagioni.

L’obiettivo è quello di realizzare un calendario per l’anno 2021 che possa raccontare le località italiane attraverso una foto che ne ritragga i luoghi più conosciuti nei diversi mesi dell’anno.

Il calendario sarà realizzato in doppio formato:

  • A5 da tavolo, per l’invio in omaggio a tutti i Soci MeteoNetwork in regola con l’iscrizione;
  • A4 da parete, per la distribuzione a tutti i nostri partner.

Tutti gli utenti, anche non Soci, sono invitati a partecipare inviando una o più fotografie all’indirizzo photo@meteonetwork.it entro e non oltre il 30 ottobre 2020.

Le foto dovranno rispettare le seguenti caratteristiche:

  • per il calendario A4: immagini a taglio verticale, di formato 2400×3700 pixel
  • per il calendario A5: immagini a taglio orizzontale, di formato 2400 pixel x 1800 pixel

Le foto inviate saranno selezionate dall’Associazione e le 12 ritenute migliori, a insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo MeteoNetwork, andranno a caratterizzare il calendario 2021.

Gli autori delle foto vincitrici, oltre alla pubblicazione del proprio scatto, riceveranno il calendario A4 all’indirizzo indicato nella liberatoria.

– Chi può partecipare?

Tutti gli utenti, anche non Soci di MeteoNetwork, raccontandoci con le foto una o più stagioni della località in cui vivono o di qualsiasi altro luogo italiano che li abbia colpiti.

– Come partecipare?

Inviando un massimo di cinque foto a partecipante all’indirizzo: photo@meteonetwork.it

L’invio delle foto implica l’accettazione della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le vostre foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

All’atto dell’invio, le foto dovranno essere accompagnate dalla seguente liberatoria:

Io sottoscritto/a dichiaro di voler partecipare al contest #seasonscolors 3.0 per il Calendario MeteoNetwork:

Cognome/Nome……………………………………………………………………………

Nato a……………………………………………………………………… il……………………………………………….

Residente in Via………………………………………………………………………………………….

Città………………………………………………………………CAP…………………..

Prov…………      Telefono………………..          Cellulare………………………………………….

e-mail………………………………………………………………………………………

A tal fine, allego alla presente n° … fotografia/e, avente/i le caratteristiche specificate nel presente comunicato, da valutarsi per il calendario (barrare quale d’interesse):

O A4

O A5

Nel caso di partecipazione con più immagini per entrambi i formati, dettagliare quali immagini debbano essere associate a quale formato.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui al contest, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Io sottoscritto/a con la presente dichiaro inoltre di essere il solo autore ed il solo titolare di ogni diritto di proprietà autoriale delle immagini fotografiche allegate.

All’atto delle invio delle immagini, dichiaro, contestualmente, di accettare i termini della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

Con la presente dichiaro di obbligarmi a manlevare e tenere indenne MeteoNetwork da ogni azione, onere o conseguenza derivante dalla asserita o attuale violazione di diritti d’autore pertinenti a terze parti in relazione o comunque connesse all’uso di dette immagini.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui alla presente comunicazione, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Il conferimento dei dati richiesti è facoltativo, ma necessario per consentire la partecipazione dell’interessato al contest e, pertanto, la loro eventuale omissione comporterà l’oggettiva impossibilità per MeteoNetwork di procedere ad operazioni di trattamento (quali la pubblicazione e/o diffusione delle immagini fotografiche) per le finalità connesse al citato contest, determinandone l’esclusione dallo stesso.

I predetti dati saranno trattati in forma documentale e/o con l’impiego di strumenti informatici nel rispetto delle misure di sicurezza adottate da MeteoNetwork ODV in conformità alla normativa sulla privacy ed alle direttive del Garante. I dati verranno conservati per il tempo strettamente necessario al perseguimento delle finalità indicate e, in caso di revoca del consenso prima del raggiungimento della finalità, saranno cancellati e non più utilizzati.

In relazione al trattamento oggetto della presente informativa è possibile esercitare il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, di chiedere la limitazione del trattamento, di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi nonché il diritto alla portabilità dei dati e di proporre reclamo all’autorità di controllo competente.

Attendiamo ora le vostre foto e… Buona Fortuna!!

MeteoNetwork a Scuola di Astronomia ATA!

Facendo seguito alla firma dell’accordo con l’Unione Astrofili Italiana, MeteoNetwork ha avviato la definizione di un’intesa anche con ATA (Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton”), delegazione territoriale UAI per la zona di Roma Sud-Castelli Romani.

Parte centrale di questa intesa sarà l’installazione di una stazione meteo, presso il Parco Astronomico ATA “Livio Gratton”, sito in una frazione del Comune di Rocca di Papa (RM), a sud di Roma, nell’area dei Castelli Romani.

L’accordo con ATA prevede innanzitutto le seguenti facilitazioni reciproche per le quote d’iscrizione:

  • Soci MeteoNetwork che desiderano iscriversi ad ATA ma non a UAI: Euro 20,00
  • Soci ATA (ma non Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00
  • Soci ATA (anche Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00

Le quote sono intese per anno civile.

Il socio Meteonetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’ATA, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://lnx.ataonweb.it/wp/iscriviti-e-sostieni-lata/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 20,00 e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci Meteonetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla alla Segreteria ATA (segreteria@ataonweb.it).

Il prossimo 13 ottobre, inoltre, ATA avvierà il primo ciclo di lezioni della propria una Scuola di Astronomia, che sarà tenuta on line e quindi fruibile da qualsiasi socio MeteoNetwork lo desideri, indipendentemente dalla sua residenza.

Per la partecipazione a questo primo ciclo della Scuola sono previste le seguenti quote agevolate, riservate ai Soci MeteoNetwork:

  • Per i Soci MeteoNetwork già iscritti ATA: Euro 70,00 (a fronte di una tariffa piena di Euro 90,00)
  • Per i Soci MeteoNetwork non già iscritti ATA: Euro 90,00, comprensivi di iscrizione (a fronte di una tariffa piena di Euro 120,00)

La Scuola prevede la partecipazione alle 8 lezioni on line, tenute da esperti astrofili ATA (alcuni anche astronomi professionisti), secondo il calendario pubblicato su:

https://lnx.ataonweb.it/wp/wp-content/uploads/2020/09/Calendario-Scoprire-lUniverso-2020.pdf

La Scuola prevede anche due lezioni in presenza al planetario del Parco Astronomico ATA “Livio Gratton” (https://lnx.ataonweb.it/wp/parcoastronomicoliviogratton/); i soci MeteoNetwork iscritti alla Scuola e in grado di assicurare la partecipazione in presenza alle lezioni, potranno parteciparvi liberamente.

ATA attua tutte le prescrizioni previste dalle autorità sanitarie ai fini della prevenzione dal contagio COVID-19; per le lezioni in presenza, i partecipanti alla Scuola dovranno quindi  seguire rigorosamente quanto previsto dal protocollo pubblicato su: : https://lnx.ataonweb.it/wp/misure-igienico-sanitarie-per-la-gestione-del-rischio-sars-cov-2/

Siglata la Convenzione tra MeteoNetwork e l’Unione Astrofili Italiani

Nuove opportunità per i soci MeteoNetwork, a seguito della convenzione appena siglata con l’Unione Astrofili Italiana (UAI), da oltre 50 anni il principale punto di riferimento culturale, organizzativo e motivazionale degli astrofili italiani, ovvero gli appassionati di astronomia e di scienza in generale.

L’UAI è un ente non lucrativo, associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale delle APS, che concretizza la sua missione di promozione della cultura astronomica e scientifica operando in costante e proficua collaborazione con gli astronomi professionisti, gli enti pubblici e privati di ricerca e le Università, il mondo della scuole e dell’istruzione, le istituzioni pubbliche nazionali e locali, le altre Associazioni ed Enti/Strutture che condividono, anche in campi affini, obiettivi e metodologie.

L’UAI si propone, in particolare:

  • la diffusione e la divulgazione dell’Astronomia
  • la realizzazione e l’incentivazione di studi e ricerche nel settore
  • la tutela e la valorizzazione dell’ambiente per la salvaguardia dell’osservazione del cielo
  • la promozione di attività didattiche in astronomia nonché la formazione del
  • personale della Scuola

L’accordo tra l’UAI e MeteoNetwork nasce allo scopo di sviluppare attività congiunte, volte al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Tra queste attività rientrano convegni, seminari, gruppi di studio, attività di divulgazione scientifica, compresa la pubblicazione di articoli e altre opere. I temi privilegiati delle conferenze saranno quelli di “confine” tra astronomia e meteorologia, quali l’influenza delle condizioni atmosferiche sulle osservazioni astronomiche e lo space weather. Ai soci delle rispettive Associazioni saranno offerti inoltre Star Party, visite a Osservatori astronomici e a stazioni meteorologiche, a scopo di crescita culturale.

Una collaborazione a tutto tondo, che – come si legge nell’accordo appena siglato – “potrà venire svolta anche coinvolgendo studenti e neolaureati attraverso stage e tesi di laurea, tutelando la finalità formativa e scientifica”. UAI e MeteoNetwork si impegnano inoltre a favorire “l’appartenenza congiunta alle due Associazioni definendo condizioni di miglior favore per l’iscrizione a MeteoNetwork dei soci UAI e viceversa”.

UAI offre ai soci MeteoNetwork con iscrizione in corso di validità la quota ridotta pari ad Euro 15,00 per anno civile per l’iscrizione con rivista digitale; per l’opzione di iscrizione con “rivista cartacea” rimane confermata la quota aggiuntiva di Euro 25,00 per un totale di Euro 40,00 per anno civile. Le convenzioni riservate ai soci sono descritte sul sito www.uai.it;

Il socio MeteoNetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’UAI, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://www.uai.it/sito/associazione/iscriviti-e-sostienici/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 15,00 (o pari a Euro 40,00 nel caso di rivista cartacea) e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci MeteoNetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla all’Ufficio Amministrazione UAI (amministrazione@uai.it).

Emergenza COVID19 : donazione MeteoNetwork al Giovanni XXIII di Bergamo

Carissimi,

stiamo tutti vivendo una situazione emergenziale senza precedenti che ha modificato in brevissimo tempo tutte le nostre abitudini sociali ma, sopra ogni cosa, ha esposto in primissima linea tutte le donne e tutti gli uomini che lavorano nel nostro Sistema Sanitario Nazionale.

Persone che hanno messo tutte loro stesse a disposizione di tutti noi, per darci soccorso e assistenza; persone che hanno messo da parte le loro Famiglie e il loro tempo libero per dedicarsi totalmente al prossimo, che rischiano quotidianamente la vita, svolgendo la loro professione.

Proprio per questo motivo l’Associazione MeteoNetwork ha deciso di effettuare una donazione all’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII di Bergamo dove, al momento, la situazione è tra le più gravi sul territorio nazionale.

La donazione rappresenta tutti i Soci che, anche grazie al loro tesseramento, hanno reso possibile questo; vi ringraziamo TUTTI veramente di cuore.

Restiamo a casa

Direttivo Associazione MeteoNetwork

MeteoNetwork entra nell’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia

Il Presidente Marco Giazzi nominato nel Consiglio Direttivo e il Segretario Luca Garbolino eletto nel Collegio dei Probiviri.

Nata ufficialmente il 27 luglio scorso e figlia della pluridecennale esperienza di AGI (Associazione Geofisica Italiana), l’AISAM è ad oggi l’unico punto di riferimento nazionale per i professionisti che operano nel variegato campo delle scienze dell’atmosfera e della meteorologia in generale, riservando comunque analoghe attenzioni anche ad altre discipline affini, come l’Oceanografia, l’Idrologia e le Scienze della Terra.

Un amalgama professionale di altissimo valore che comprende già ora diversi studiosi dei principali Enti di ricerca italiani (CNR, Ispra, Crea, Enea), altrettanti accademici di differenti atenei, numerosi soggetti attivi nel campo meteorologico pubblico e privato e un numero sostanzioso di studiosi italiani operanti all’estero. Il punto di riferimento italiano del settore, come si diceva, del quale fa parte dal 19 settembre scorso anche l’Associazione Onlus MeteoNetwork.

Una presenza, la nostra, tutt’altro che secondaria in virtù dell’elezione nel Collegio dei Probiviri del Segretario Generale Luca Garbolino e della nomina (da parte del neo Presidente, Prof. Dino Zardi) di Marco Giazzi direttamente all’interno del Consiglio Direttivo.

Una svolta epocale, insomma, che sancisce ufficialmente il riconoscimento della meteorologia amatoriale da parte dei professionisti del settore, ma che testimonia altresì l’assoluta competenza che la nostra associazione ha ormai raggiunto.

Un traguardo del tutto insperato, per noi inarrivabile e inconcepibile fino a pochi anni fa. Senza dubbio, però, un punto di partenza per pianificare al meglio il futuro della meteorologia italiana, con unità d’intenti e sguardo interdisciplinare.

Outlook Estate 2016 – 2a parte

Verifica outlook #1

Cominciamo con una veloce verifica dell'outlook #1

anom. geopotenziale 500 hpa della prima parte dell'estate

La prima parte dell'outlook estivo si è rivelata, al termine del periodo preso in esame, abbastanza soddisfacente.
Sia le anomalie complessive che le indicazioni generali sono risultate essere coerenti con la previsione. Qualche difficoltà nel leggere le anomalie su Iberia e Nord est ed est Europa non hanno inficiato, a nostro avviso, sul posizionamento dei centri di anomalia previsti e sull'andamento configurativo del periodo in esame.
Fra i principali pattern di riferimento, abbiamo avuto una AO leggermente positiva, una SNAO invece piuttosto negativa (tranne nella terza decade di giugno) e un EA, come ormai al solito, da tempo, positiva. Proprio nella possibilità che si manifestasse un periodo con EA– nella prima parte del mese e mezzo coperto dall'outlook risiede forse l'unico errore in termini di proiezione. Difficile identificare un vero e proprio Weather Regime dominante: si è passati da una fase connotata da anomalie di GPT negative su Scandinavia, meridiani centrali Europei e Mediterraneo centrale(prima metà di giugno) ad una fase con prevalente distenzione zonale dell'alta pressione oceanica (prima metà di luglio) passando per un periodo contraddistinto da un intrusione di aria Subtropicale continentale su Mediterraneo centrale e area balcanica(ultima parte di giugno).

Outlook stagionale #2: seconda metà di luglio e agosto


Nella parte finale del primo outllook dedicata alle prime indicazioni di massima sulle tendenze del lungo periodo, scrivevamo che un rafforzamento dei monsoni africano e indiano lasciava intravvedere la possibilità di una più netta fase positiva dell'indice EA nella seconda parte dell'estate, con eventuale graduale affermazione dell'alta pressione sub tropicale continentale o oceanica sul continente Europeo a seconda che la SNAO risultasse negativa risp. positiva.
Rispetto a quella prima indicazione, alcuni elementi nuovi stanno parzialmente mutando lo scenario previsto. 
Il monsone indiano è partito forte e – secondo le previsioni – sembrerebbe continuare ad essere più intenso rispetto alla media. Quello dell'Africa occidentale è partito anch'esso in modo sorprendentemente forte, segnando già un notevole surplus di precipitazioni nella regione del Sahel e shiftando verso nord la parte più occidentale dell'ITCZ soprattutto nell'ultimo mese. Per la verità ci sono alcuni dubbi circa la possibilità che queste piogge siano direttamente causate del monsone ma soprattutto sull'eventuale tenuta dello stesso per il tratto a venire. È vero che le previsioni continuano a segnalare un monsone leggermente più forte della media, tuttavia è da vedere se questa situazione sarà sufficientemente intensa da poter condizionare il prosieguo della stagione in termini di influenza della cella anticiclonica di matrice nordafricana fin sulle regioni europee a media latitudine.
Un altro elemento di relativa novità, rispetto al primo outlook, è il mutamento della configurazione delle SSTA. Ad una situazione pacifica sostanzialmente poco differente rispetto a due mesi fa e sempre caratterizzata da PDO+ e dalla transizione (un po' meno rapida del previsto) dal forte Nino ad una possibile/probabile Nina entro l'autunno, si aggiungono il passaggio ad unoIOD– nell'Indiano (SSTA– nella parte occidentale e SSTA+ in quella orientale dell'oceano) e soprattutto una situazione nel Nordatlantico che tende gradualmente a favorire una maggior ondulazione della corrente a getto in Atlantico e contemporaneamente ad inibirne il transito e la forza di spinta verso l'Europa meridionale.
Tutto questo dovrebbe favorire una configurazione caratterizzata da una anomalia di geopotenziale più alta della media fra il Nordatlantico orientale e l'Europa occidentale e più bassa fra il Mar di Norvegia e l'Europa nordorientale (vedi figura), con condizioni generali caratterizzate da maggior stabilità e anomalie termiche più alte su nord e centro tirrenico mentre il centro adriatico e il sud apparirebbero complessivamente scoperti e influenzati dall'instabilità più o meno diffusa. 
Tuttavia è bene rimarcare come non ci si attenda nessun regime di tempo prevalente, piuttosto sembrano profilarsi fasi che si susseguono: c'è la possibilità di una prima fase con distensione dell'alta pressione azzorriana verso l'Europa, seguita da una con HP centrato sull'Irlanda e bassa Tra Scandinavia e Balcani e infine una con HP oltralpe che possa generare forte anomalie di GPT su centro-nord Italia lasciando il Sud Est della penisola a rischio di deboli iinfiltrazioni di aria instabile da NE.
Non è escludibile, in questo contesto, che lo shiftare verso ovest dei centri di anomalia previsti, possa far riemergere per l'ultima decade di Agosto una configurazione assimilabile a quella avuta nella prima parte di Giugno 2016.

anomalìe prevalenti di geopotenziale nella seconda parte dell'estate 2016

Il tornado di Pianiga, Dolo e Mira (VE) dell’8 luglio 2015

E' disponibile l’intero rapporto scientifico relativo al tornado che ha funestato i comuni di Pianiga, Dolo e Mira in provincia di Venezia nel tardo pomeriggio dell’8 luglio del 2015. L'opera è stata realizzata da MeteoNetwork, SerenissimaMeteo, Valentina Abinanti ed altri autori.
 

 

L’opera è stata curata da Valentina Abinanti, Daniele Bianchino, Alberto Gobbi, Zuara Mistrorigo, Marta Valeria Perini, Marco Rabito, Pierluigi Randi, Davide Rosa, Tobia Scortegagna e Diego Valeri. Nel primo link si trova la parte testuale (i 10 capitoli), nel secondo link l’allegato al capitolo 6 contenente le schede di danno e le isolinee di danno definite secondo la scala EF dei tornado.

 

Scarica i capitoliScarica le schede

 

Il presente lavoro descrive l’interazione tra i vari fattori meteorologici che hanno determinato la genesi di un vortice così violento, nonché le varie tecniche di monitoraggio che hanno permesso di seguire l’evoluzione della supercella tornadica sin dai suoi primi stadi di vita, tra le quali si citano le immagini del radar meteorologico e l’osservazione diretta delle nubi temporalesche.

Sono stati presi in considerazione anche gli aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato dall’impatto con il tornado, attraverso le interviste alla popolazione colpita, con alcuni suggerimenti su come aiutare le persone interessate e viene illustrata una serie di indispensabili consigli di autoprotezione per salvaguardare la propria incolumità.

Una cospicua parte del lavoro è dedicata alla ricostruzione del percorso seguito dal vortice e all’analisi dei danni da un punto di vista ingegneristico, allo scopo di stimare la velocità del vento seguendo il protocollo della scala EF dei tornado (“Enhanced Fujita scale”).

Nella parte conclusiva si evidenziano i vari limiti a cui deve sottostare il meteorologo nella previsione dei fenomeni meteorologici estremi, sia nel tempo che nello spazio, sottolineando l’importanza del cittadino consapevole nel riconoscere ogni segnale di allarme, considerato, tra l’altro, che la pianura veneta è quella più a rischio di fenomeni vorticosi nel territorio nazionale.

Si propongono in tal senso alcune soluzioni tecniche, tra cui bollettini meteorologici costanti e mirati, nel caso di temporali potenzialmente in grado di generare trombe d’aria, e un’applicazione per smartphone che possa fornire aggiornamenti in tempo reale, sottoforma di indicazioni visuali e georeferenziate, sugli eventi estremi in corso, tra cui fulmini, forti rovesci di pioggia, grandinate e intense raffiche di vento.

Segue l’elenco dei capitoli:

  1. Analisi sinottica e a mesoscala
  2. Analisi termodinamica e di stabilità atmosferica
  3. Analisi satellitare e radarmeteorologica
  4. Analisi nefologica e testimonianze di caccia
  5. Analisi fotogrammetrica del tornado
  6. Analisi dei danni con applicazione della scala EF e ricostruzione del percorso del tornado
  7. Precauzioni da adottare in caso di tornado
  8. Aspetti emotivi e cognitivi del trauma causato da un evento naturale
  9. Climatologia dei tornado in Veneto
  10. Si poteva prevedere il tornado?
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