Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Visita Osservatorio meteorologico Cavanis, Venezia

Dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia, il 14 Giugno scorso l’Osservatorio Cavanis ha
riaperto le porte per una visita guidata ad un gruppo di giovani laureati di diverse università di
Europa, Australia, USA che stanno trascorrendo un semestre a Venezia impegnati in vari progetti in qualità di Postdoctoral Research Fellows in Environmental Humanities – Center for Humanities and Social Change – Ca’Foscari University of Venice.

La visita, iniziata con un discorso di benvenuto del Direttore, Padre Gigi Pennacchi, è proseguita
con la presentazione in lingua inglese a cura del Colonnello Marcello Cerasuolo, riscuotendo
grande apprezzamento da parte dei ricercatori, alcuni hanno richiesto informazioni e
documentazione per i loro progetti su specifici argomenti (nebbia, temperature).
Silvia Spanio e Giuliano Nardin (Meteonetwork) hanno curato la documentazione fotografica
dell’incontro, di seguito si pubblicano alcune istantanee.

Venezia 14.6.2021 – Giuliano Nardin

Outlook Giugno 2021

INTRODUZIONE

La primavera che sta per concludersi, ha risentito, nella prima parte di essa, dell’ESE cold avvenuto a fine inverno, seguito ad una stagione invernale che ha visto un VP debole ed instabile. Un VPS piuttosto compatto ma con vorticità deboli è proseguito per tutta la stagione e questo ha portato ad una quasi completa soppressione dei flussi di calore, con disaccoppiamento dei diversi piani atmosferici. Tutto questo si è tradotto in un FW late di tipo esclusivamente radiativo.
L’elemento cardine che ha caratterizzato il treno d’onda è stato, senza dubbio, la fase ormai pienamente negativa della PDO, che ha favorito l’instaurarsi di anomalie di geopotenziali ben positive su entrambi gli oceani. Questo elemento ha portato ad una primavera molto fresca e a tratti instabile su gran parte del Vecchio Continente

ANALISI TELECONNETTIVA

Le modalità e le tempistiche del FW non hanno apportato conseguenze alle dinamiche troposferiche e anzi, proprio dalla metà di maggio, i due principali indici che misurano lo stato di salute del VPT (AO e NAO), sono risaliti su valori neutri/debolmente positivi. In mancanza di altre forzanti, riteniamo probabile una prosecuzione di questo andamento anche per gran parte del trimestre estivo e questo dovrebbe garantire una buona vivacità del getto tra Atlantico e continente europeo.
Il quadro delle SSTA denota alcuni pattern “borderline” come ad esempio ENSO e IOD che pur essendo classificati neutri sono entrambi tendenti ad una fase debolmente negativa, con alisei più intensi della norma come dimostra il SOI positivo.

Questo si traduce in una attività convettiva tropico/equatoriale più intensa a ridosso del Continente Marittimo e parte occidentale del Pacifico, favorendo fasi 5 e 6 della MJO.


Un fattore invece ben definito continuerà ad essere la PDO- che andrà a modulare il getto, pur perdendo gradualmente di rilevanza col procedere della stagione.
In Atlantico, una pozza di acque più fredde della norma collocata alle medie latitudini, dovrebbe favorire una certa vivacità del jet stream. Anomalie positive nel golfo di Guinea e TNA negativo lasciano pensare ad un WAM lievemente sotto la linea climatologica o al più in media nelle prossime settimane

PROSPETTIVE

Con gli elementi indicati è possibile individuare un mese di giugno caratterizzato da un doppio pattern: l’uno prevalente e l’altro temporaneo.
Il primo caratteristico, per il mese di giugno, della Mjo in fase 6 proprio a ragione degli alisei intensi non solo nella fascia equatoriale pacifica nei pressi dell’America latina ma anche in prossimità della Regione 3.4 dell’Enso.
Tale pattern vede prevalenti anomalie negative di geopotenziale sulla Mitteleuropa dove l’estate farà molta fatica ad affermarsi.
Anomalìe lievemente negative di geopotenziale sono previste nei pressi dell’Atlantico portoghese per possibili cadute della corrente a getto.
Anomalìe marcatamente di segno opposto si concentreranno nel continente asiatico oltre gli Urali verso la Siberia.
Si potranno avere inoltre anomalìe positive nel Mediterraneo occidentale con parziale coinvolgimento dei settori meridionali di Spagna, Francia e, più marginalmente delle regioni tirreniche e delle Isole maggiori italiane mentre le Regioni settentrionali, più marcatamente quelle Alpine e prealpine centro orientali e quelle centro settentrionali dei versanti adriatici dovrebbero maggiormente risentire degli effetti di infiltrazioni di aria fresca, proprio a causa di una circolazione instabile che insisterà sull’Europa centrale.
Il secondo pattern, di carattere più transitorio, sarà dovuto a temporanei forcings di natura dinamica in grado di generare un ridge altopressorio dall’Atlantico verso l’Europa occidentale, sconfinando temporaneamente verso la penisola Scandinava e il nord Europa.
In questo quadro si potrebbero riscontrare, sulla nostra Penisola, oltre a quanto sopra evidenziato, anomalìe leggermente positive dal punto di vista precipitativo per il mese di giugno, nelle regioni settentrionali e, più segnatamente, su quelle dei versanti adriatici oltre che a sconfinamenti a ridosso dell’appennino centro-settentrionale.
Anche le temperature dovrebbero essere la conseguenza di questo tipo di circolazione presentando valori più elevati e leggermente sopra media nelle regioni tirreniche centro meridionali e nelle isole maggiori mentre dovrebbero allinearsi attorno alla media del periodo sulle altre regioni o temporaneamente inferiori alla media sulle regioni alpine e prealpine centro orientali.
Non sono da escludere brevi fasi caratterizzate da un promontorio dinamico del tutto transitorio passante per le nostre regioni. In questi intermezzi sono da mettere in conto moderate ma brevi onde di calore, più probabili ancora sulle regioni occidentali e Isole Maggiori.

 

Outlook febbraio 2021

Premessa

L’andamento del mese di Gennaio ha visto la realizzazione della dinamica T-S-T con un esito di MMW di tipo displacement.
Questa situazione al netto dell’andamento del Jet stream in troposfera ha generato un impulso dalla stratosfera che ha innescato una retrogressione del nucleo del VPT con zonalità negativa al di sopra dei 60°N.

Prospettive

Il mese di febbraio si apre con un episodio in troposfera che fa seguito al contingentamento del NAM successivo all’evento Major.
L’episodio suddetto prende la forma di uno split del VP e la particolarità del suo asse è quella di assumere una forma arcuata (a “L”) che permette al flusso antizonale prodotto nel settore eurasiatico di confluire in modo naturale con l’uscita del jetstream del ramo canadese, rompendo ogni tentativo di blocking in area atlantica.
L’interazione tra le due opposte masse d’aria porterà verso l’Europa una serie a catena di sistemi perturbati seguita da correnti umide atlantiche.
L’Europa centro settentrionale sarà invece meta della confluenza di aria molto fredda da est con sovrascorrimento di aria umida e più temperata da ovest e traguardo di intense nevicate.
Il ricrearsi seppur lento del gradiente sul nord Atlantico manterrà queste condizioni per la prima parte del mese pur non potendo a priori escludere il temporaneo afflusso di aria più fredda limitatamente alle aree alpine e marginalmente all’Italia settentrionale.
Nella seconda parte del mese di febbraio il riformarsi del vortice polare tra Groenlandia ed est Canada dovrebbe portare ad una temporanea onda stabilizzante in direzione di UK e dell’Europa occidentale. Si manifestano quindi i presupposti per un rientro freddo da nord est sul settore meridionale e orientale dell’Europa.
Questa dinamica tuttavia non dovrebbe necessariamente essere quella interamente caratterizzante la seconda parte di febbraio in quanto è attesa a nostro avviso un nuovo rinforzo delle correnti occidentali sul vecchio continente ma questa volta a latitudini più elevate proprio a ridosso della fine del mese.
Il VPS inoltre inizierà una sua ristrutturazione a tutte le quote a tal punto da non poter escludere uno stratcooling tardo invernale o in precoce primavera. Questo a maggior ragione sul finire della stagione forzerà il flusso umido occidentale a seguire il percorso delle medie latitudini portando una fase stabilizzante sul Mediterraneo centro occidentale e relegando le ultime velleità invernali al settore orientale.

Outlook Gennaio 2021

PREMESSA

Nella prima parte del mese di Dicembre l’area del Mediterraneo centro-occidentale è stata coinvolta da una prolungata fase polare marittima, figlia di una ritrovata attività d’onda in area Pacifica in grado di trasmettere una buona oscillazione del jet stream sull’Atlantico; l’ingerenza delle correnti polari oceaniche è progressivamente calata nella fase centrale del mese.

Nel frattempo abbiamo assistito ad un notevole rinforzo dell’attività d’onda in area Pacifica, che ha contribuito al trasporto di una ingente massa di aria calda oltre il circolo polare ed alla formazione di un vasto anticiclone dinamico. Tutto ciò ha portato ad una parziale dislocazione delle masse del Vortice Polare Troposferico (VPT) a latitudini più basse, con il conseguente incremento della componente zonale su buona parte dell’emisfero settentrionale.

Da sottolineare come le condizioni di partenza del Vortice Polare Stratosferico (VPS) fossero molto molto fredde, con parecchia energia “da dissipare” in ragione delle condizioni di partenza, ovvero bassi flussi di calore prevalentemente ripartiti su wave 2 (e quindi in modo bilanciato).

La successiva traslazione dell’anticiclone polare verso l’Artico siberiano ed il suo rapido indebolimento hanno contribuito all’accorpamento del VPT in posizione decentrata rispetto al polo geografico, più precisamente nel comparto siberiano-pacifico, favorendo in questo modo la riattivazione degli attriti dovuti proprio al suo posizionamento con conseguente forte rinforzo dei flussi verticali di calore verso la stratosfera. Questa riattivazione dei flussi ha di fatto impedito di giungere agli effetti che sarebbero conseguentemente derivati da un evento di tipo “ESE cold”, data l’iniziale profondità del vortice stratosferico.

Da notare, eccetto rarissime fasi, come il comparto canadese abbia registrato una assenza quasi totale di vorticità. Indubbiamente gli attriti tra una potentissima “Siberian High” e le vorticità del VPT quasi del tutto assenti in area canadese hanno dato manforte al mantenimento di questa energia proprio sul quel comparto.

 

STRATOSFERA

Gli intensi flussi di calore che hanno caratterizzato la fine del mese di Dicembre hanno prodotto una grave destrutturazione del VPS. Il notevole forcing (quasi da record) di W1 (wave 1) ad iniziare dalle alte e medio-alte quote della stratosfera (1-10 hPa), pur in presenza di W2 inizialmente su valori prossimi alla media climatologica a 10 hPa (300-350 gpm) ma in diminuzione, sta generando un riscaldamento stratosferico maggiore che presenta tutte le caratteristiche di un evento SSMMW (Sudden Stratospheric Major Midwinter Warming) di tipo “split”, dal quale tuttavia si andrà a differenziare per la mancata realizzazione della rottura delle Ertel Potential Vorticity (EPC), elemento discriminante rispetto ad una classificazione a tal punto residuale quale evento di tipo “displacement”, di cui tuttavia non presenta sostanziali caratteristiche.

In particolare, si deve notare l’opera compiuta non solo dalla forte intrusione di W1, ma anche gli attriti progressivamente realizzati da W2 nella massa centrale del VPS che di fatto ne comporterà un sostanziale svuotamento di vorticità.

Benché le possibilità maggiori vadano verso una classificazione dell’evento come “displacement”, non è per ora totalmente da escludere che la frattura della massa del VPS possa avvenire entro i 10 giorni dall’inversione dei venti zonali alla quota e alla latitudine previste dalla letteratura (10 hPa ≥ 60° N), con evento che andrebbe quindi classificato come “split”.

Tuttavia, sulla base delle analisi dei modelli questa eventualità non andrebbe comunque ad aggiungere granché rispetto gli effetti propagativi (“downward”) che questa dinamica presenta, e che di fatto l’accomuna in tutto e per tutto anche sotto questo aspetto ad un MMW di tipo “split”. Al più ci si potrebbe attendere un maggior contributo in termini di GPT e di profondità delle saccature in uscita dal comparto artico, in caso si vada verso uno “split”.

Nel corso della terza decade del mese di Gennaio riteniamo che sarà fisiologico assistere ad una progressiva ristrutturazione del VPS ad iniziare dai suoi piani alti (1-5 hPa), e ad un suo più consistente rinforzo nel corso del mese di febbraio fino ai piani medi e medio-bassi (10-50 hPa); farà probabilmente eccezione la bassa stratosfera, ove probabilmente le tempistiche di accorpamento delle masse di vorticità potenziale sarà più diluito nel tempo.

 

TROPOSFERA

In seguito agli effetti del forte sconquasso stratosferico dovuti all’afflusso di intensi “eddy heat flux” ed “eddy momentum flux” dalla troposfera, assisteremo al consolidamento delle condizioni di VPT debole (“weak”) e di velocità zonali molto basse (< 5 m/s in media troposfera) fino almeno a tutta la prima metà del mese di Gennaio.

Le caratteristiche principali fino ad allora dominanti saranno rappresentate da:

  • Un’intensa depressione aleutinica con baricentro traslato ad ovest (come ricorrente in caso di ENSO negativo)
  • Una imponente Siberian High, con valori massimi di pressone al suolo nelle aree continentali di pianura più fredde prossimi a valori record
  • Una scarsa o quasi nulla vorticità in area canadese, con forte caratterizzazione NAO negativa

Date le premesse, anche in considerazione delle condizioni presenti in stratosfera, è assai probabile attendersi almeno fino alla metà del mese di Gennaio condizioni di marcata stasi dei centri motori principali e dello status iniziale sopra indicato, in virtù della permanenza di velocità zonali molto basse (< 5 m/s) fino ai 50° N; solo al di sotto di tale latitudine la corrente a getto si mostrerà più tesa. Tali condizioni potrebbero proseguire fino all’inizio della terza decade.

Con queste prospettive l’Europa centro-meridionale rimarrà sede di confluenza tra masse artiche più fredde in discesa dalle alte latitudini europee e correnti più miti e umide in transito dalle medie latitudini dell’Atlantico; questa confluenza pare ad oggi coinvolgere maggiormente l’Europa centrale, con riflessi più diretti sul Nord Italia, ove maggiori saranno le probabilità di nevicate anche in pianura in un contesto termico inferiore alle medie. Quindi freddo ma non gelo per lo meno in questa fase.

Più marginale invece l’apporto di correnti fredde al di sotto dei 44° N, ove pertanto le temperature risulteranno più miti benché in un contesto assai umido. Dato il reiterarsi del pattern artico-polare sull’Europa centro-occidentale, non sono da escludere in questo frangente rapidi ma intensi prefrontali sulle regioni centro-meridionali.

Ci attendiamo invece una sostanziale modifica nella seconda parte del mese di Gennaio (indicativamente nella terza decade), quando una graduale ripresa delle velocità zonali in sede polare comporterà la traslazione verso latitudini più basse del jet stream subtropicale ed un progressivo incremento dell’attività d’onda in sede Nord Atlantica, dato il graduale aumento di vorticità in area canadese (valori NAO negativi meno estremi).

La forte compartimentazione del continente euro-asiatico, connotato da una estesa termicizzazione delle pianure russo-siberiane, potrebbe creare un isolamento importante rispetto alla circolazione che verrà ad instaurarsi in seguito alla ripresa della corrente a getto polare, gettando quindi i presupposti per la genesi di un’ampia azione retrograda delle masse continentali verso i meridiani europei che, in tal caso, verrebbero interessati da possibili ondate di freddo molto intenso, localmente di gelo.

Se le nostre ipotesi venissero rispettate, è lecito attendersi una fase prolungata di tempo molto instabile sul Mediterraneo e sull’Italia, dai connotati decisamente invernali. Le correnti molto fredde da Est o da Nord-Est potrebbero seguire tuttavia una traiettoria non eccessivamente bassa di latitudine, andando quindi ad interessare in modo più marcato le regioni settentrionali e quelle adriatiche centro-settentrionali, senza tuttavia escludere a priori fasi di influenza più estese all’intera penisola.

Per la prima parte del mese di Febbraio ci attendiamo una prosecuzione del pattern, con condizioni piuttosto fredde sul settore Europeo. Il graduale venir meno degli effetti del MMW dovrebbe portare ad un progressivo aumento degli indici AO e NAO nella parte finale del mese, con maggiore invadenza anticiclonica sul settore centro-occidentale europeo. Residue interferenze fredde ed instabili da Est potrebbero continuare ad interessare il comparto sud-orientale del continente, con coinvolgimento delle regioni del medio-basso Adriatico e del Sud. Ci riserviamo di tornare su questa previsione a fine Gennaio per maggiore accuratezza.

Outlook Dicembre 2020

PREMESSA

L’autunno 2020 è stato connotato da alcune peculiarità, in particolare riguardo al meccanismo forzante della circolazione atmosferica sull’Emisfero Settentrionale (NH). Sul comparto euroasiatico il Jet Stream (JS) ha seguito una via preferenziale, “tracciata” dal pesante deficit della calotta artica nel settore siberiano.

Durante la fase di maturazione del vortice polare, le stagioni autunnali caratterizzate da condizioni di Niña moderata vedono sovente lo sviluppo di una forte azione meridiana, che statisticamente va a coinvolgere il continente europeo; la forzante operata dall’ammanco dei ghiacci nell’artico siberiano sul JS, nonché una circolazione pacifica dalle caratteristiche piuttosto ibride (specialmente nelle ultime settimane), ha di fatto inibito lo sviluppo di questa azione meridiana.

Altra caratteristica della stagione autunnale, in forte contrasto con quelli che avrebbero dovuto essere gli effetti del pesante deficit artico, è stata la vivacità del Vortice Polare Troposferico (VPT), decisamente attivo in termini di vorticità e sufficientemente accorpato da impedire lo sviluppo di onde di Rossby troppo ampie.

Facendo riferimento agli indicatori più comunemente utilizzati in sede di proiezione stagionale, l’inverno 2020/2021 si presenta ai blocchi di partenza con alcune caratteristiche piuttosto singolari:

  • Una Niña di intensità moderata, inizialmente modulata come Central Pacific (CP), in possibile graduale transizione in modalità East Pacific (EP);
  • Una Quasi-Biennal Oscillation (QBO) occidentale alle principali quote di riferimento (30-50 hPa), ma con una colonna asincrona per il salto di fase orientale delle quote medie, in probabile evoluzione tra metà di gennaio e il mese di febbraio alla quota di 30 hPa;
  • Un Indian Ocean Dipole (IOD) prevalentemente neutro o leggermente negativo;
  • Una Pacific Decadal Oscillation (PDO) negativa, ma con una disposizione delle anomalie di temperatura superficiali (SST) poco connotata

Caratteristiche dinamiche della stagione entrante sono:

A – STRATOSFERA

  • Un Vortice Polare Stratosferico (VPS) freddo e profondo, esito di eddy heat fluxes deboli, di fatto molto deboli sulla wave 1, deboli o al massimo moderati sulla wave 2, che hanno portato ad un consistente raffreddamento radiativo ad iniziare dalle quote più alte quote (1-5 hPa) ed in propagazione fino alla medio-alta stratosfera (10 hPa);
  • Una tendenziale moderata ellitticizzazione della massa, con deboli disturbi a carico delle Ertel Potential Vorticity (EPV) in probabile accentuazione durante il mese di dicembre

B – TROPOSFERA

  • Un precoce raffreddamento delle pianure russo-siberiane (HP termico), attribuibile in primo luogo alla dislocazione più ad ovest rispetto alla posizione climatologica dell’asse pacifico del VPT (Niña-like), che tende a immettere nuclei di vorticità potenziale con movimento retrogrado in entrata nel continente asiatico, ed in secondo luogo attribuibile alle anomalie termiche positive sulle coste artiche del vecchio continente che, immettendo calore in atmosfera, genera una corrente a getto piuttosto tesa in grado di inibire la penetrazione delle correnti occidentali (westerlies) all’interno del continente stesso.

Come di consueto l’analisi stagionale viene effettuata su base mensile, e dunque si focalizzerà maggiormente sul mese di dicembre, con un semplice accenno all’andamento dei successivi mesi invernali.

PROIEZIONI PER IL MESE DI DICEMBRE

Il primo mese invernale presenta alcune condizioni di partenza che differiscono in maniera sostanziale da quelli degli anni precedenti. Come detto in premessa, le condizioni di PDO negativa ed il forte raffreddamento delle pianure russo-siberiane dovrebbero consentire un posizionamento del vortice canadese non troppo invadente sui meridiani centro-orientali del Nord Atlantico; ci attendiamo inoltre un andamento piuttosto “oscillante” della suddetta depressione, grazie ad una corrente a getto molto forte sul Pacifico ma più modulata nel comparto atlantico.

La prima parte del mese sarà caratterizzata dall’ingresso di aria umida ed instabile dal Nord Atlantico verso l’Europa meridionale, da inquadrare all’interno di un trend ondulatorio che vedrà l’interazione con masse d’aria più fredda proveniente dai quadranti orientali o nord-orientali.

In questa fase la North Atlantic Oscillation (NAO) dovrebbe scendere ed attestarsi su valori leggermente negativi, mentre la risalita progressiva dell’indice Pacific-North American (PNA) consentirà in una prima fase un’ulteriore maggiore ondulazione del getto. Il contributo di un VPS piuttosto profondo, benché al di sotto della soglia di un Evento Stratosferico Estremo (ESE) di tipo “cold”, costituisce l’innesco dei flussi verticali di calore provenienti dalla troposfera verso la stessa stratosfera; la variazione dell’indice PNA verso valori positivi rappresenta l’evidenza di questa importante modifica, rispetto al debole regime dei flussi di calore che ha caratterizzato gran parte del mese di novembre.

Grazie quindi all’attivazione dei flussi di calore anche sulla prima onda (Wave 1), è lecito attendersi un primo indebolimento delle EPV in alta stratosfera, le quali potrebbero permettere verso la metà del mese una robusta azione a due onde in grado di causare una più severa “frenata” del VPS.

Come sopra accennato, la ripresa del PNA e di un momento angolare positivo (GLAAM+) rappresentano un momento forzante della troposfera con incremento di tensione della corrente a getto. Questa dinamica contribuirà ad una momentanea ripresa dei valori AO e NAO, ed al mantenimento di un buon gradiente orizzontale troposferico in grado di tenere la stratosfera ancora al di sotto dei valori critici di soglia del North Annular Mode (NAM).

Sostanzialmente, per la fase centrale del mese ci attendiamo una marginalizzazione dell’influenza nord atlantica, con un JS che dovrebbe transitare sul nord Europa garantendo un generale aumento della pressione ma lasciando tuttavia il Mediterraneo e l’Europa meridionale in un generale contesto di lacuna barica.

In questo contesto, la ripresa della corrente a getto polare andrà ad alimentare una divergenza nei pressi del continente europeo, portando ad una nuova espansione dell’alta pressione termica siberiana sul cui bordo meridionale inizierebbe ad affluire una circolazione secondaria di aria via via più fredda; questa situazione potrebbe protrarsi per più giorni, favorendo un graduale raffreddamento del comparto orientale europeo. In tale contesto circolatorio non è da escludere una maggiore incidenza delle masse continentali anche verso l’Europa centrale, in grado di apportare una progressiva quanto diffusa diminuzione delle temperature.

Nel corso della terza decade si dovrebbe assistere ad una nuova marcata ondulazione del treno d’onda pacifico; tale dinamica favorirà un fisiologico allentamento delle velocità zonali in Atlantico, che potrebbe indurre l’insorgenza di un blocco anticiclonico in Atlantico disteso verso l’Artico russo-scandinavo, con conseguente risposta di matrice artica o artico-continentale diretta verso i settori centro-occidentali europei.

Se tale azione trovasse conferma, il forcing dinamico potrebbe favorire un’ulteriore incidenza dei flussi su tutta la colonna del vortice polare (flussi peraltro già attivi per via della divergenza imposta dall’alta siberiana), generando una decisa instabilizzazione delle condizioni del VPS i cui risvolti sono impredicibili allo stato attuale.

LINEA DI TENDENZA PER I MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO

Gennaio

Nella prima parte del mese ci attendiamo frequenti irruzioni di aria fredda (anche molto fredda) verso le medie latitudini a causa della presenza di un vortice polare debole; nella prima metà del mese si potrà assistere anche ad eventi invernali di rilievo. Tali condizioni, favorite dalla migrazione di nuclei di vorticità potenziale attraverso il continente euroasiatico, tenderanno progressivamente ad attenuarsi nella seconda metà del mese. Per la seconda metà del mese ci aspettiamo una transizione di AO e NAO su valori neutro/positivi; pertanto il tempo sul sud Europa dovrebbe essere caratterizzato da fasi maggiormente stabili, ma non essendo rimosso completamente il pattern precedente, inserimenti di natura continentale potrebbero colpire marcatamente il settore sud-orientale del continente.

Febbraio

Probabile netto rinforzo del vortice polare a tutte le quote, senza poter escludere un ESE di tipo “cold”. Il mese di febbraio dovrebbe trascorrere per gran parte sotto condizioni piuttosto miti ed asciutte grazie all’intensificazione delle correnti zonali in transito dal nord Atlantico verso l’Europa centro-settentrionale. Eventuali maggiori ondulazioni, in seno a correnti comunque sempre mediamente occidentali, potrebbero essere relegate all’ultima parte del mese.

#seasonscolors 3.0  – terzo contest fotografico MeteoNetwork

Prende il via #seasonscolors 3.0, il terzo contest fotografico MeteoNetwork, dedicato a tutti i luoghi e le città d’Italia e alle stagioni.

L’obiettivo è quello di realizzare un calendario per l’anno 2021 che possa raccontare le località italiane attraverso una foto che ne ritragga i luoghi più conosciuti nei diversi mesi dell’anno.

Il calendario sarà realizzato in doppio formato:

  • A5 da tavolo, per l’invio in omaggio a tutti i Soci MeteoNetwork in regola con l’iscrizione;
  • A4 da parete, per la distribuzione a tutti i nostri partner.

Tutti gli utenti, anche non Soci, sono invitati a partecipare inviando una o più fotografie all’indirizzo photo@meteonetwork.it entro e non oltre il 30 ottobre 2020.

Le foto dovranno rispettare le seguenti caratteristiche:

  • per il calendario A4: immagini a taglio verticale, di formato 2400×3700 pixel
  • per il calendario A5: immagini a taglio orizzontale, di formato 2400 pixel x 1800 pixel

Le foto inviate saranno selezionate dall’Associazione e le 12 ritenute migliori, a insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo MeteoNetwork, andranno a caratterizzare il calendario 2021.

Gli autori delle foto vincitrici, oltre alla pubblicazione del proprio scatto, riceveranno il calendario A4 all’indirizzo indicato nella liberatoria.

– Chi può partecipare?

Tutti gli utenti, anche non Soci di MeteoNetwork, raccontandoci con le foto una o più stagioni della località in cui vivono o di qualsiasi altro luogo italiano che li abbia colpiti.

– Come partecipare?

Inviando un massimo di cinque foto a partecipante all’indirizzo: photo@meteonetwork.it

L’invio delle foto implica l’accettazione della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le vostre foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

All’atto dell’invio, le foto dovranno essere accompagnate dalla seguente liberatoria:

Io sottoscritto/a dichiaro di voler partecipare al contest #seasonscolors 3.0 per il Calendario MeteoNetwork:

Cognome/Nome……………………………………………………………………………

Nato a……………………………………………………………………… il……………………………………………….

Residente in Via………………………………………………………………………………………….

Città………………………………………………………………CAP…………………..

Prov…………      Telefono………………..          Cellulare………………………………………….

e-mail………………………………………………………………………………………

A tal fine, allego alla presente n° … fotografia/e, avente/i le caratteristiche specificate nel presente comunicato, da valutarsi per il calendario (barrare quale d’interesse):

O A4

O A5

Nel caso di partecipazione con più immagini per entrambi i formati, dettagliare quali immagini debbano essere associate a quale formato.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui al contest, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Io sottoscritto/a con la presente dichiaro inoltre di essere il solo autore ed il solo titolare di ogni diritto di proprietà autoriale delle immagini fotografiche allegate.

All’atto delle invio delle immagini, dichiaro, contestualmente, di accettare i termini della licenza Creative Commons by/nc/nd 3.0, che impegna MeteoNetwork a impiegare le foto a sostegno delle proprie attività senza scopi di lucro, senza modificarle e specificandone sempre l’autore.

Con la presente dichiaro di obbligarmi a manlevare e tenere indenne MeteoNetwork da ogni azione, onere o conseguenza derivante dalla asserita o attuale violazione di diritti d’autore pertinenti a terze parti in relazione o comunque connesse all’uso di dette immagini.

Dichiaro di essere stato/a informato/a che i dati personali saranno trattati per le finalità di cui alla presente comunicazione, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali Reg.(UE)2016/679.

Il conferimento dei dati richiesti è facoltativo, ma necessario per consentire la partecipazione dell’interessato al contest e, pertanto, la loro eventuale omissione comporterà l’oggettiva impossibilità per MeteoNetwork di procedere ad operazioni di trattamento (quali la pubblicazione e/o diffusione delle immagini fotografiche) per le finalità connesse al citato contest, determinandone l’esclusione dallo stesso.

I predetti dati saranno trattati in forma documentale e/o con l’impiego di strumenti informatici nel rispetto delle misure di sicurezza adottate da MeteoNetwork ODV in conformità alla normativa sulla privacy ed alle direttive del Garante. I dati verranno conservati per il tempo strettamente necessario al perseguimento delle finalità indicate e, in caso di revoca del consenso prima del raggiungimento della finalità, saranno cancellati e non più utilizzati.

In relazione al trattamento oggetto della presente informativa è possibile esercitare il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, di chiedere la limitazione del trattamento, di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi nonché il diritto alla portabilità dei dati e di proporre reclamo all’autorità di controllo competente.

Attendiamo ora le vostre foto e… Buona Fortuna!!

MeteoNetwork a Scuola di Astronomia ATA!

Facendo seguito alla firma dell’accordo con l’Unione Astrofili Italiana, MeteoNetwork ha avviato la definizione di un’intesa anche con ATA (Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton”), delegazione territoriale UAI per la zona di Roma Sud-Castelli Romani.

Parte centrale di questa intesa sarà l’installazione di una stazione meteo, presso il Parco Astronomico ATA “Livio Gratton”, sito in una frazione del Comune di Rocca di Papa (RM), a sud di Roma, nell’area dei Castelli Romani.

L’accordo con ATA prevede innanzitutto le seguenti facilitazioni reciproche per le quote d’iscrizione:

  • Soci MeteoNetwork che desiderano iscriversi ad ATA ma non a UAI: Euro 20,00
  • Soci ATA (ma non Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00
  • Soci ATA (anche Soci UAI) che desiderano iscriversi a MeteoNetwork: Euro 10,00

Le quote sono intese per anno civile.

Il socio Meteonetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’ATA, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://lnx.ataonweb.it/wp/iscriviti-e-sostieni-lata/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 20,00 e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci Meteonetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla alla Segreteria ATA (segreteria@ataonweb.it).

Il prossimo 13 ottobre, inoltre, ATA avvierà il primo ciclo di lezioni della propria una Scuola di Astronomia, che sarà tenuta on line e quindi fruibile da qualsiasi socio MeteoNetwork lo desideri, indipendentemente dalla sua residenza.

Per la partecipazione a questo primo ciclo della Scuola sono previste le seguenti quote agevolate, riservate ai Soci MeteoNetwork:

  • Per i Soci MeteoNetwork già iscritti ATA: Euro 70,00 (a fronte di una tariffa piena di Euro 90,00)
  • Per i Soci MeteoNetwork non già iscritti ATA: Euro 90,00, comprensivi di iscrizione (a fronte di una tariffa piena di Euro 120,00)

La Scuola prevede la partecipazione alle 8 lezioni on line, tenute da esperti astrofili ATA (alcuni anche astronomi professionisti), secondo il calendario pubblicato su:

https://lnx.ataonweb.it/wp/wp-content/uploads/2020/09/Calendario-Scoprire-lUniverso-2020.pdf

La Scuola prevede anche due lezioni in presenza al planetario del Parco Astronomico ATA “Livio Gratton” (https://lnx.ataonweb.it/wp/parcoastronomicoliviogratton/); i soci MeteoNetwork iscritti alla Scuola e in grado di assicurare la partecipazione in presenza alle lezioni, potranno parteciparvi liberamente.

ATA attua tutte le prescrizioni previste dalle autorità sanitarie ai fini della prevenzione dal contagio COVID-19; per le lezioni in presenza, i partecipanti alla Scuola dovranno quindi  seguire rigorosamente quanto previsto dal protocollo pubblicato su: : https://lnx.ataonweb.it/wp/misure-igienico-sanitarie-per-la-gestione-del-rischio-sars-cov-2/

Siglata la Convenzione tra MeteoNetwork e l’Unione Astrofili Italiani

Nuove opportunità per i soci MeteoNetwork, a seguito della convenzione appena siglata con l’Unione Astrofili Italiana (UAI), da oltre 50 anni il principale punto di riferimento culturale, organizzativo e motivazionale degli astrofili italiani, ovvero gli appassionati di astronomia e di scienza in generale.

L’UAI è un ente non lucrativo, associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale delle APS, che concretizza la sua missione di promozione della cultura astronomica e scientifica operando in costante e proficua collaborazione con gli astronomi professionisti, gli enti pubblici e privati di ricerca e le Università, il mondo della scuole e dell’istruzione, le istituzioni pubbliche nazionali e locali, le altre Associazioni ed Enti/Strutture che condividono, anche in campi affini, obiettivi e metodologie.

L’UAI si propone, in particolare:

  • la diffusione e la divulgazione dell’Astronomia
  • la realizzazione e l’incentivazione di studi e ricerche nel settore
  • la tutela e la valorizzazione dell’ambiente per la salvaguardia dell’osservazione del cielo
  • la promozione di attività didattiche in astronomia nonché la formazione del
  • personale della Scuola

L’accordo tra l’UAI e MeteoNetwork nasce allo scopo di sviluppare attività congiunte, volte al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Tra queste attività rientrano convegni, seminari, gruppi di studio, attività di divulgazione scientifica, compresa la pubblicazione di articoli e altre opere. I temi privilegiati delle conferenze saranno quelli di “confine” tra astronomia e meteorologia, quali l’influenza delle condizioni atmosferiche sulle osservazioni astronomiche e lo space weather. Ai soci delle rispettive Associazioni saranno offerti inoltre Star Party, visite a Osservatori astronomici e a stazioni meteorologiche, a scopo di crescita culturale.

Una collaborazione a tutto tondo, che – come si legge nell’accordo appena siglato – “potrà venire svolta anche coinvolgendo studenti e neolaureati attraverso stage e tesi di laurea, tutelando la finalità formativa e scientifica”. UAI e MeteoNetwork si impegnano inoltre a favorire “l’appartenenza congiunta alle due Associazioni definendo condizioni di miglior favore per l’iscrizione a MeteoNetwork dei soci UAI e viceversa”.

UAI offre ai soci MeteoNetwork con iscrizione in corso di validità la quota ridotta pari ad Euro 15,00 per anno civile per l’iscrizione con rivista digitale; per l’opzione di iscrizione con “rivista cartacea” rimane confermata la quota aggiuntiva di Euro 25,00 per un totale di Euro 40,00 per anno civile. Le convenzioni riservate ai soci sono descritte sul sito www.uai.it;

Il socio MeteoNetwork, con iscrizione in corso di validità e che volesse iscriversi all’UAI, dovrà effettuare il pagamento secondo le indicazioni reperibili su https://www.uai.it/sito/associazione/iscriviti-e-sostienici/,  pagando la quota ridotta pari a Euro 15,00 (o pari a Euro 40,00 nel caso di rivista cartacea) e inviando la ricevuta del bonifico alla Segreteria Soci MeteoNetwork (soci@meteonetwork.it), che provvederà a inoltrarla all’Ufficio Amministrazione UAI (amministrazione@uai.it).

Outlook Agosto 2020

PREMESSA
I mesi di Giugno e Luglio hanno visto sul comparto Europeo l’affermazione di un pattern decisamente zonale. Ad eccezione delle prime due decadi di Giugno, caratterizzate da veri e propri cavi d’onda, per gran parte del periodo trascorso prevalenti distensioni zonali hanno garantito aspetti tipici di estati ormai dimenticate.

Nel complesso le temperature si sono attestate attorno alle medie di riferimento, in un contesto instabile soprattutto al Nord Italia ma non sul resto della penisola (eccezion fatta per i già citati primi venti giorni del mese di Giugno).

Anomalie di geopotenziale periodo 01/06-29/07/2020

Mappa dei geopotenziali periodo 01/06-29/07/2020

Le cause sono da ricercarsi in una desueta quanto marcata vivacità del Jet stream, riferibile da un lato all’eredità delle stagioni pregresse (Inverno e Primavera), connotate da un Vortice Polare molto forte, dall’altro ad un forte raffreddamento della regione ENSO 1+2 (la porzione del Pacifico tropicale più a ridosso dell’America latina), che ha favorito l’uscita di un getto molto teso dall’east coast americana alle medie latitudini. Questo pattern ha avuto la forza di “mitigare” fortemente le temperature su gran parte dell’Europa per il periodo considerato.

 

PROIEZIONI PER IL MESE DI AGOSTO

La progressiva attenuazione della vivacità del Jet stream, stanti la “maturazione” stagionale e l’innalzamento delle fasce tropicali, ben evidente dall’espansione verso Nord delle piogge monsoniche nord-africane (W-ITCZ), ha fatto sì che già in questi giorni l’andamento circolatorio sul comparto europeo sia connotato da ondulazioni maggiormente pronunciate rispetto a quanto visto finora.

Vi sono inoltre segnali più evidenti di emersione de La Niña, visibili dall’intensificazione dei venti equatoriali (alisei) nei meridiani centrali del Pacifico che, con tutta probabilità, andranno ad intensificare ulteriormente le ondulazioni del jet stream nell’area Pacifica occidentale.

In una prima fase, il trend maggiormente ondulatorio indotto da una progressiva ma non del tutto repentina flessione del PNA, accompagnata da un’anomalia di momento angolare ancora leggermente positiva, potrà sollecitare il trasporto verso latitudini più settentrionali di imponenti masse di aria calda, come risultato di una trasmissione d’onda dal continente nord americano verso il continente europeo caratterizzata da una corrente a getto più ondulata ma mai del tutto interrotta.

Tali fattori accentueranno fino grossomodo alla metà del mese di Agosto marcati contrasti termici, portando a ridosso dell’Europa centro-meridionale un’alternanza di onde termiche (promontori continentali o ibridi) molto marcate con fulcro sulla penisola iberica e discese di aria più fresca verso l’Europa centrale in seno a correnti settentrionali, in grado di provocare repentine interruzioni alle fasi calde ed associate a fenomeni di forte instabilità.

Anomalia geopotenziale prevista per la prima parte del mese di Agosto 2020

Riteniamo tuttavia di poter considerare la fase sopra descritta come transitoria, evolvendo in una nuova fase caratterizzata da un progressivo deterioramento delle condizioni di stabilità nel comparto europeo, in associazione ad un ridimensionamento del campo termico, in seguito all’affermazione di un più netto “coupling” del sistema oceano/atmosfera in modalità tipicamente “Niña like”.

Questi sono alcuni predictors che andrebbero in tal senso:
– IOD in discesa fino a valori negativi
– ITCZ stabile o in lieve regressione
– PNA inizialmente oscillante, poi in calo su valori neutri se non moderatamente negativi (fine mese)
– MJO debole e oscillante prevalentemente attorno alle fasi 3/4

Analizzando cosa successo in stagioni estive passate caratterizzate da una evoluzione come quella prospettata, ci aspettiamo quindi un deterioramento piuttosto anticipato della stagione estiva sul comparto europeo rispetto a quanto osservato negli ultimi anni.

Anomalia geopotenziale prevista per la seconda parte del mese di Agosto 2020

 

FOCUS ITALIA

Per quanto concerne l’andamento termico sull’Italia, ci aspettiamo una prima parte del mese caratterizzata da temperature sopra le medie di riferimento. Nel corso del mese assisteremo verosimilmente ad un progressivo ridimensionamento delle anomalie positive, fino ad arrivare verso la fine del mese in un contesto di temperature nella media o inferiori ad essa.

Outlook estate 2020

INTRODUZIONE
Una primavera contraddistinta per gran parte dalla fortissima attività del VPS ha visto una sostanziale assenza del jet stream sul comparto europeo. Infatti la marcata attività del VPS ha favorito un forte accentramento delle vorticità anche in troposfera con due rami dello stesso in azione sul centro America e NW Russia.

Sul comparto Atlantico il jet stream si è palesato basso di latitudine e poco sostenuto.
Intorno alla fine del mese di Aprile abbiamo avuto poi la risoluzione del VPS con un FW innescato da una inconsueta azione dinamica.
Tale destrutturazione che, ricordiamo, avviene dall’alto, non ha visto un rapido cambio di pattern in sede Europea. Diversamente nel mese di Maggio si è ancor più esacerbato il pattern primaverile con forte anomalie positive di GPT su ovest Europa e negative sulla parte centro-orientale.
Una siffatta connotazione del getto è andata gioco forza a condizionare la distribuzione delle anomalie superficiali dell’oceano Atlantico.
Un rapido raffronto tra le anomalie di GPT a 500 hpa e le ssta ci mostra una certa sovrapponibilità tra esse, con l’instaurazione di un marcato dipolo in Atlantico specchio della sostanziale assenza, durante il periodo primaverile, della corrente a getto sull’Europa. L’attuale disposizione delle SSTA nord-atlantiche è assimilabile ad un pattern NAO-. Da segnalare l’AMO che sta registrando valori molto positivi, come non si vedevano da parecchi anni in questo periodo.

Per quanto riguarda il monitoraggio dell’oceano Pacifico e in particolare dell’ENSO, dopo una primavera trascorsa con una debole positività delle SSTA in quell’area, si sta assistendo al passaggio ad una debole fase di Nina e in concomitanza anche la PDO sembra tornare con più chiarezza verso valori negativi.
I forecast dei maggiori di centri di calcolo mondiali prevedono l’incipit di un episodio di Nina per il periodo estivo – autunnale ed invernale.
Spostandoci infine sul settore dell’oceano indiano, sicuramente da menzionare il calo dello IOD, che i principali centri di calcolo vedono negativo nella seconda parte dell’estate.

PROIEZIONE MESE DI GIUGNO

Il pattern prevalente di Maggio ha visto una parziale modifica negli ultimi giorni del mese con la traslazione verso ovest delle figure bariche prevalenti durante la primavera.
Per il mese di Giugno ci aspettiamo un sostanziale consolidamento della fase avviata in questi ultimi giorni, un robusto anticiclone dovrebbe posizionarsi in Atlantico con tendenza del getto a disporsi da nord o nord-ovest sul Vecchio Continente e possibilità quindi di saccature, anche piuttosto profonde per il periodo, in ingresso dal Nord Europa verso l’Europa centrale e il Mediterraneo.
Questo corridoio di bassi gpt che dal settore scandinavo dovrebbe, a fasi alterne, raggiungere le basse latitudini farebbe presupporre che i pattern prevalenti per il mese di Giugno siano assimilabili al WR1 o WR4.
Per la penisola italiana quindi ci aspettiamo precipitazioni mediamente superiori alle medie del mese in riferimento e temperature grossomodo intorno alla media, con possibili sbalzi verso il basso durante il passaggio dei fronti e verso l’alto durante i prefrontali (specie al Sud).
Nel parte finale del mese un ulteriore migrazione delle figure bariche verso ovest dovrebbe far sì che le anomalie negative vadano ad interessare l’ovest del continente palesando un pattern prevalente assimilabile al WR3 con anomalie positive di gpt su sud Italia, Balcani e Grecia. Non è da escludere in questa fase una forte ma probabilmente non duratura fase calda sulle regioni meridionali.

PROIEZIONE MESE DI LUGLIO

Per il mese centrale dell’estate ci aspettiamo un proseguimento del pattern instauratosi a fine giugno, associabile quindi al WR3. Rispetto ad una versione “classica” di questo pattern, ci aspettiamo anomalie negative leggermente più ad est e quindi maggiore invadenza atlantica sull’Europa occidentale e fino a lambire il Nord Italia.
Va da sé che con una siffatta disposizione barica le zone maggiormente a rischio di intense ondate di caldo siano sempre i Balcani, la Grecia ma anche il nostro Sud Italia mentre invece il Nord pur in un contesto caldo dovrebbe beneficiare di qualche break con possibilità di fasi di forte instabilità a Nord del Po.

PROIEZIONE MESE DI AGOSTO

Ci attendiamo, nel corso del mese di agosto, un graduale spostamento verso est dell’anomalia negativa prima presente sull’Europa occidentale, con pattern che dovrebbe farsi nuovamente più meridiano sull’Europa.
Probabile una rottura anticipata della stagione estiva nei paesi dell’Europa Centrale con parziale coinvolgimento anche dell’Italia.

Data l’elevata distanza temporale non ci sentiamo di sbilanciarsi sulle zone che eventualmente risulterebbero più colpite, ci riserviamo di tornare su questa previsione durante l’estate e di inserire successivamente le proiezioni relative alle anomalie di geopotenziale.

Associazione MeteoNetwork OdV
Via Cascina Bianca 9/5
20142 Milano
Codice Fiscale 03968320964